lunedì 17 novembre 2014

Malpertuis. Commento

Oh, ierisera hai finito - tra mille sofferenze e tanta noia - il Malpertuis di Jean Ray! Da tanti sbandierato come "l'ultimo genuino romanzo gotico" nonché capolavoro del Nostro.
Ormai c'hai preso quest'abitudine: leggere sera per sera i libri che più ti avvincono, sparandoti tra sabato e domenica pomeriggio i polpettoni deludenti... come il presente.
Dicevi che hai fatto una fatica immane a digerire Malpertuis.

Inizialmente il libretto adotta un linguaggio decisamente ironico e anticonformista... troppo per essere avvicinabile al genere gotico BARRA weird. Perché accosì lo scrittore definito "il Lovecraft d'Europa", tratteggia uno stile lontano anni luce da quello del Solitario di Providence!
Poi, fortunatamente, dal 3° o 4° cap. inizia a mostrare un certo interesse, ma solo fino a metà della storia. Quando comincia a diventare noioso, confuso e frammentario. La storia si riprende solo negli ultimi 4 capp. dove è spiegata la natura dei protagonisti e della magione misteriosa "malpertugio".

Peccato, perché l'idea di antiche divinità incatenate dal Malvagio e dalla cristianità era piuttosto interessante, ma il danno ormai era fatto.

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