domenica 29 marzo 2015

Ryse. Commento

Non potevi tenerti la nuova consolle come soprammobile fino all'uscita di Batman: Arkham Knight, tra l'altro rinviato di un altro mese. Che c'hai già il Wii U a prender polvere, visto che il nuovo Zelda è stato rimandato a settembre, cioé al 2016... stramaledetta Nintendo! ché questa generazione verrà ricordata come "la generazione dei rinvii, dei remastered e delle giga-patch al day one". Ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta.
Dicevi che c'avevi bisogno di qualche giochillo, anche giusto per renderti conto della potenza bruta dell'XBOX One. Sicché alla fine hai accattato sto Ryse: Son of Rome in ediz. leggendaria, ossia comprensiva di tutti i Dielletcì. Salute!
Dici: ma non c'era gniente di meglio in giro?
No. Ché purtroppamente - a più d'un anno dall'uscita sul mercato di One e PS4 - ancora non ci sono titoli degni da spenderci soldi!
Su Ryse si sono spesi fiumi di parole. Ed affettivamente è un videogiuoco controverso: tecnicamente maestoso e mostruoso, giocabilmente fiacco e banale. Poco più che una super-demo tecnica, hanno detto in tanti. D'altronde è nato come progetto per KINECT, poi in corsa convertito per pad. Eppure non te la senti di buttarlo giù accussì. Sei circa a metà e non t'è sembrato affatto male. Discreto, diresti. Giammai un capolavoro, ma decente sì, nevvero?


Ryse è sostanzialmente un picchiaduro a scorrimento (all'arma bianca) dalla struttura fortemente lineare, inframezzato da sessioni con catapulte e balestre, o al comando di una testuggine di legionari. Il sistema di combattimento deve molto al free flow della serie Arkham... sebbene hai notato che il puntamento non è altrettanto funzionale: ergo, funziona male e diverse volte ti sei beccato sonore legnate sul groppone. A differenza di quell'altro, però, si basa tantissimo sulle "esecuzioni finali". Senza usare quelle, ciccia recupero di energia, ciccia punti esperienza e ciccia crescita del personaggio!
Ryse è ambientato in una Roma non meglio definita, ciò grazie ad una narrativa storicamente falsissima e fuorviante: Nerone è l'imperatore in carica (54-68 d.C.) ed ha posto i suoi figli a capo della Provincia di Britannia (NdR, Nerone non ha mai procreato!), ma esiste già il Vallo di Adriano (la cui costruzione ebbe inizio tra il 122 e il 125 d.C.) e il Colosseo (inaugurato nell'80 d.C.), mentre le scorrerie dei barbari sono al loro culmine (e queste non arrivarono prima del 166 d.C... sebbene i pitti di Budicca abbiano effettivamente marciato contro gli accampamenti romani nel 60 o 61 d.C.)! l'avventura è breve ma intensa, della non esaltante durata di 5-6 ore. Affiancata però da modalità single e multi nei panni del gladiatore di turno.
Di certo però puoi dire che, nonostante l'apparente mediocrità dell'insieme, tutto risulta estremamente godibile e quasi mai noioso grazie al folle CryENGINE 4, che t'ha dato un gustoso assaggio di quello che è capace la nexgen: impatto grafico spaccamascella, resa fotorealistica, animazioni fluidissime, elevatissima mole poligonale, effetti particellari, esplosioni e fuoco molto convincenti, illuminazione impeccabile, incredibile pulizia dell'immagine. Probabilmente Ryse è, visivamente parlando, uno dei migliori videogiuochi in circolazione. Peccato che a cotanta meraviglia non corrisponda un'altrettanta maturità dell'insieme.
E c'è anche che scenografia e combattimenti, sembrano fatti più per Il gladiatore di scottiana memoria e telefilm come Spartacus, che usciti da un libro di storia: palazzi e indumenti sono fin troppo colorati e le esecuzioni - particolarmente truculente - presentano l'effetto rallenty visto in 300.
Ma nell'insieme ti sta convincendo. Augh!
Piccola parentesi, che non riguarda il gioco ma la consolle.
Hai avuto la fortuna di recuperare la bellissima One bianca a prezzo di favore, senza KINECT, rivendendo sulla Baia il grattagratta di Sunset Overdrive. Fortunatamente la Dashboard è ormai matura, con quasi tutte le funzionalità presenti sulla 360, più altre sue proprie. Certo, devi ancora abituarti alla diversa distribuzione dei tiles, alla differente mappatura dei tasti Home e Menù, e all'impossibilità di gestire app, salvataggi e installazioni come facevi prima. Epperò ti ha sorpreso quando, inserito il disco di Ryse, la consolle ha proceduto in automatico all'aggiornamento del titolo, all'installazione e ad informarti - giunta all'incirca al 10% del processo - che potevi iniziare a giocare!

