domenica 3 febbraio 2013

Dimenticatoio: I telefilm della mia infanzia. Prima puntata

Questo post sarà il primo di una serie dedicata ai ricordi della mia infanzia: telefilm, cartoni animati, programmi televisivi, giocattoli, cibo, tecnologia e giornali; ovvero avrà il compito di ricordare (a me stesso e a chi mi legge) tutto quello che è stato parte dell'infanzia di chi, come me, oggi ha trentacinque o più anni. In una parola: i mitici anni Ottanta!

Telefilm di genere fantastico
Ai confini della realtà (The twilight zone)
"C'è una quinta dimensione, oltre a quelle che l'uomo già conosce.
È senza limiti come l'infinito, e senza tempo come l'eternità: 
è la regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere.
È la regione dell'immaginazione, una regione che si trova ai confini della realtà".
Con questa frase di Rod Serling iniziava ogni puntata di Ai confini della realtà. La serie (ma in realtà furono tre: l'originale del 1959 da 156 episodi, più due serie remake - uno negli anni Ottanta, l'altro nel 2002) si focalizzava su storie di persone normali che venivano radicalmente cambiate dall'incontro con l'ignoto, con uno squarcio nella realtà che faceva diventare credibile anche l'impossibile.
Iniziasti a seguire la serie (l'originale era in B/N ed andava in onda sulla RAI) dietro le insistenze di tuo cugino, ma eri ancora piuttosto piccolo e la ricordi molto poco; hai rivisto giusto qualche puntata, anni fa, sulla buonanima di Canal Jimmy. Affascinante!

ALF
ALF era una sitcom da 101 episodi, che aveva per protagonista un simpatico e buffo alieno, ricoperto di pelo arancione, di 229 anni, proveniente dal pianeta Melmac dove "l'erba è blu e il cielo verde", ospite clandestino presso una famiglia americana.
L'alieno avrebbe presto imparato a sopravvivere alla monotonia casalinga dedicandosi alla televisione e al cibo, sebbene comportandosi in modo infantile e arrogante.



Automan
Automan era un telefilm di fantascienza molto simile, dal punto di vista visivo, al film Tron della Disney, grazie agli effetti speciali applicati al vestiario.
La serie, composta soltanto da una stagione da 13 episodi a causa dello scarso successo riscosso, aveva per protagonista Walter un poliziotto-programmatore poco stimato dai superiori, che decideva di programmare un videogioco in cui apparisse il "compagno perfetto" per la lotta al crimine. In seguito ad uno strano sovraccarico della rete elettrica il suddetto partner perfetto nasceva davvero: Automan, una specie di ologramma dotato di un'intelligenza artificiale avanzatissima che, da allora in avanti, avrebbe sostenuto Walter nel suo lavoro.
Grazie ad un programma aggiuntivo, Cursore, Automan era poi in grado di disegnare, e quindi creare praticamente dal nulla, nel mondo reale, qualsiasi cosa, dalla fighissima auto sportiva (che hai ricreato anche in Forza Motorsport 3!) all'elicottero.

Fantasilandia (Fantasy Island)
Fantasilandia era una serie di successo (157 episodi) ambientata su una magica isola-vacanze particolare, sulla quale i villeggiatori potevano realizzare i loro sogni o rivivere momenti passati, grazie a situazioni create ad hoc.
La serie aveva ovviamente una morale in quanto non sempre le situazioni immaginate si svolgevano come previsto dai turisti, che finivano spesso col preferire la realtà e/o il presente.
Tenutari dell'isola erano il signor Roarke (il grande Ricardo Montalban) ed il nano Tatoo. Con in più una marea di guest star.





Flash (The Flash)
Altra serie di scarso successo (soltanto una stagione composta da 22 episodi), ispirata all'omonimo fumetto della DC Comics. Protagonista della serie era Barry Allen, ricercatore della polizia scientifica di Central City che, a seguito di un violento contatto con un fulmine ed alcune sostanze chimiche, diventava il secondo e più amato Flash (il supereroe capace di muoversi ad altissime velocità). L'avversario più pericoloso del supereroe era il pazzoide Trickster (nel telefilm Mark Hamill, già Luke Skywalker nella Trilogia classica di Guerre Stellari).
Per quanto il telefilm non fosse nulla di eccezionale, era piuttosto piacevole e l'hai potuta recentemente rivedere grazie ad Alice homeTV.


Il Falco della strada (Street Hawk)
Ancora un telefilm scarsamente amato dal pubblico: appena una stagione da 13 episodi.
Il Falco della strada aveva per protagonista Jesse, un poliziotto costretto ad un lavoro dietro una scrivania a causa di un incidente avuto in servizio. Ma Jesse aveva un'identità segreta: di notte saltava a bordo di una segreta e avveniristica motocicletta, a bordo della quale - per conto di una divisione segreta dell'FBI - dava, in incognito, la caccia ai criminali.
Praticamente Supercar su 2 ruote!





In viaggio nel tempo (Quantum leap)
Questa serie da 97 episodi segnò il debutto di Scott Bakula (il futuro Capitano Jonathan Archer di Star Trek: Enterprise), qui nei panni di un professore che, grazie al progetto segreto "Quantum leap", riusciva finalmente a rendere possibile il viaggio nel tempo. Ma proprio quando il progetto stava per essere ultimato gli venivano tagliati i finanziamenti, sicché il professore - preoccupato per il futuro incerto dell'esperimento - follemente sceglieva di attivare l'ancora incompleto acceleratore temporale. Da allora in avanti si sarebbe ritrovato a saltare attraverso gli anni senza un apparente motivo e senza alcun controllo.
Serie che da ragazzo ti piacque un casino ma che recentemente hai provato a rivedere in streaming, notando tutta la sua lentezza e prolissità.


