giovedì 27 agosto 2015

Naufragio nell'ignoto. Commento

William Hope Hodgson è William Hope Hodgson, c'è un cazzo da fare!

Marinaio, bodybuilder, fotografo, scrittore e soprattutto papà letterario di Lovecraft, è un fondamentale nell'ambito della letteratura soprannaturale e weird: i suoi libri appaiono a tratti prolissi (difatti per qualche settimana ne avevi sospeso la lettura... tua culpa!), ma i vagabondaggi dei suoi protagonisti sono, alla fine dei giochi, splendidi incubi folli e deliranti, dove il senso del supernatural horror è portato all'n-sima potenza. Purtroppo - come ogni grande autore-di-genere che si rispetti e che esuli dai soliti "noti", è maltrattatissimo in Italia e tenuto in considerazione solo da quei tre o quattro editori semi-amatoriali.

Ieri hai finito Naufragio nell'ignoto, l'altro suo importantissimo romanzo dopo La casa sull'abisso, stavolta ambientato nell'ignoto dei mari. Con qualche fatica però, visto che al penultimo capitolo mancavano ben 3 pagg di testo! aspetti la sostituzione dalla Renata dell'iBS (per fortuna la tua era una ristampa recente, ma ti viene il "terrore" di scoprire - tra qualche anno - su qualche libro vetusto dei tuoi - lo stesso problema: come risolverai orsù?) ma il giudizio resta più che positivo.

lunedì 24 agosto 2015

C'era una volta Apple: perché la Mela morsicata non ti convince più

C'era una volta, tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, un piccolo uomo - TE - che si esaltava ad ogni kinot di mamma Apple e smaniava come un bimbo ogni qual volta gli veniva recapitato un pacco made in Cupertino.
Ricordi ancora uno dei migliori keynote di zio Jobs, quella conferenza al Moscone Center di San Francisco dell'11 gennaio 2005, in cui presentarono il 1° mitico e inimitabile iPod Shuffle (che ancora possiedi), l'ancora acerbo ma promettente Pages (word e publisher tutto-in-uno), il Mac Mini - il 1° Mac sotto i $500 - e il pacchetto iLife 2005, l'upgrade fondamentale per la suite di applicazioni digital lifestyle, che comprendeva una nuova versione di iPhoto (buonanima...), iMovie (l'originale e inimitabile, sigh), iDVD (buonanima 2) e GarageBand. Erano gli anni in cui Apple si chiamava ancora "Apple Computer"; gli anni in cui iPhone e iPad non esistevano ancora; gli anni in cui iTunes e iPod erano sì importanti ma non il core business di Apple, orientata ancora ai computer; gli anni in cui Apple creava "stili di vita" che spaccavano; gli anni d'oro del grande Real,
gli anni di Happy Days e di Ralph Malph,
gli anni delle immense compagnie,
gli anni in motorino sempre in due...
Insomma, gli anni di qualsiasi cosa fai, gli anni del tranquillo siam qui noi.
Sì, perché all'epoca mamma Apple era davvero rassicurante per noi mac user storici, zoccolo duro che le dava da magnà, col suo OS X 10.4 Tiger ancora basato su PowerPC (probabilmente il miglior OS X per stabilità, leggerezza e portata, con le sue molteplici novità: dalla metaricerca di Spotlight allo scheumorfismo old-school di Dashboard, dalle utilissime librerie Core Image e Core Audio al tanto sbandierato Front Row, che trasformava l'iMac in un comodo media center da controllare - via telecomandino - from your sofà!).

Che ne è stato di tutto ciò?
Puff, svanito. Oggi il core business di Apple sono iPhone, iPad e digital delivery di musica, film e telefilm. Manco più iPod. Nemmanco i costosissimi notebook Air. Tanto che oggidì non si chiama più "Apple Computer" ma solo più banalmente "Apple Inc".
Oh, ma non è grave questo. Non è criticabile il fatto che Jobs abbia lanciato l'iPhone nel 2007 e qualche anno dopo l'iPad, spostando la sua attenzione dal mercato home computer a quello mobile. Ciò che è criticabile e al quale te non ci stai è che:

1. dopo il decesso del sig. Lavori, i suoi tirapiedi/successori Tim Cook e Jony Ive hanno stravolto la sua originaria visione. Fanculo allo scheumorfismo tanto amato da Jobs per abbracciare un iOS minimalista e colorato che tanto strizza l'occhio a Windows Phone e Android, mentre dall'altro lato OS X converge, anno dopo anno, sempre più verso il mobile (imbruttendosi e appiattendosi anche lui, dopo l'abbandono dei ganzissimi codename ispirati ai felini), e ingrassando con funzionalità che non si sa che ruolo e utilità possano avere su una scrivania. Ma anche sul versante hardware: Jobs aveva deciso che la dimensione ideale per un tablet erano 10", e probabilmente non avrebbe apprezzato l'iPad mini (seppur comodissimo) né l'iPad Pro da 13" che Apple si appresta a lanciare; né tantomeno avrebbe voluto un phablet: lo smartphone ideale per lui era quello che poteva usarsi con una sola mano, non quel ciabattone che è il 6 Plus!

