L’episodio evangelico dei tre Re Magi è noto a tutti e viene celebrato il giorno dell’Epifania.
Ma cosa rappresentano storicamente i Magi? Sono realmente esistiti? Chi erano e da dove venivano?
Nella tradizione cristiana i Magi (singolare magio) erano dei saggi esperti in varie discipline (astrologia, astronomia, filosofia, etcetera) che, secondo il Vangelo di Matteo, «seguendo la stella cometa» giunsero da Oriente per adorare il Bambino Gesù appena nato. Dal Vangelo secondo Luca sappiamo che Giuseppe, Maria e Gesù rimasero a Betlemme 40 giorni (in contrasto con la tradizione liturgica che lascia solo 12 giorni fra Natale ed Epifania... ma in effetti sappiamo che Gesù l’Esseno nacque tra il 7 e il 6 a.C. tra marzo ed ottobre). Non sappiamo pertanto se la visita dei Magi sia avvenuta a Betlemme (come da tradizione), Nazareth o Gerusalemme. La vicenda ha comunque avuto una straordinaria fortuna artistica nelle rappresentazioni della Natività e del presepe, come anche nelle altre arti, dai mosaici al cinema.
Il passo di Matteo descrive i Magi in maniera piuttosto scarna e non ne fornisce il numero esatto (fa riferimento ad un generico «alcuni Magi»), ma la tradizione più diffusa - proveniente principalmente dai Vangeli apocrifi, basandosi sul fatto che vengono citati tre doni (oro, simbolo di regalità, incenso, simbolo di divinità e mirra, un unguento), parla di tre uomini che rispondevano ai nomi di Baldassarre, Melchiorre e Gaspare. Nel tardo Medioevo venne aggiunto il particolare che giungessero dalle tre parti del mondo allora conosciuto: Africa, Persia e Arabia, e la successiva tradizione bizantina li raffigurò con le tre diverse età dell’uomo: il giovane (moro), l’uomo maturo e l’anziano. La regalità dei Magi non è attestata nelle fonti canoniche cristiane, tuttavia col tempo, la raffigurazione dei loro berretti andò modificandosi fino ad assumere «l’aspetto di una corona».
Esistono tradizioni alternative che menzionano fino a dodici Magi e una leggenda che parla nel dettaglio di un quarto magio, Artabarre, che non riuscì ad arrivare in tempo dal Bambino Gesù col suo dono (miele?), essendosi attardato ad aiutare dei bisognosi.
Gli storici ritengono che la narrazione della nascita di Gesù sia pura finzione, conseguentemente anche le figure dei Magi e della stella cometa descritte da Matteo sarebbero “leggenda”, mentre il Magistero della Chiesa cattolica ne sostiene la veridicità. D’altra parte, gli studiosi più legati alla tradizione ritengono che l’avvenimento sia quantomeno legato a qualcosa di realmente accaduto: i Magi non erano infatti ben visti nella mentalità ebraica a causa della condanna della “magia” da parte dell’Antico Testamento, quindi la tradizione non avrebbe avuto nulla da guadagnare inventando l’episodio! si ritiene dunque che l’evangelista Matteo abbia voluto rappresentare con i Magi «tutte quelle persone che venivano da lontano», ossia “gli stranieri umili e gentili venuti a fare visita al Re dei Giudei”, in contrapposizione agli ebrei.
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