martedì 12 marzo 2013

La Terra non è cava

Hai già affrontato la questio della Terra piatta. Ora ti tocca affrontare la Terra cava: sì, perché hai appena finito di leggere Martin Mystere 115-bis "Al centro della terra"!
Invero, quello della Terra cava è un filone di teorie più o meno similari, formulate da pensatori di varie epoche, secondo cui la Terra sarebbe cava (ed abitata o comunque abitabile) al proprio interno. Il primo scienziato ad affermare l'esistenza di un "vuoto" all'interno del nostro pianeta fu nientepocodimenoché Edmond Halley, più noto per la scoperta di una certa cometa. Ma sono stati i tanti romanzi fantastici popolari - su tutti Edgar Rice Burroughs (che ha dedicato una decina di romanzi a Pellucidar, un immaginario regno situato all'interno della Terra) e Jules Verne (con Viaggio al centro della Terra), ad aver alimentato e tenuto vive queste fantasie nel corso dei decenni.
Ora, non è certo necessario ricordare come, sin dai tempi antichi, si è sempre sostenuta l'esistenza di regni e territori sotterranei (Agarthi, l'Ade, l'Inferno cristiano, lo Svartálfaheimr della mitologia norrena, etcetera…), ma va detto che la teoria è sopravvissuta fino alle prime esplorazioni geografiche (tra quelle che si sono spinte fino ai Poli, c'è chi sostenne di aver incontrato, all'improvviso ed inspiegabilmente, una zona dal clima mite e dalla vegetazione rigogliosa), e giù, giù, fino al XX sec.
La mappa della Terra "cava"
Nel 1906, William Reed arrivò a sostenere che i Poli semplicemente non esistono: al loro posto si troverebbero due enormi aperture circolari con il passaggio al Continente Interno; un vero "altro" mondo con mari, terra emersa, fiumi e montagne. Nel 1913, Marshall Gardner sostenne l'esistenza di un sole perenne all'interno della Terra; secondo costui, è proprio il casuale incontro tra la luce del Sole (esterno, quello vero) e quella fuoriuscita dall'interno che genererebbe le aurore boreali. E quando furono rinvenuti i primi mammuth congelati in Siberia, egli affermò che erano i resti di creature morte di recente e sfuggite dal Continente Interno! Nel 1969, Raymond Bernard snocciolò perfino delle misure: la Terra è una sfera cava formata da una crosta solida dello spessore di 800 miglia, con due aperture ai poli dal diametro di 1.400 miglia. Sempre secondo Bernard, la gravità si concentrerebbe sulla crosta (per cui chi sta dentro starebbe con la testa rivolta verso il sole interno), ma "rovinò" tutto quando arrivò a dire che gli UFO preverrebbero da dentro, essendo questi guidati dagli abitanti sotterranei! Le idee di Reed e Gardner vennero comunque seriamente riprese nell'epoca tra le due Guerre Mondiali, conquistando la dottrina nazionalsocialista, da sempre interessata ad argomenti esoterici.
Proprio in quel periodo, il contrammiraglio statunitense Richard Byrd pare si sia spinto a 2.730 km oltre il Polo Nord, e nel 1956 comandò una spedizione che compì un volo di 4.330 km dalla base di McMurdo, verso il Polo Sud. L'ammiraglio affermò, in entrambi i casi, di essere penetrato in una terra estesa per 3.600 km, attraverso una regione senza cielo, con montagne, laghi, distese di vegetazione...
Il valore scientifico di queste pubblicazioni è ovviamente nullo, trattandosi di vera e propria pseudoscienza, ma è folle pensare che (al pari della Terra piatta), la Terra cava trova ancora oggi un discreto seguito presso i sostenitori delle teorie del complotto.

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