mercoledì 27 gennaio 2016

X-Files e l'operazione nostalgia

Ierisera hai visto i primi due episodi della "miniserie evento" di X-Files. Ovviamente mentre registravi la penultima puntata di Fargo! ringrazi Sky per il servizio "My" e "on-demand" che ti fornisce... ma obiettivamente è ridicolo che nel 2016 te debba ancora stare appresso ai palinsesti televisivi. Benedetto Netflix, che ti schiaffa in un'unica soluzione tutte le stagioni degli show che più te gustano, dandoti la libertà di scegliere come e dove guardarli!!!
Ad ogni modo.
Scrivevi ierimattina su LibroFaccia come "X-Files - con la sua mitologia di fondo e il suo taglio registico - abbia cambiato per sempre il volto dei serial televisivi, rendendoli, potenzialmente, contenitori globali di grandissima narrazione" (cit te stesso).
Per intenderci: senza quel cult che fu X-Files non sarebbero mai esistiti Lost, Fringe, True Detective, House of Cards e compagnia bella. E molto probabilmente staresti ancora ad appassionarti dietro a storie di investigatori privati baffuti o di cugini a bordo di muscle car cafone. La serie, lo sanno anche i sassi oramai, era ottima fino alla quarta stagione. Iniziò a zoppicare negli anni di mezzo (con la 5ª, la 6ª e specialmente con la 7ª annata). Perché, come i fan più puristi sapranno, dopo il film e la sesta stagione, che avrebbero dovuto chiudere in bellezza il serial, seguirono altre tre annate, con le quali esso è semplicemente e inevitabilmente degenerato (succede ad ogni cosa, ogniqualvolta si vuol tirare troppo la corda): gli archi narrativi furono chiusi in maniera frettolosa e poco ispirata, David Duchovny passò da protagonista a personaggio ricorrente e il telefilm divenne uno stanco prodotto ad uso e consumo solo dei fan più duri e insaziabili (i peggiori! a morte!). La verità è che X-Files aveva sperimentato, osato e rivoluzionato tanto, ma poi ha finito per perdere di mordente e fors'anche d'identità.
Te stesso l'hai mollato nel corso della stagione 7ª che, assieme alla 8ª e alla 9ª, costituiscono quel trittico noto ai più come "Il Grande Delirio".

Cresciuto nei mitttttici Anni Ottanta, con tutti i suoi film, telefilm e cartoni animati, con Ritorno al Futuro, Terminator, Ghostbusters, I Visitors, Twin Peaks, Star Trek e Guerre Stellari, Martin Mystére e Indiana Jones, L'Uomo-tigre, Fantaman, etcetera, etcetera, negli Anni Novanta tifavi per Fox Mulder e agli alieni ci credevi davvero. O volevi crederci. Poco importa la differenza. Fatto sta che all'epoca accattavi una rivista che si chiamava Dossier Alieni, "figlia" del Notiziario UFO del Centro Ufologico Nazionale, che trattava non solo di presunti visitatori dallo spazio, ma anche di entità soprannaturali e creature misteriose di ogni genere, angeli compresi. Edita dalla misconosciuta Editrice Futuro, costava un botto. Specialmente per le tasche di uno studente adolescente com'eri te!
Poi sei cresciuto e - sebbene certe cose abbiano continuato ad affascinarti - SEI cresciuto, ed hai iniziato a vedere tutto con gli occhi d'un adulto.
Questo è il vero problema delle "operazioni nostalgia" che tanto di moda stanno avendo in questi ultimi anni, da Jurassic World a Terminator Genesys, da Star Trek a Il risveglio della Forza... passando per X-Files e Twin Peaks (che tornerà nel 2017). È stupendo che ancora oggi le major vogliano puntare sui vecchi nerd e geek, e su ciò che ha fatto la storia della televisione e del Cinema, riprendendo i vecchi franchise e mostrandoti cos'è accaduto nel tempo trascorso.
Epperò non sempre funge rilanciare le cose a 15, 20 o 30 anni di distanza! perché se oggi pomeriggio riprendi il DVD di Alien o di X-Files, o anche un vecchio albo di Batman, probabilmente ti emozionerai come un fanciullo. Perché riscoprirai le cose com'erano esattamente 15, 20 o 30 anni fa, con tutti i loro limiti e difetti, e valutandole nel contesto in cui sono nate.
Ciò che viene fatto oggi invece è sovente sterile, svuotato della sua parte emozionale e creativa, restando solo effetti speciali, fanservice e banalizzazione forzata di ogni cosa.
Hai detto tante volte come Il risveglio della Forza ti abbia entusiasmato. Ma è l'eccezione che conferma la regola. Ciò grazie alle scenografie artigianali, al taglio registico volutamente nostalgico e all'aver rinnegato tutte le caxxate ficcate da Lucas nella trilogia prequel. Così come il reboot di Star Trek del 2009: fracassone ma fresco e decisamente piacevole. E il resto?
Da Prometheus a Jurassic World, da Terminator Genesys a Mad Max: Fury road, passando per Predators, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, Karate kid: La leggenda continua, Star Trek: Into darkness e il Conan con Jason Momoa - e ci puoi giurin giuretta giurare anche i prossimi Ghostbuster 3 e Blade Runner 2, sono solo mediocri blockbusteroni - di cui invero non c'era bisogno e si poteva benissimo fare a meno - che seguono pedissequamente i film originali senza innovare né riprendendone la magia, privi di passione e fatti solo per far facile cassa. E baaastaaa!!!


