sabato 28 novembre 2015

Fargo. La serie TV

Navigando navigando on the Net hai scoperto questa serie tivvì, Fargo, disponibile su Sky On demand, e la stai taliàndo.

"Fargo è una serie antologica autoriale concepita non come uno show televisivo ma piuttosto come un film di 10 ore" (cit). Ossia: grandi interpreti, fotografia di qualità, stagioni brevi, una storia diversa per ogni stagione. Praticamente le stesse premesse di True Detective, e come lui, è un thriller/poliziesco.
Ispirata al film del 1996 Fargo, dei f.lli Coen, i quali figurano tra i produttori esecutivi della serie stessa, e con Martin "Bilbo Watson" Freeman e Billy Bob Thornton a farla da padrone, si sta lasciando guardare con interesse, sebbene non raggiunga i fasti della prima stagione di True Detective, e alcuni attori non ti convincano del tutto. Vedremo se con la seconda stagione riuscirà a togliersi dal cono d'ombra del suo ispiratore.
Fargo, la serie tivvì, segue le vicende di un sempliciotto assicuratore senza successo, Lester, che viene trascinato in una spirale di crimini e omicidi da un sicario professionista, giunto per caso in uno sperduto paesino del Minnesota, in pieno inverno.
La serie è presentata come ispirata a fatti realmente accaduti, ma non è così: lo slogan è "abusato" dai f.lli Coen, perché in tal modo riescono a creare più interesse e angoscia negli spettatori.
Comunque consigliata!

lunedì 23 novembre 2015

L'Internet fisica e l'Internet sommersa

Il cyberspazio così come descritto nella narrativa cyberpunk: un luogo-non luogo navigabile "fisicamente"
Oggi, partendo da un articolo su Wired.it che fotografava la realtà fisica dell'Internet,
praticamente, debbi sapere, che esistono degli edifici, cd. "carrier hotel", che altro non sono che grossi centri dati pieni di enormi e capientissimi hard disk (contenenti i siti veri e propri) e di una fitta rete di cavi in fibra - ma anche ventole e motori diesel per l'alimentazione - che entrano ed escono dall'edificio. Ogni carrier hotel ospita la rete di più di un operatore, che si può agganciare a quella di un altro, o a quella di Google, e così via, ma anche le reti di grosse aziende private. Ognuno di questi edifici è ovviamente sottoposto alla massima sicurezza: guardie, telecamere, controlli biometrici e persino trappole.
saltando da link a link, sei giunto ad una verità che ignoravi epperò, sottosotto, immaginavi! l'esistenza della Deep Web, il lato oscuro della Rete, la VERA Internet. Cioé, sapevi dell'esistenza di un sottobosco telematico, ma mai immaginavi di tale portata! beata ignoranza...
Sì, perché pare che quella che navighiamo ogni giorno - tracciata e indicizzata da Google, Bing! e compagnia bella (es. Amazon, Facebook, blog, forum, etcetera), costituisca appena il 4% della Rete. La cosa inizia a farsi inquietante quando scopri che il resto - ben il 96% - si trova in profondità (documenti, immagini, video, libri, notizie e tutto quello che sulla Rete tradizionale viene scartato per pudore o illegalità, o non c'entra affatto per scelta dei suoi autori) e accessibile solo in maniera "trasversale". Parte importante del Deep Web sono sicuramente l'insieme di quei siti che vendono armi, droghe, farmaci illegali, documenti falsi e oggetti rubati, ma anche "dati personali" (es. il sito di e-commerce Silk Road), senza contare i forum, le chatroom, i blog di estremisti, illuminati e complottisti, i siti d'annunci dove c'è gente che offre i propri servigi al prossimo: hacker, ladri, mercenari, killer, prostitute "altre", red room (luoghi con webcam dove avverrebbero dell'esecuzioni in diretta), ecc... Ma anche database scientifici, accademici, governativi e top-secret, wikileaks, porno illegale, and so on.
Qui per navigarci non puoi usare i normali browser (i siti "onion", come sono chiamati, sono normalmente inaccessibili perché usano la tecnologia peer-to-peer), bensì software ad hoc, come il browser TOR (The Onion Router), che si preoccupano di aprire porte, bypassare i blocchi dei provider, DNS e proxy, nascondere l'IP e garantire il massimo anonimato possibile; qui non esistono motori di ricerca, ma devi usare siti depository come Hidden Wiki che raccolgono i link condivisi dall'utenza (che tra l'altro, per motivi di sicurezza, cambiano spesso, chiudono e riaprono); qui non puoi pagare tramite PayPal ma devi usare l'infame valuta elettronica BitCoin; qui la Fibra non vale un catso, visto che i siti onion (spesso ospitati in seminterrati o garage) sono sovente lenti e mal navigabili; e qui devi sempre stare all'erta: il Deep Web è pieno d'insidie ed è facile "pijarla ner didietro", quindi tieni sempre aggiornati antivirus e firewall, specie se si usa Winzozz, e non usare i tuoi veri dati, cojotes, altrimenti corri di mettere a rischio finanche la tua sicurezza fisica! perché avventurarsi nell'Internet sommersa è come avventurarsi di notte nei peggiori quartieri di Bogotà, con uno scintillante Rolex al polso.