2. Apple ha gradualmente abbandonato la sua utenza prosumer. Non passa giorno che app vengano abbandonate (Aperture, iWeb e Logic Express) o sostituite da altre meno funzionali: v. il nuovo iMovie e il nuovo Foto, mentre altre non vengono aggiornate da anni: v. Pages e Numbers... segnale di un imminente abbandono?

3. Apple ha la pretesa di poter rivoluzionare qualunque mercato ove decida di lanciarsi. Per la cronaca - e per i fanboy ignoranti - Apple ha collezionato diversi flop (dal palmare Newton alla consolle Pippin, dall'eMate al mouse tondo, al social musicale Ping), e non stiamo parlando solo di prodotti di scarso successo... quello succede anche ai concept rivoluzionari non compresi dalla massa, bensì di prodotti proprio scarsi e non al passo con la tecnologia del loro tempo! Di più, sfatiamo un altro mito: Apple non ha inventato granché. O meglio, ha semplicemente avuto la capacità di comprendere le esigenze del mercato al momento giusto per rilanciare, migliorandoli, prodotti già esistenti. Qualche esempio?
- Macintosh (classe 1984) non fu affatto il 1° sistema operativo con interfaccia grafica e mouse. Né lo fu il LISA. Vero è che su Windows la stessa usabilità giunse solo nel 1995, ma nel 1984 esistevano già almeno altri due sistemi operativi di larga diffusione con interfaccia grafica, plug'n'play e mouse! l'Atari TOS e l'inimitabile e inarrivabile Amiga, che implementava caratteristiche ancora oggi mancanti nei sistemi odierni! Tra l'altro, tutti loro - Apple compresa - si ispirarono ai computer Xerox Alto e Xerox Star dei laboratori PARC di Palo Alto (California), che già usavano, sin dal 1981, sebbene perlopiù internamente e per motivi di ricerca & sviluppo, un seppur ancora grezzo sistema grafico WYSIWYG con mouse, menù e finestre!
- i lettori .mp3 esistevano già prima di iPod. Però è vero che erano molto limitati: usavano pile stilo e memorie flash con poca capacità (se si era fortunati e spendaccioni, si arrivava, con alcune cinesate, a 512 MB). Apple lanciò il mitico iPod Classic con hard disc, batteria ricaricabile e capacità di svariati GB, agganciandolo ad uno store musicale dove potevi comprare legalmente - a soli 99 cent a brano - tutta la musica che volevi. Oh, come ogni prodotto Apple aveva le sue pesanti limitazioni: mancava di una radio FM, supportava pochi formati (.mp3 e AAC... niente FLAC) e non si sincronizzava coi dispositivi non supportati da iTunes, tipo XBOX 360... ma vuoi mettere andartene in giro nel Bronx con le cuffiette bianche rischiando la vita ad ogni scippo?
- iPhone non è stato certamente il 1° smartphone. Nel 2007 esistevano già un frappo di telefonini avanzati e di palmari. All'epoca leader del mercato era la US Robotics col suo desiratissimo Palm Pilot (sì, anche da te), mentre sul versante cellulari giravano quelle schifezze col pennino basate sul Symbian di Nokia e su Windows CE. Piattaforme invero limitate. Apple ebbe l'acume di perfezionare il prodotto, introducendo il multitouch capacitativo (quello insomma che ti consente oggi di fare ping, swish, zoom, pinch e tutte quelle altre gesture ormai divenute normali e banali), eliminare ogni tasto fisico e il coraggio di dire "No" a Java e Flash, pesanti, obsoleti e pieni di bug, introducendo una nuova generazione di app proprietarie e distribuite tramite uno store certificato. All'epoca ti pareva un suicidio: Java e Flash erano usati persino sugli elettrodomestici, eppure Jobs ha avuto ragione! epperò vorresti ricordare che il 1° iPhone aveva grossi limiti: non supportava l'UMTS né gli mms, né gli sms concatenati, non era possibile scambiare dati via bluetooth né personalizzare le suonerie, né sostituire la batteria... tutte possibilità alla portata persino dei cellulari per anziani. Ciononostante, com'era prevedibile, il popolo dei fanboy superò predette limitazioni e iPhone divenne il successone che è oggi, segnando il collasso dell'allora leader del mercato Nokia, finendo col venir imitato e scimmiottato pochi anni dopo da Android, Samsung e dai loro millemila terminali;
- nemmeno iPad è stato il 1° tablet. I tablet esistevano già almeno dal 2000 (gli ebook reader da ancora prima, ma quella è un'altra storia): usavano Windows CE e il pennino, erano pesanti e molto limitati. Jobs ebbe la genialata di applicarci l'ecosistema iOS, rilanciando il mercato e rendendolo quello che è oggi.
Ritornando al discorso di prima - "Apple ha la pretesa di poter rivoluzionare qualunque mercato ove decida di lanciarsi" (autocit) - i suoi fanboy, dai quali tu ti auto-escludi, si sentono migliori e come appartenenti ad una setta per il solo fatto di possedere un iPhone o un Apple Watch. Poi magari non li sanno neanche usare, e trattasi del loro primo prodotto Apple, della quale ignorano persino che produca computer. Però hanno sul comodino la biografia di Jobs! Oggi esistono decine di cellulari e tablet altrettanto validi. A volte persino migliori. E per migliori intendi tanto come funzionalità e user-experience, che come rapporto qualità/prezzo. E non parli tanto di hardware, perché questo è inevitabile: Apple aggiorna ogni 12 mesi; Samsung, Sony, LG, HTC e Huawei ogni 2 mesi. Parli del software. Android fa proprio schifo, ma iOS, superbo fino alla v. 6, ci si sta avvicinando sempre più (in quanto a scarsa usabilità e bruttezza). E lo dici da utente iPad.
Personalmente hai scelto un Windows Phone Lumia. Ti ci trovi benone: è snello, veloce, reattivo, ha tutte le app che contano, ed ha mantenuto inalterata nel tempo la sua personalità... cosa che l'iOS post-Jobs ha irrimediabilmente perso. Tra l'altro Cortana ti è parsa migliore di SIRI; quantomeno non sembra un robot nell'esprimersi e non chiede continue conferme dei risultati di ricerca!
L'Apple Watch è un cagatone mostruoso, con un'autonomia inferiore alle 24h, tra l'altro inutilizzabile senza iPhone, visto che rifiuta di interfacciarsi con Android e Windows Phone e che da solo, forse, non fa neanche l'orologio! ma è trendy e cool, che ci vuoi fare. Nonostante costi quanto un orologio d'oro. Ovvio che tutti gli smartwatch preesistenti al prodotto Apple finiranno nel dimenticatoio, mentre il prodotto made in Cupertino diventerà un must have, e tutti i fanboy a dire che Apple ha reinventato il mercato dell'orologio e che l'Apple Watch metterà in crisi gli svizzeri! Ca%%ate.
Come altra cazzata è stata l'AppleTV, prodotto chiuso (non legge i DivX né i matroska, vergogna!), limitato, privo di lettore DVD/Blu-ray, e che da anni ti aspetti supporti le app di iOS e mezza navigazione internet. Intanto le smartTV Samsung sono una realtà, così come decine sono i media center migliori di AppleTV (v. Roku, TiVo, WiDi, ma anche una chiavetta Chromecast da poche decine di euri fa di più, cazzo!).