Tornando ad X-Files.
I mesi trascorsi sono stati una grande attesa piena di aspettative e timori. E rivedere i tuoi eroi oggi... boh, t'ha fatto una strana sensazione.
Mulder e Scully sono invecchiati. Lui ha la mascella gonfia, quasi gommosa, come Quagmire dei Griffin. Lei è dimagrita e sembra fortemente scazzata. Forse perché la pagano la metà di lui? Macchissené. Fa comunque effetto rivederli tornare ai loro vecchi panni dopo tutti questi anni.
Non hai ancora capito se la miniserie è la decima stagione o un parziale reboot: è tornato l'Uomo che fuma (che era morto), dovrebbero tornare i tre Pistoleri Solitari (che erano morti), e finora non s'è fatto alcun cenno a quanto accaduto nelle ultime stagioni, quelle senza Mulder. Purtroppamente il figlio di Mulder e Scully ESISTE, nel senso che il concepimento è avvenuto. E che cazzo! ci speravi in un bel retcon anche di questo!
La sigla è sputata uguale. Con la stessa grana e il rumore video di vent'anni fa. Ulteriore indice dell'operazione nostalgia.
Giudizio? Tanto dubbio e poco arrosto.
Tornano le stesse atmosfere e i vecchi temi, con le trame verticali e la grande trama orizzontale. Che è sempre quella solita. E mentre il 2° ep. - quello autoconclusivo - ritieni abbia funzionato benissimo, il fil rouge che parte col 1° ep. non è cresciuto come sono cresciuti i fan. Sembra un complottario moderno a tratti senza senso. Insomma, buone le idee, ma se pensi al taglio moderno di altre serie attuali, ti rendi conto che forse non era il caso di tornare sui vecchi passi.
Sperém...
N.B. Fringe una volta fece tributo a X-Files, quando in un episodio citò la "sezione X" che, al pari della "sezione Fringe", sarebbe costata molto all'FBI. Entrambe le divisioni, tra l'altro, si occuperebbero di fenomeni inspiegabili e paranormali. Forse, forse, ierisera X-Files ha restituito quel tributo a Fringe, quando, nel flashback di Roswell, un "liquidatore" pelato, vestito di nero, con tanto di cappello e valigetta, spara all'unico alieno superstite...

martedì 19 gennaio 2016

Inception. Commento

Christopher Nolan è un regista di grande talento. E non solo perché ha diretto i migliori film di sempre su Batman, ma perché ha realizzato una serie di pellicole altamente visionarie divenute nel giro di niente classiciconi e stra-cult! da Memento (ti manca) a Insomnia (bello! con Al Pacino nei panni di un detective della squadra omicidi non proprio pulito, e Robin Williams in quelli inediti del cattivo di turno), da Interstellar (con Matthew McConaughey: emozionante, ambizioso, intelligente, claustrofobico e spettacolare. Ma anche prolisso e, imho, assai noioso) ad Inception.
Proprio quest'ultimo hai visto l'altra sera. Nello splendore dell'alta definizione. E dalla comodità del tuo divano.

Protagonista della pellicola è Leonardo Di Caprio, che interpreta Dom Cobb, un abile ladro che di professione fa l'Estrattore, si occupa cioé di "estrarre" segreti dalle menti delle persone mentre queste dormono, infiltrandosi nei loro sogni. E per la sua missione più importante si avvale di un team di espertissimi: un Manovratore, un Architetto, un Falsario e un Chimico. Sorvolando sul fatto che c'hai ritrovato praticamente mezzo cast de Il Cavaliere Oscuro (Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Tom Hardy, Ken Watanabe e Michael Caine)... che è risaputo che Nolan non fa neanche casting né provini, ma procede a "chiamata diretta" tra i suoi amici attori, il film è davvero eccezionale.

È il nuovo Matrix o il Matrix del nuovo millennio. Scegli te. Il paragone con quell'altro classico sorge spontaneo, a causa della difficoltà nel capire cosa è reale e cosa non lo è. Solo che questa volta la matrice è il mondo onirico. Leggenda metropolitana vuole - tra l'altro - che la sceneggiatura di Inception fosse già bell'e pronta da 10 anni, ma fu messa provvisoriamente da parte proprio per l'uscita recente di Matrix.
Inception è un film che richiede devozione intellettuale. Devozione che viene ripagata con ottimi effetti speciali (non per nulla ha vinto 4 Oscar: miglior fotografia, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali... 'sti catsi!) e coinvolgimento emotivo. E ciò sia per l'escalation della trama, che per la valanga di riflessioni che scaturiscono dalla sua visione.

Di Caprio: devi essere sincero, il tuo giudizio su di lui si è capovolto con questo film. L'hai conosciuto con Titanic, Romeo+Giulietta, La maschera di ferro, Prova a prendermi e Il grande Gatsby. E ti è sempre stato sui cojotes. Non sai perché. In parte per il fatto che i succitati film nemmeno ti sono piaciuti. Ma questo Inception e - da quanto hai letto sull'Internetto - Shutter Island e Revenant - t'hanno consegnato un nuovo attore, bravo, maturo, a tratti "immenso".


Insomma, Inception è un film da vedere e magari da recuperare su Blu-ray.