martedì 3 maggio 2016

Tex: Oklahoma! Commento

Stavi leggendo il Maxi Tex "Oklahoma!" scritto da Berardi un quarto di secolo fa! e ti è davvero piaciuto. Perché a Tex puoi dirci di tutto, che è stereotipato, fascista, paternalistico, legalitario, etcetera. Ma di certo non noioso. Non è un capolavoro del fumetto d'autore italiano, dillo! ma sicuramente presenta un'ottima e verosimile ricostruzione storica. Inoltre - e questo è certamente il suo punto di forza - rappresenta in maniera realistica la questione dei nativi americani, e ciò decenni prima di Balla coi lupi, cosa che lo ha reso uno dei primi fumetti italiani di successo internazionale.
Ambientato durante l'Oklahoma Land Rush, quando migliaia di coloni (provenienti da tutto il mondo) parteciparono, con ogni mezzo, alla gara per l'assegnazione delle nuove e fertili terre del west, Tex e il suo pard Carson prendono le difese dei Paxton, una famigliola che si è lasciata tutto alle spalle sognando un futuro migliore.
Insomma, l'albo - con tutte le inevitabili semplificazioni di un fumetto popolare - ti sbatte in faccia l'avidità di quel momento, quando per un pezzo di terra fertile si ammazzava e si ricorreva a slealtà e sotterfugi senza porsi il minimo problema... sotto l'impassibilità delle forze dell'ordine!


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