giovedì 7 febbraio 2013

Dimenticatoio: I telefilm della mia infanzia. Seconda puntata

E ritorna la rubrica dedicata ai mitici anni Ottanta, proseguendo sull'argomento "telefilm".

Sitcom
Casa Keaton (Family ties)
Casa Keaton era una sitcom statunitense che, intrisa di risate e armi comiche, raccontava la vita di una famiglia medio-borghese dell'Ohio: i personaggi si confrontavano con la vita di tutti i giorni, facendo nuove e svariate esperienze, grazie anche ai consigli e alle dritte di amici e genitori.
Nel telefilm (che arrivò a 180 episodi) debuttava un giovanissimo Michael J. Fox non ancora giunto al successo che gli arriverà con il tuo mito dell'infanzia Ritorno al futuro!



Happy Days
Chi non conosce Happy Days? Forse la serie televisiva degli anni Settanta-Ottanta per eccellenza! Durata dieci anni e arrivata alla bellezza di undici stagioni (per complessivi 255 episodi), narrava le vicende di una famiglia americana borghese degli anni Cinquanta, i Cunningham. Un giovanissimo Ron Howard (il futuro apprezzato regista) debuttava nei panni di uno dei figli dei Cunningham, mentre il quadretto familiare era completato dal mitico Arthur Fonzarelli detto Fonzie (come le patatine al formaggio...), meccanico rubacuori che viveva in un piccolo appartamento ricavato sopra il garage dei Cunningham.
Le storie proposte da Happy Days erano in massima parte incentrate sui problemi del passaggio dall'adolescenza alla maturità, più nello specifico sui rapporti con sé stessi e con l'altro sesso, affrontati comunque con leggerezza ed ironia.

I Jefferson (The Jeffersons)
Altra serie longeva (253 episodi) e divertente, sebbene ti sia piaciuta decisamente meno della successiva I Robinson.
I Jefferson era una sitcom di carattere comico con protagonista una famiglia di neri borghesi (divenuti benestanti grazie ad una catena di lavanderie...) che cercavano, con varie difficoltà, di inserirsi nel tessuto sociale americano, composto per la stragrande maggioranza da bianchi (d'altronde negli anni in cui andava in onda lo show il razzismo era ancora molto forte in America). E in ciò, d'altronde si fondava la qualità dello show: dietro le risate, vi era una vera analisi politica sul problema.

I ragazzi della III C
Unica produzione italiana tra tutte "quelle della tua infanzia", I ragazzi della III C raccontava le vicende di una classe del Liceo "G. Leopardi" di Roma, nel percorso verso gli esami di maturità.
Composto da sole tre stagioni (leggi: 33 episodi) era caratterizzato da un umorismo di gag e battute a ripetizione continua e, sebbene probabilmente non sia quel must che ti ricordi, il telefilm riusciva - seppure in chiave caricaturale - a dipingere quelle situazioni tipicamente studentesche che scaturiscono mettendo insieme ragazzi molto differenti per comportamento, estrazione sociale e livello culturale.
Come puoi dimenticarti delle palesissime pubblicità che lo show presentava? i prodotti usati venivano presentati come veri e propri sponsor durante l'episodio! E come puoi dimenticarti del mitico signor Zampetti e dei suoi salami?

I Robinson (The Cosby show)
Avviata un anno prima della conclusione de I Jefferson (e durata quasi altrettanto: 201 episodi), I Robinson era la sitcom comica creata dal geniale Bill Cosby.
Lo show narrava la vita della famiglia di colore Robinson (in realtà, il vero nome americano era l'impronunciabile Huxtable) composta dal padre Cliff, ginecologo, dalla madre Claire, avvocato, e dai cinque figli Sandra, Denise, Teo, Vanessa e Rudy. Sebbene tutti gli attori facessero bene la loro parte, è inevitabile ammettere che il telefilm poggiava praticamente sulle battute fulminanti e le espressioni mimiche di Bill Cosby, basate su un umorismo genuino, ancora oggi valido, nonostante i radicali cambiamenti della comicità moderna.

Pubblicato originariamente su fictionblog lì 05-apr-2009

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