venerdì 18 dicembre 2015

Guerre Stellari ep. VII: Il risveglio della Forza. Commento

Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana...
... c'era l'Impero e c'erano i Ribelli che lo combattevano. E ci sono ancora!

Ierisera sei tornato bambino. Perché hai visto l'attesissimo Guerre Stellari (sì, per te sarà SEMPRE Guerre Stellari e NON Star Wars!) ep. VII: Il risveglio della Forza!
Avevi grandi aspettative - dopo che t'avevano sparato i trailer ovunque, dalle pubblicità delle pile Duracioll alle auto FIAT, ai telefonini TIM - e grandi timori, e fortunatamente è andato tutto per il verso giusto.
Il film è epico, grandioso, gustoso e scorre che è una meraviglia!
Niente fastosi palazzi di giada, niente improbabili pettinature, niente "sgusci", niente personaggi digitali, niente combattimenti acrobatici con le spade laser, niente bimbiminkia, niente puttanate come i midi-chlorian.

In questi mesi di lunga attesa t'eri ripetutamente chiesto se sarebbe stato in grado di far felici i vecchietti come te, cresciuti con le repliche natalizie della Trilogia classica, o se si sarebbe rivelato l'n-sima prossima triplice cagata soap-opera adolescenziale. Sebbene, in cuor tuo, sapevi già che mai questo film avrebbe toccato un fondo più basso di quanto visto con gli epp. I, II e III.
Della trama basta dire che JJ non si smentisce. Come già fatto con Star Trek - col quale ha avviato la riscrittura della vecchia timeline (ma te preferisci Ricardo Montalbán nei panni di Khaaaan) - Il risveglio della Forza segue grosso-modo la trama di ep. IV: Una nuova speranza.
In soldoni: il cattivone di turno appartenente al Lato Oscuro, la mega arma distruttrice di mondi, l'unità droide con gli schemi nascosti nella memoria, il jedi eremita, l'eroe di turno, le parentele nascoste, etcetera. Non che da Guerre Stellari ci si potesse poi aspettare più di tanto; d'altronde l'epica favolistica lucasiana ha sempre avuto una trama tuttosommato semplice e lineare, e lo stesso Expanded Universe ha sovente ricalcato questa struttura narrativa.
Eppure, un approccio del genere è risultato perfettamente coerente e funzionale per quello che il film dovrà rappresentare: sdoganare la VERA mitologia starwarsiana ad una nuova generazione di nerd. E al contempo regalare ai vecchi fan un nuovo viaggio nel mondo mitttico di quella Galassia lontana lontana. A veicolare le emozioni è ovviamente il cast classico: Harrison Ford, Carrie Fisher e Mark Hamill, che tornano nei loro ruoli, affiancati da Chewbacca, C1-P8, D-3BO e dal Millennium Falcon. E dalle nuove leve, che magari non brilleranno per bellezza, ma sono bravi e perfettamente calati nella parte.
È un film Disney, ma - e per fortuna - solo "politicamente". 'ché Disney, fortunatamente, sta gestendo i suoi nuovi franchise (Marvel e Lucasfilm) col massimo rispetto: quindi niente minchiettate per famiglia.
Quindi ti senti di dire che
Il risveglio della Forza è un film di Guerre Stellari a tutti gli effetti. Il primo vero film di Guerre Stellari dal 1983 ad oggi, che poco ha a che spartire con la trilogia prequel, con la quale non si rapporta e dalla quale in pratica prende le distanze. JJ ha fatto insomma i compiti a casa, capendo che dei prequel non fotte niente a nisciuno, e dando ai fan quello che volevano davvero. Eh, sì, vendere la Lucasfilm nel 2012 s'è rivelato il gesto più sensato che Giorgino bello (divenuto con la vecchiaia arrogante e capriccioso) potesse mai fare. Perché ha liberato la saga dalla sua dittatura, permettendole di compiere un nuovo passaggio generazionale, con le giuste menti e nelle giuste mani.
E chissené delle inevitabili forzature della trama; chissené della virata un po' femminista del film (la protagonista, inutile dirlo, è la superprincipessa Disney Rey interpretata da Daisy Ridley); chissené se sembra più un film di vent'anni fa che un film del 2015. Questo è l'ep. VII che i fan aspettavano e si meritavano da trent'anni. La storia e il sense of wonder forse non saranno all'altezza degli originali (la cui epicità non è certo facile da riprodurre oggi), ma gli si avvicinano quanto più possibile, e sempre con reverenza e profondo rispetto. 'nzomma: un'autentica lettera d'amore a fans di vecchia data, e un eccellente biglietto da visita per i neofiti.

Ne è passato di tempo, eh!?!
Un plauso agli effetti speciali che si amalgamano alla perfezione e convivono con coerenza con le scenografie artigianali, i modellini e i pupazzi.
Pollice verso invece per il tuo cinema. A Peggio Calabria non c'è proprio cultura cinematografica, tanto che alla seconda messa in onda di un film atteso di tal fattura, eravate all'incirca una trentina.
Vergogna! e ti sparano pure la pausa tra il primo e il secondo tempo a casaccio, nel bel mezzo di una battuta!
Tornando al film, probabilmente le risposte mancate arriveranno, e peccato solo per l'inaspettato colpo di scena (nuooooooooo!), ma il finale aperto lascia "una nuova speranza" per un ottimo seguito e la possibilità di rivedere ancora una volta il vecchio cast riunito - o quel che ne resta...

Nessun commento:

Posta un commento