mercoledì 17 febbraio 2021

Dall'articolo di Daniele J. Farah su "Man of Steel"


Man of Steel
è la storia di Superman, il dio extraterrestre che giunge sulla Terra e che ne diventa il suo campione.
È la storia di un pianeta lontano di nome Krypton, la cui popolazione è vicina alla propria autodistruzione. Come sempre, siamo noi umani a provocare la nostra stessa fine a causa dell'incontrollato sviluppo tecnologico e militare, senza un pari sviluppo spirituale che crei una condizione di equilibrio fra la sfera fisica e quella metafisica. Jor-El, scienziato illuminato, scopre, unico fra i suoi colleghi, che il pianeta sta per implodere. La consapevolezza di trovarsi al cospetto dell'estinzione per tutta la propria gente, lo porta a prendere coscienza del Novissimo della Morte e delle sue implicazioni sia in ottica secolare che in ottica escatologica. Pur consapevole del crimine che sta commettendo per la legislazione del proprio pianeta, per garantire una possibilità di salvezza al proprio figlio Kal-El - calco di un epiteto ebraico che significa "voce di Dio" - e con lui a tutta la propria razza, lo lancia, con una capsula spaziale, verso la Terra, ritenuto un pianeta ideale. La capsula parte poco prima dell'esplosione di Krypton e atterra nei pressi della fattoria di Jonathan e Martha Kent, due agricoltori del Kansas profondamente religiosi, che trovandolo decidono di adottarlo, chiamandolo Clark e crescendolo, con un forte senso morale, nella cittadina di Smallville. Clark, straniero in terra straniera, crescerà, scoprendo di avere superpoteri. E con essi lotterà contro l'oppressione.
È, in sintesi, l'antica storia di Mosè narrata nel libro dell'Esodo, che abbandonato dalla sua famiglia dentro una cesta, viene lasciato fluttuare sulle acque del Nilo allo scopo di potersi salvare.
Perché Superman, è evidente, è ebreo.
I suoi creatori, Jerry Siegel e Joe Shuster, ebrei emigrati in America ed attirati dalle potenzialità del nascente fumetto, rielaborarono il concetto del "Superuomo", fino agli anni cinquanta incarnato dal pugile Primo Carnera, dando così origine, nel 1933, a Superman, il primo fra i supereroi. Quindi Superman è anche un "Superuomo" - un Übermensch (un "Oltreuomo" nietzschiano), ossia "l'uomo (nella sua essenza più autentica) che diviene sé stesso" e che, per poteri, carisma e genialità, e grazie ad una nuova consapevolezza nata dopo la "morte di dio", si erge al di sopra della gente comune, sopravvivendo alla morte e alla fine dei valori tradizionali, per forgiarne di nuovi, vivendo e accettando gioiosamente l'esistenza in tutta la sua complessità tragica.
Ma Superman è anche Horus, divinità egizia figlio di Osiride. Già è noto il legame che lega Superman e i suoi poteri al Sole (Osiride appunto), ma ben più interessante è il rapporto che lo lega al padre biologico Jor-El: l'eroe del futuro, l'Uomo del domani, che nasce dall'eroe morente. Il nuovo sole che sorge dopo il tramonto del vecchio (tornando al concetto di "Oltreuomo" nietzschiano).
Col tempo Superman ha assunto anche una valenza messianica e cristologica. Egli si sacrifica per salvare il suo popolo, morendo sia per chi lo ha amato che per chi lo odiato. Il suo amore, come quello del Cristo Salvatore, è infatti per tutti. E come il Cristo Salvatore risorge sconfiggendo con la vita la morte.
Ed è questa la visione che il menestrello Zack Snyder, con entusiasmo e genuina passione, ne ha dato in Man of Steel, rendendo potenti ed esplicite le radici giudaico-cristiane di un supereroe troppo spesso declassato a semplice simbolo di un "american way of life": Kal-El è "generato, non creato, della stessa sostanza del padre". È il bambino nascosto e docile che vive nel nascondimento fino al momento in cui, a 33 anni, risolve per una rivelazione che non arriva come un sontuoso fuoco d'artificio ma come un disvelamento graduale. È il divino che si fa uomo ma che al contempo si muove e cammina fra gli uomini sotto le vesti dell'impacciato giornalista del Daily Planet, fino a divenire il Salvator Mundi. Affronterà e sconfiggerà infatti il Generale Zod, folle militare kriptoniano che minaccia di distruggere tutta la Terra, assurgendo alla dimensione di Pantocratore quale Origine, Signore e Giudice finale di tutte le cose create.

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