E mo' a caldo ti viene molto facile giudicarlo più che positivamente.
Perché il film s'è rivelato una gustosissima sorpresa, una parodia ma anche un enorme e affezionato tributo a quello che è Star Trek, lo show e il fandom che gli gira attorno.
Nella finzione del film, Galaxy Quest è una vecchia serie televisiva di fantascienza andata in onda tra il 1978 e il 1982, che ha generato un seguito affezionato di entusiasti - i cd. "questisti" - che seguono i propri beniamini anche 18 anni dopo la sospensione del programma. I protagonisti del vecchio cast si barcamenano come possono tra inaugurazioni di centri commerciali di periferia e convention di fan. La routine degli attori viene stravolta dai termiani, un popolo extraterrestre tecnologicamente avanzato ma privo del concetto di "finzione narrativa": costoro, infatti, prendono per vera la finzione e, convinti che gli episodi dello show siano in realtà veri documenti storici, chiedono una mano agli attori dell'NSEA Protector per negoziare con il feroce e sanguinario Sarris. Ne viene fuori una spassosissima commedia di fantascienza.Nel cast una Sigourney Weaver stranamente femminile, e Alan Rickman, il Renato Zero di Harry Potter, qui in veste dell'Ufficiale scientifico alieno/attore shakespeariano inglese (superdoppia citazione trek)!
'nzomma, una piccola chicca per ogni trekker che si rispetti, e più in generale, per ogni nerd degno di definirsi tale.
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