domenica 30 luglio 2017

Masquerouge e il fenomeno dei giustizieri mascherati francesi

La lettura di Masquerouge, Maschera Rossa in lingua italica, bonellide della francese Glénat edito nel Bel Paese dall'Editoriale Cosmo, ha stimolato in te una certa curiosità verso il fenomeno dei "giustizieri mascherati della Francia dell'Ancien Régime".

Masquarouge è un fumetto francese degli Anni '80 (ah, i mitici Anni '80, gli anni dei miti e dei ricordi,
gli anni d'oro del grande Real,
gli anni di Happy Days e di Ralph Malph,
gli anni delle immense compagnie,
gli anni in motorino, sempre in due!) dal contesto storico (le vicende sono ambientate nella Francia pre-rivoluzionaria del XVII sec. durante il regno di Re Luigi XIII: 1610-1643), riconducibile al filone del "cappa & spada". Nato come fumetto per rEgazzini - i primi 3 voll. sono costituiti prevalentemente da episodi brevi (dalle 12 alle 25 pagg), col tempo ha assunto un taglio via via più maturo e adulto.

Gli autori della serie sono Patrick Cothias, sceneggiatore e scrittore, e André Juillard e Marco Venanzi, che si sono succeduti nei disegni.
Il titolo fa riferimento alla cappa e alla maschera rosse indossate dal protagonista, un cavaliere maschArato pronto ad accorrere in difesa della popolazione vessata da nobili e regnanti. Ad accompagnare la misteriosa figura di Masquerouge, dall'alto del cielo, è un maestoso sparviero ammaestrato. Col tempo, si scoprirà che dietro la maschera si celano le aggraziate fattezze della baronessina Ariane de Troil, abile spadaccina da sempre dalla parte degli oppressi.
L'archetipo del giustiziere mascherato nasce con Zorro - spadaccino le cui gesta si svolgono nella California del dominio spagnolo (prima metà dell'800); archetipo oggi onnipresente nel mondo dei supereroi americani.

Storicamente, il primo esempio di giustiziere mascherato della Francia assolutista è rintracciabile nell'anime Il Tulipano Nero del 1975. La serie, creata sull'onda del successo di Lady Oscar (che aveva invece per protagonista tale Oscar François de Jarjayes, ambiguissimo soldato della guardia reale della Regina Maria Antonietta... ambiguissimo pourquoi era femmina ma si vestiva da masculo... roba che col bigottismo di oggi avrebbe fatto insorgere tutte le mamme d'Italia!), ed anch'essa ambientata a ridosso della Rivoluzione Francese, aveva per protagonisti non uno bensì due giustizieri mascherati: il Tulipano Nero, alias il contessino Robert de Vaudreuil, apparente lavativo ma in realtà - sotto la sua identità segreta - soccorritore dei deboli e degli oppressi, e la Stella della Senna, al secolo Simone Lorène, sorellastra adottiva del conte, che lo affiancherà nella lotta contro l'ingiustizia sociale che imperava nella società francese del tempo (regno di Re Luigi XVI: 1774-1789).
Dunque, cronologicamente parlando, Maschera Rossa viene prima.

Nel mucchio potremmo mettere anche Maschera di Ferro, individuo storico la cui identità non è mai stata realmente accertata e che fu un prigioniero "speciale" di Re Luigi XIV. "Speciale", perché portava sempre sul volto una maschera di velluto nero, assicurata da cinghie metalliche, che ne rendeva invisibili le fattezze, e perché era trattato con tutti i riguardi: cibo scelto e abbondante, vestiti costosi, visite mediche e confessionali, possibilità di tenere in cella libri e persino un liuto. Sulla sua vera identità si sono fatte molteplici ipotesi: figlio illegittimo, padre naturale, gemello o fratello del Re, oppure nobile prigioniero. In ogni caso, qualcuno di importante o che sapeva qualcosa di estremamente grave, e che non poteva essere eliminato per motivi di carattere politico o affettivo. Alla sua storia si appassionò Alexandre Dumas-padre, che ne raccontò le vicende in chiave romanzata nel 3° tomo del ciclo de I tre Moschettieri.

Ah, già, I tre Moschettieri... il più famoso romanzo d'appendice francioso che narra le avventure di D'Artagnan, Athos, Porthos e Aramis, i 4 Acchiappafan... Moschettieri scelti del Re Luigi XIII. I Moschettieri esistevano realmente: erano un reparto della guardia reale di Francia dal 1600 al 1815, dotati di moschetto (da cui il nome) e spada.
Altra figura storica onnipresente sia in Masquerouge che ne I tre Moschettieri è il Cardinale Richelieu, ovverosia Armand-Jean du Plessis duca di Richelieu e cardinale francese durante il Regno di Re Luigi XIII. Grande uomo politico, fu molto abile nel rafforzamento della monarchia assolutistica francese, che grazie a lui divenne mooolto potente.
In Masquerouge, fa poi capolino anche il personaggio popolare del Re dei folli (apparso altresì nel Notre-Dame de Paris di Victor Hugo): a Parigi, la "Corte dei miracoli" era un quadrivio chiuso dove soggiornavano ladri e pezzenti che avevano l'abitudine di eleggere un loro "Re" (il Re dei folli appunto) di cui essi costituivano quel popolo dove avvenivano "miracoli" - poiché le finte infermità dei mendicanti, ostentate per impietosire i passanti, vi guarivano di notte come per miracolo...

L'ultimo eroe francese in ordine di tempo, storicamente falsissimo - sebbene non sia un giustiziere bensì un assassino - è Arno Victor Dorian, protagonista dell'8° cap. della fortunata saga videoludica Assassin's Creed. Le avventure di Arno (anche lui di origini nobili) avvengono in piena Rivoluzione Francese e s'intrecciano con quelle di personaggi storici quali il Marchese de Sade (lo scrittore sadico e porcello), Napoleone Bonaparte, Robespierre e Nostradamus (il famoso studioso e profeta).

Epperò hai divagato un sacco... l'oggetto della tua ricerca era "scoprire se davvero, nella Francia assolutista, vi fosse traccia di giustizieri mascherati protettori del popolo"... Ecco, sì, non hai trovato un kEzzo... probabilmente sia Maschera Rossa, che la Stella della Senna e il Tulipano Nero (e in primis Zorro), si ispirano a briganti (non mascherati!) particolarmente valorosi che facevano del bene per la gente comune servendosi delle loro superiori abilità di combattenti. Un po' come Robin Hood, che fece del motto "ruba ai ricchi per dare ai poveri" la base della sua leggenda.
Circostanza che si è intrecciata, con particolare fortuna, al periodo francese pre-rivoluzionario - che sappiamo ha influenzato particolarmente la cultura popolare e i romanzi d'evasione.

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