sabato 20 giugno 2020

Genesis does what Nintendon't! Nostalgia canaglia

È da anni, amico caro, che accarezzi l'idea di recuperare un Mega Drive 2 con Everdrive (una sorta di R4 capace di contenere in un'unica cartucciona flash tutta la softeca del 16-bit di mamma SEGA). Complice anche la nostalgia (canaglia) che ti ha riaggredito durante il lockdown spingendoti a recuperare i mitici I Quindici, l'enciclopedia flippotrippissima della tua infanzia, I libri segreti degli gnomi (questo era della tua mogliera e l'hai riportato all'ovile), e il set LEGO di Masters of the Universe con le minifigure "tutte da ringere" di He-man e Skeletoooooooor (invero non un prodotto d'antan ma sempre roba da nerd nostalgici est)!!!
Tornando a SEGA, avevi già avuto un attacco di nostalgia anni fa allorché recuperasti sulla Baia il Mega Drive Blaze, gingillo handheld prodotto su licenza dalla AtGames made in China ma chiaramente fin troppo economico: le incompatibilità erano tante e l'audio metallico.
A 'sto giro, per stare sempre sull'economico e sul facile andante, hai accattato dalle Amazzoni il Mega Drive mini, la mini-console ufficiale di SEGA con 42 giochi precaricati. Listone che annovera alcuni tra i più grandi classiconi di sempre dell'era 16-bit, con due bonus: il Tetris, finito ma mai rilasciato, e lo sparacchino Darius, appositamente riscritto per questa occasione.
Il box è una perfetta replica stile 'anta dell'originale. Enjoy!
Il Mega Drive (Genesis negli States) fu, imho, il primo della classe nella sua epoca (1988-1994). Prima console 16-bit uscita sul mercato, sviluppata attorno all'allora potente, inaffondabile e pur-sempre-glorioso Motorola 68000, il Mega Drive oscurò sul mercato occidentale la diffusione del SuperNintendo. Nonostante i suoi limiti tecnici - 64 colori su schermo da una palette di 512, audio 8-bit e assenza di proci dedicati a rotazione, scaling e trasparenze (effetti invece presenti sul 16-bit Nintendo, che peraltro aveva 256 colori su schermo a fronte di una velocità di clock più bassa) - il Mega Drive fu LA consolle dei "ganzi" e dei "bulletti"!
Console spettacolare per l'epoca, complice anche un graditissimo design nero futuristico, segnò indelebilmente il tuo debutto nel mondo dell'intrattenimento videoludico - fino allora limitato ai game&watch pezzenti comprati alle bancarelle. Ci sei cresciuto, vivendo la prima console war, dove difendere la console SEGA dai nintendari era serious business!
Ciò perché acquistandolo potevi portarti a casa le conversioni da sala di tanti arcade (v. Altered Beast, Golden Axe, Shinobi, Out Run, After Burner, Space Harrier, Hang-On, Streets of Rage, Strider, Street Fighter, Fatal Fury, Mortal Kombat, Samurai Shodown, Viewpoint, etc...), un frappo di conversioni da Amiga (v. Contra, Turrican, Another World, Flashback, Shadow of the Beast, Prince of Persia, Populus, Syndicate, Theme Park, Lemmings, Worms, Skidmarks, Soldiers of Fortune, Lost Vikings, Rock 'n' roll Racing, etc...), dozzine di sportivi targati EA Sports e SEGA Sports (dal calcio al golf, dall'hockey al basket, passando per il football americano e il baseball), e i classici esclusivi (v. Sonic, Gunstar Heroes, Alien Soldier, Comix Zone, Beyond Oasis, Dynamite Headdy, Ecco the Dolphin, SubTerrania, Vectorman, Alisia Dragon, Shining Force, Darkstalkers, Thunder Force, Skeleton Krew, Grind Stormer, Pulseman, Street Racer, Road Rash, etc...). Tanta tanta tanta roba!!!
Il SuperNintendo? a parte i multipiatta, era roba da rEgazzine pieno com'era fino alla nausea di platform ed RPG squisitamente nipponici! ma so' gusti, né!
Il listone del Mega Drive mini effettivamente comprende tanti dei titoli sopracitati, seppure con qualche assente importante. Tramite Project Lunar hai hackerato la console e sopperito non solo alle gravi mancanze ma, vieppiù, uppandoci Tanglewoods e Xeno Crisis, due giocazzi usciti l'altro ieri (sì, esatto l'anno scorso) e finanziati tramite Kickstarter.
Commenti a caldo? la consolina è una replica perfetta in miniatura del Mega Drive originale, con tanto di finti slot cartucce, porta d'espansione, controllo volume e jack cuffie (tutti clickabili o apribili sebbene, of course, senza funzionalità alcuna). L'uscita video è ovviamente a 720p via HDMI ma è possibile attivare il filtro CRT per simulare il tubo catodico. Il pad è una replica USB perfetta del primo pad (quello a 3 tasti, il 6 tasti è nel bundle del mini jappo). L'emulazione è ottima e dunque, nel complesso, tra output visivo e feeling del pad, il risultato è sicuramente riuscito. Sebbene, oh! giochi vecchi restano, nel concept e nella difficoltà, al punto da risultare noiosi o frustranti dopo poco per un videogiochista di oggi o di ieri frattanto cresciuto.
Commenti a freddo? purtroppo l'emulazione perfetta non è totale - come sempre accade con questi emulatori hardware. Per intenderci, l'emulazione di sofware per PC come KEGA rimane ancora inarrivabile. I 42 titoli saranno forse ottimizzati o scelti perché privi di glitch grafici. E difatti non tutte le ROM che hai aggiunto sono riuscite col buco: alcune non partono affatto (su tutte Virtua Racing e Duke Nukem 3D, che si avvalevano di chip aggiuntivi nelle cartucce), altre conservano i glitch grafici che avevano sul Mega Drive Blaze, altre ancora hanno avuto bisogno di essere patchate.
E quindi... niente: la console fisica resta sempre la scelta migliore!!! peraltro scopri che esiste ancora un mercato per il Mega Drive: oltre infatti a ben SEI giochi usciti negli ultimi anni, cavetteria, pad e parti di ricambio sono ancora prodotti.

Anche stavolta, la mano non è tua...

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