domenica 22 marzo 2015

Piccole delusioni di primavera: Interstellar e Crimson Dragon

Così ierisera - dopo tanti, troppi screener scaricati per sbaglio, e tra qualche pianto (non tuo, of course) e tanta noia - sei riuscito a vedere il discussissimo Interstellar, ultimo film fantascienzo di Nolan & brother.
Che avevi letto che era un capolavoro,
una delle migliori produzioni dai tempi di 2001: Odissea nello spazio,
e blablabla.

SUPERMINCHIATE.

Perché la pellicola è vero che è molto emozionante, ambiziosa, intelligente, claustrofobica e spettaculare. Ma anche prolissa (3 ore, signori miei!), noiosissima e con un fottutissimo fortunatissimo finale.
In un futuro imprecisato, un piaga sta uccidendo i raccolti della Terra, tanto che l'Umanità è sull'orlo di una crisi da cibo. La scienza è ormai dimenticata e anche ai bambini viene insegnato che l'uomo non è mai andato sulla Luna e che le missioni aerospaziali erano solo propaganda. L'ex-astronauta Cooper, costretto a diventare agricoltore, scopre, grazie all'intuito della figlia, che la NASA è ancora attiva in gran segreto, che il pianeta Terra non si salverà, che è comparso un wormhole vicino Saturno in grado di condurli in altre galassie, e che qualcuno deve andare lassù a cercare l'esito di tre diverse missioni partite anni prima. Perché una delle tre potrebbe aver scoperto un pianeta buono dove evacuare la razza umana.
Andare e tornare è l'unica maniera che
Cooper ha di dare un futuro ai propri figli.

È un film bello, Interstellar, nel senso proprio dell'aggettivo, ma al di là di questo, alla fine non t'ha lasciato proprio gniente.
Bravo Matthew "Rust Cohle" McConaughey, sebbene tu continui a dirti che la sua migliore interpretazione resta quella in True Detective. E sì che c'hai pure provato a vedere qualcheduno dei suoi film... Ottimo come sempre Michael Caine. Inutile come sempre la gatta morta Anne Hathaway.
Con un tema così grandioso, in mano a un regista del calibro di Nolan, pareva impossibile sbagliare: ed affettivamente, la prima mezz'ora getta delle premesse meravigliose che poi vengono sperperate nelle due ore restanti. La prima visita a un pianeta è splendida: le conseguenze della dilatazione del tempo subìta dagli astronauti sono raccontate in modo struggente e rendono magnificamente l'immensità del viaggio e del sacrificio. Ma poi tutto scivola in un pasticcio deludente nella sua ovvietà. Peccato.

E vai ora all'altra delusione di questo inizio-primavera, Crimson Dragon, scaricato per la tua fiammante XBOX One ché speravi / pensavi / credevi di ritrovarti ancora una volta a cavalcioni di un drago volante, per combattere per la salvezza del tuo pianeta, contro le mostruosità degli Antichi. E vvvaaaai Falkor!
Purtroppamente devi ammettere che, nonostante Crimson Dragon ricalchi le meccaniche dell'ei fu Panzer Dragoon per Sega Saturn, e nonostante i livelli siano molto ispirati - così come la musica - esso non è Panzer Dragoon. Cioé sì, ma anche no.

Sarà che sei cresciuto, che gli sparacchini su binari hanno fatto il loro tempo, che l'impostazione dei livelli divisa in più parti (distruggi tutti i nemici / raccogli tutti i power up / sconfiggi il boss di turno) t'ha preso subito a noia, ma, oh boh! i draghi di Crimson Dragon volano piuttosto basso. Più basso di quel che ricordavi.
E a ciò non ha certo giovato il travagliatissimo sviluppo del titolo (iniziato per Kinect su XBOX 360 e poi dirottato sulla nuova consolle). Pensa te che nel comparto tecnico risicato non trovano spazio nemmeno i filmati in computer graphic che tanto famosi furono ai tempi del Team Andromeda. Peccato2.