martedì 16 maggio 2017

The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Commento

Finalmente, dopo due mesi di giuoco (non propriamente intensi) sei pronto a fornire al mondo la tua modesta opinione sull'ultimo capitolo della Leggenda di Zelda, ovverosia il celebratissimo e osannatissimo Breath of the Wild, già consacrato alla storia come "il miglior videogioco dal 2008".


La saga di Zelda è una delle più amate del panorama videoludico. I suoi titoli sono sempre stati dei piccoli gioielli, e - almeno dai tempi di Ocarina of Time, hanno toccato vette qualitative altissime. I tuoi preferiti restano comunque Wind Waker e Twilight Princess, principalmente perché Ocarina of Time e Majora's Mask - ai quali comunque nulla togli - presentavano una realizzazione tecnica ancora "acerba", vuoi perché erano le prime incarnazioni 3D del franchise, vuoi per i limiti del Nintendone64 sul quale giravano. Skyward Sword, invece, soffriva di una realizzazione tecnica non al passo coi tempi: in epoca HD girava alla miserrima risoluzione dei 480p e non solo: facendo uso esclusivo del wiimote, era - almeno per te - ingiocabile!

Breath of the Wild è il più grande e costoso Zelda della storia Nintendo. Sviluppato per cinque anni, maestoso e delicato, con una mappa di gioco almeno il doppio di quella di Oblivion e Skyrim e "appena" la metà di quella di The Witcher 3, Breath of the Wild è la perfetta unione tra il passato e il presente della Leggenda di Zelda. Il suo posto nella triplice continuity non è chiaro, ma contiene molteplici riferimenti praticamente a tutti i titoli passati della serie.


La storia la sanno tutti: la pacifica e prosperosa terra di Hyrule viene sconvolta dall'attacco di Ganon(dorf), il malvagio Re del male. Il suo tentativo viene ostacolato dalla Principessa Zelda, la quale tuttavia fallisce. Il regno cade dunque vittima dei mostri liberatisi dalle tenebre. Toccherà al giovane eroe eletto dalle dee Link sconfiggere Ganon, salvare la Principessa Zelda e riportare la pace.
Una storia che si ripete ciclicamente, oggi con l'Eroe del Cielo, domani con l'Eroe del Tempo, poi con l'Eroe dei Venti e infine con l'Eroe del Crepuscolo. Al centro di tutto, una serie di elementi e simulacri ricorrenti, quali la Triforza - la sacra reliquia composta da tre differenti parti: la Forza del Potere, la Forza della Saggezza e la Forza del Coraggio, la "Spada Suprema", e una serie di tópoi e razze immediatamente riconoscibili.
La libertà di gioco è notevole: è possibile saltare tutta la storia, correndo dritti alla fine dell'avventura (e a morte certa), ovvero gustarsi ogni singola quest e ogni sacrario del mondo; è possibile approcciarsi ad ogni enigma con più soluzioni, così com'è possibile affrontare i nemici a viso aperto o sfruttando gli elementi dell'ambiente circostante (facendo rotolare una roccia o un tronco d'albero, appiccando un incendio, etc); si può cavalcare o correre a piedi, cucinare cibi e pozioni, cacciare...
Breath of the Wild mette in mostra una direzione artistica matura, con un'ottima fisica; dialoghi con risposta multipla e per la prima volta doppiati (anche in italico). Certo, la sua natura open-world impedisce il progredire di una narrativa agli stessi livelli dei precedenti, ma in compenso è il primo Zelda che si presta anche al "cazzeggio": oltre che dedicarti ai collezionabili (i 120 sacrari o i millemila semi korogu), ci sono tante armature da scoprire e potenziare tramite le 4 fate radiose, armi a non finire, cavalli da domare e registrare - tra i quali lo stallone gigante di Ganon, 3 draghi volanti, 4 colossi sacri da risolvere, 3 labirinti da districare, vari sottogiochi e tantissime quest, 4 negozi segreti da rivelare... e se ciò non bastasse puoi sempre arrampicarti sul picco più alto e fare da lì snowboard sullo scudo!
Lo scorrere del tempo, i cambiamenti climatici e la varietà degli ambienti, ti hanno fatto scoprire come il giusto abbigliamento sia fondamentale per proteggersi non solo dai nemici, ma anche dalle intemperie di Hyrule.
Nonostante la vastità e l'attenzione al dettaglio, sei contento di poter dire di non aver incontrato finora alcun bug. L'orizzonte visivo è buono e il pop-up è limitato; solo qualche calo di frame-rate poco significativo in qualche villaggio o in alcune situazioni particolarmente concitate. In soldoni, a vederlo dal vivo, fai fatica a credere che è tutta farina del sacco del WiiU.
Nel mondo di gioco sono presenti ovunque i resti di una misteriosa passata civiltà, la Civiltà Sheikah, in realtà mai neanche nominata nei precedenti capitoli della saga. La curiosità sta nel fatto che il design dei sacrari e dei macchinari sheikah ti ha ricordato tantissimo quello degli Antichi di Panzer Dragoon... Così come, all'inizio dell'avventura, quando Link esce dal Sacrario della rinascita, il Castello di Hyrule in fiamme sullo sfondo, tanto sapeva di Mordor...
Eppure, non è tutto oro quel che luccica...
- i dungeon, una volta fiore all'occhiello della serie, sono praticamente svaniti. Ne resta uno solo, il Castello di Hyrule... tutto il resto (sacrari, colossi e labirinti) si riduce a poche stanze in successione con qualche enigma da risolvere;
- difficoltà di gioco altalenante: nonostante questo sia lo Zelda più impegnativo di sempre, le boss-fight sono, di contro, piuttosto facili. Cioé si muore più ad Hyrule che davanti ai boss;
- le armi durano troppo poco e ciò, sebbene sia comprensibile per quelle di legno, è ridicolo per quelle di un certo livello, come "la Spada della Dea" o "la Spada dei Sei saggi" (l'unica arma eterna è "la Spada Suprema")... se proprio non si voleva rinunciare al crafting delle armi, si potevano inserire delle officine dove poterle riparare;
- è presente qualche scelta di gameplay o di game-design discutibile. Ad es. si possono uccidere gli animali, ma non esistono cadaveri né sangue: la carcassa svanisce all'improvviso per lasciare il posto ad una bistecca o ad un cosciotto (!); si possono cavalcare cavalli, orsi e cervi, ma non tori, mucche o cinghiali; mancano alcuni strumenti noti agli affezionati della saga, come il rampino; non si può nuotare sott'acqua e inoltre, quando la stamina termina, si finisce incomprensibilmente con l'affogare;
- alcuni elementi tipici della serie (come la "Maschera di Majora", la cavalla Epona o le iconiche tuniche verdi) sono stati rimandati agli amiibo o ai futuri DLC, cosa che ovviamente richiede esborsi supplementari da parte dell'utente;
- una delle feature più interessanti, l'unica che avrebbe potuto distinguere la v. WiiU da quella Switch, ovvero il supporto dello schermo del pad per la mappa, presente nelle versioni preliminari, è stata rimossa...
Ciò detto, il Re è tornato. Onore al Re!