La famiglia Addams (The Addams family)
Serie che non ha certo bisogno di presentazioni (era comunque ambientata in una enorme e fatiscente villa di stile vittoriano, ed aveva per protagonisti una famiglia strampalata, svitatissima e smisuratamente ricca)! E pensare che, quando sostituì sul palinsesto di ItaliaUno Happy Days, ti dispiacque parecchio perché credevi fosse una mezza porcata: dovetti ricrederti!
Il telefilm era un compendio di umorismo nero e di satira del costume americano dell'epoca, macabro e comico al contempo. Eh sì, perché alla fine di ogni puntata, e nonostante tutto, erano proprio gli Addams quelli ad incarnare i modelli positivi e di salda moralità.




L'Uomo da sei milioni di dollari (The six million dollar man)
Serie cult che aveva per protagonista il Colonnello Steve Austin che, a causa di un incidente durante una missione, perdeva le gambe, il braccio destro e l'occhio sinistro (Madonna santa!). Su di lui veniva allora effettuata una ricostruzione bionica all'avanguardia, che sostituiva non solo gli organi danneggiati con arti bionici, ma lo dotava altresì di poteri da superuomo: forza straordinaria, velocità e vista finissima.
La serie prendeva il titolo dal costo dell'intervento, appunto sei milioni di dollari. Il successo della serie (100 episodi) spinse alla realizzazione di un altrettanto fortunato spin-off, La Donna bionica (che non ho mai visto, maschilista come sono…), e di sei film per la TV, tra cui uno in cui apparivano fianco a fianco sia Illo (l'Uomo da sei milioni di dollari) che Ella (la Donna bionica).

Manimal
Ora capisci perché non la ricorda nessuno questa serie (e perché gli episodi erano sempre gli stessi): appena una stagione da 8 episodi! A te piaceva comunque parecchio, sebbene la grossolanità degli effetti di morphing.
Il protagonista era il prof. Jonathan, esperto in Scienze del comportamento animale, che ereditava da stregoni africani il potere di trasformarsi in qualsiasi animale e che decideva di utilizzare le proprie abilità per aiutare gli amici poliziotti nella lotta contro il crimine.





Mork & Mindy
Sitcom cult (95 episodi) comico-fantastica che segnò il debutto di Robin Williams, qui nei panni di un alieno umanoide un po' svitato, arrivato sulla Terra dal pianeta Ork su un'astronave a forma di uovo. Sarebbe vissuto nella soffitta di Mindy, graziosa e provincialotta ragazza americana.
Non era tra le tue preferite, ma la sigla ("Nano nano la tua mano" in pongo e stop-motion), e le straordinarie capacità adattative e di mimica di Williams, singolare ed imprevedibile, non passavano inosservate.


Ralph supermaxieroe (The greatest american hero)
Nonostante il ridotto numero di episodi (solo 44), Ralph supermaxieroe ha saputo ritagliarsi un posto d'onore nei ricordi di molti di noi, tanto che ultimamente si sta discutendo di realizzare un remake.
Il telefilm prendeva in giro, amabilmente, il mondo dei supereroi: il protagonista infatti, Ralph, era un insegnante che riceveva dagli extraterrestri un costume speciale dal colore rosso vivo che gli avrebbe fornito abilità superumane. La particolarità della serie era però che Ralph, avendo perso il manuale di istruzioni del costume (!), non sarebbe riuscito ad usarlo correttamente, e avrebbe dovuto procedere per tentativi… con esiti alquanto divertenti, dimostrando quanto sia difficile, nel mondo reale, vivere avventure da supereroe.


Star Trek: TOS
"Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima".
C'è bisogno di spendere parole per una delle serie cult di maggior successo di tutti i tempi?
Una serie che va avanti ininterrottamente, tra telefilm, cartoni animati, fumetti, romanzi e pellicole cinematografiche, da cinquant'anni?
Una serie vincitrice di innumerevoli Emmy, Hugo e candidature agli Oscar, e che recentemente è stata nominata "serie di fantascienza più amata in assoluto"?
Ovviamente in questo post ti riferisci alla mitica Serie Classica creata da Gene Roddenberry in persona, ovvero quella capitanata dal legnosissimo e piacione James T. Kirk che, coi fidi Spock e McCoy, e a bordo della prima mitica Enterprise, era protagonista di godibilissime avventure; e questo alla faccia del basso budget e del riciclo delle scenografie!

Strega per amore (I dream of Jeannie)
Sitcom americana di successo (139 episodi, inizialmente in B/N, poi a colori) che vide il debutto di Larry Hagman (più tardi il cattivo J.R. di Dallas) e della sex symbol Barbara Eden. La serie narrava di un astronauta ritrovatosi su un'isola deserta a seguito di problemi tecnici della sua navetta, durante un volo di prova, che lo costringeva ad un atterraggio di fortuna. Qui trovava una bottiglia dalla quale usciva un (gran pezzo di) genio: Jeannie, una bella figliuola in vestiti succinti e con poteri magici, che da quel momento sarebbe diventata sua moglie e avrebbe cercato di integrarsi con il mondo dei mortali, "compiacendo continuamente l'uomo che amava".
Il sogno di ogni uomo!



Supercar (Knight rider)
Popolare serie (90 episodi) che aveva per protagonista Michael Knight (David Hasselhoff, qui al suo debutto) che assieme a K.I.T.T., auto parlante controllata da un'intelligenza artificiale avanzata e senziente, avrebbe ingaggiato una lunga battaglia contro le forze del crimine.
Il telefilm è rimasto nel cuore di molti (e di molte, grazie al futuro "bagnino" Hasselhoff), tanto che è stato realizzato un film per la TV e un recente remake.






Pubblicato originariamente su fictionblog lì 01-febb-2009

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