Ancora - e chiudi... quasi...
si parla di quanto Microsoft e Samsung abbiano copiato da Apple, ma mai di quando Apple abbia copiato dagli altri. A conclusione degli esempi di prima, e citi giusto a memoria:
qualcuno si ricorda di Konfabulator? l'app per OS X pre-Tiger che gestiva widget? poi barbaramente copiata dalla Dashboard, che frattanto è stata pure abbandonata. Front Row? copia, limitatissima, del media center lanciato con Windows XP; la mitica ghiera clickabile dell'iPod? pare provenga dal più vecchio lettore .mp3 Nomad II di Creative; il Dock, centro nevralgico di OS X? esisteva già nelle molteplici incarnazioni UNIX e ben 14 anni prima nel RISC OS degli Acorn Archimedes; centro notifiche di iOS? copiato da Android; il nuovo look&feel flat di iOS 7 e seguiti? preso in prestito dal più bistrattato Windows Phone; l'USB? nonostante abbia avuto grandissimo impulso dopo essere sbarcato sui computer della Mela, è una creatura di Intel, Compaq, IBM e Microsoft; Game Center? copia mal riuscita del Live di Microsoft e degli obiettivi di XBOX 360; Apple Music, Apple Maps e Apple Pay? già morti prima di nascere: molto meglio - e già disponibili da eoni, oltreché funzionanti su qualunque piattaforma - Spotify, Google Maps e Paypal...

Tutto quanto sopra considerato, e visto che le XBOX sono state tra le migliori consolle di videogiochi sul mercato,
avresti voluto valutare coi tuoi occhi lo Zune, lo sfortunato lettore .mp3, criticatissimo solo perché Microsoft e invece portatore di alcune inedite funzioni, come la possibilità di condividere gratuitamente la propria musica (e aveva anche la radio FM).
Ora, mentre vieni bannato dai blog da quattro soldi, solo perché DICI la verità e dimostri di non essere un fanboy col prosciutto sugli occhi come LOROALTRI, leggi col sorriso sulle labbra dei presunti progetti di Apple per un'auto elettrica entro il 2020. Premesso che sà di bufala lontano un miglio, perché Apple non ha alcuna capacità in tal senso - completamente avulsa da tutto il resto che abbia mai prodotto - sai già che si tratterà chiaramente di un'implementazione di iOS per vetture di un certo target... un po' come il pad touch della tua Citroën Cactus che permette di accedere e gestire: computer di bordo, aria condizionata, autoradio, navigatore, telecamera posteriore, smartphone (compreso streaming), etcetera, etcetera...
Chiaramente sarà nulla di realmente nuovo o innovativo, ma i lettori di spider-mac.com grideranno - come sempre - al miracolooooo e all'innovazione!!!!!