giovedì 17 luglio 2014

Un boxaro alla corte della Nintendo. Il ritorno

Riecchite qua. Alla resa dei conti.
Perché finalmente ti sono arrivati i videogiuochi (maledetta Amazon che ha abbandonato i corrieri privati per passare a Poste Italiane!). Dicevi: New Super Mario U, Donkey Kong: Tropical Freeze e Zelda: Skyward Sword. Tre grandi franchise, tre grandi giochi da Nintendolandia.



Sui primi due ti basta dire che altro non sono che le naturali evoluzioni di Super Mario World e Donkey Kong Country. Riprendendo nostalgicamente le meccaniche bidimensionali dei classici che furono per SuperNintendo (alle quali, fortunatamente, sono aggiunti nuovi power-up), con innumerevoli strizzatine d'occhio ai tempi andati, che per fortuna non scadono mai nell'autocelebrazione. Quindi due titoli certamente più adatti ai videogiochisti della vecchia scuola, che ai giovini d'oggi. Tanto che puoi bellamente ignorare il "coso" e giocarci col Wiimote in orizzontale, Nintendo 8-bit style!

non farti ingannare: sul tuo mega LCD si vede proprio
da cacca: bordi seghettati, retini a go go e pixel enormi!!!
Zelda... e, beh, Zelda!
Premettendo che Skyward Sword per essere apprezzato e giudicato necessita di almeno una decina d'ore di gioco, devi ricordare che est un titolo per Wii. Che gira alla vergognosa risoluzione di 480p. Con un mondo di gioco pari pari uscito dal GameCubo, sistema con più di 10 anni sul groppone; e quindi con texture in bassa definizione e modelli poligonali ormai solo accettabili. Ora, puoi anche essere d'accordo con chi dice che la grafica non è tutto (ma conta tanto!). Ma qua c'è l'aggravante che il gioco usa l'accoppiata Wiimote Plus + Nunchuck, garantendo controlli frustranti e imprecisi.
Ciò detto, sei sicuro che facendoci la mano e progredendo nell'avventura, riuscirai ad apprezzarlo quanto i precedenti Wind Waker e Twilight Princess.

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