Un appunto particolare merita l'emersione graduale della Deep Web nella Rete comune: una parte di quello che si trova oggi sulla Rete "emersa" proviene infatti dal sommerso. Pensa ai torrent e ai relativi motori di ricerca, tipo The Pirate Bay o Kick Ass, o a tutti i video amatoriali girati in situazioni drammatiche, o ai siti di annunci di escort e di pornografia, o ancora ai servizi di email usa-e-getta. Tutto ciò si evolve e si apre gradualmente man mano che si ampliano i limiti del senso comune del pudore e/o man mano che il confine tra lecito e illecito si assottiglia. In soldoni: una ventina d'anni il download di materiale pirata abbisognava di software apposito, mentre oggi esistono tonnellate di siti web facilmente raggiungibili che hostano download e/o streaming di film, serie TV, ebook, app, etcetera; così come molti blog dai contenuti discutibili, o servizi come YouPorn e siti d'annunci di prestazioni sessuali: una volta sarebbero stati impensabili e i relativi contenuti difficilmente raggiungibili, o al più spacciavano per "massaggi" i servizi delle escort; oggidì sono molto espliciti e privi di qualsivoglia controllo all'ingresso.

lunedì 16 novembre 2015

Il media center perfetto?

Sei ormai nell'era dell'Internetto, del digital delivery e dello streaming, dove tutto è dematerializzato; non solo musica, film e serie TV, ma anche libri e fumetti. Sei convinto che il supporto fisico resisterà ancora per mooolto tempo, piuchealtro per motivi collezionistici, ma è indubbio che il futuro ti riserverà sempre più la possibilità di acquistare (o "acquisire") tutto l'intrattenimento che vuoi tramite i canali della Rete, siano essi ufficiali e legali o no.
Orbene, il vero geek che è in te è sempre alla ricerca di un unico dispositivo che gli permetta di vedere senza limiti tutti i suoi contenuti. Cosa che puoi certamente fare con un tablet o con un computer dotato di tutti i codec audio & video disponibili, equipaggiati di applicazioni dedicate come Plex o Kodi, con i quali è poi possibile - come valore aggiunto - collegarsi ai social network, YouTube, Skype e quantunquemente all'Internet, inteso come WWW, per completare l'accesso a fonti d'informazioni tipo Wikipedìa, quotidiani online, siti specializzati e blog qualunquisti.
Epperò, sebbene l'iPad torni utile quando sei lontano dalla scrivania, hai preso coscienza di quanto spratico sia il tuo iMac. Perché è decisamente meglio vedere tutto dal tuo Bravia 40" e ascoltare la musica dall'HiFi, comodamente seduto on your sofà, piuttosto che appiccicato ad una tastiera. Meglio ancora se tutto è on the air e accessibile da qualunque dispositivo.
Da parecchio tempo stai cercando il media center perfetto. Cosa non facile. Fino all'anno passato tenevi tutto su un hard disk esterno da 1 TB collegato (prima via FireWire ora via USB 3.0) al tuo iMac, e andavi di streaming dall'XBOX 360, a sua volta collegata all'home theatre DAV della Sony. I limiti? dovevi tenere il computer perennemente acceso. Però c'avevi il vantaggio che il media server convertiva al volo anche i formati più astrusi. All'occaso, poi collegavi l'hard disk al tuo router Netgear - che implementava una decente condivisione dell'USB, al quale poi accedevi via DLNA da tablet e 360.
Poi è giunta la One, Apple, col suo nuovo Foto, ha eliminato la possibilità di condividere le librerie fotografiche, e sei passato alla fibra - diventando dunque schiavo obbligato del modem Telecom che ha una pessima gestione della condivisione via USB. Epperciò hai dovuto un po' rivedere il tuo schema. Del quale non sei ora granché soddisfatto.

Oggi hai la One e l'iMac per i catsi loro, e l'hard disk collegato ad un vetusto-eppure-gloriosissimo lettore multimediale Sitecom collegato alla TV. Purtroppo illo è equipaggiato con un software lentissimo e non ha connettività internet. Se proprio serve, colleghi però un bridge al router Telecom, dotato di wifi, porta USB 2.0 e lettore di flash card.
Potenzialmente potresti sostituire tutto con la One.
Perché, affettivamente XBOX One è un gran bel pezzo d'hardware!
Tecnicamente non è quel mostro di potenza bruta che poteva/doveva essere - leggi: non rappresenta un gran balzo tecnologico rispetto alla 360 - ma possiede una serie di caratteristiche che alla PS4 mancano:
- puoi metterla in stop anziché spegnerla (l'accensione a freddo è ovviamente più lenta, sebbene lo stato di stop esponga la consolle a rischi di sbalzi di tensione) ed implementa un multitasking anacolo a quello dei tablet, potendo passare da un'app all'altra in maniera immediata, ovvero accostare due app su schermo à la Split View;
- il supporto del wake on LAN permette alla consolle di autoaggiornarsi o di accendersi da remoto, ad es. via tablet o smartphone per tramite dell'app SmartGlass (app che, tra l'altro, offre l'interessante funzione di schermo supplementare);
- il supporto del controllo per HDMI rende di fatto la One un centro di controllo unico: ad es. basta collegare i cavi delle antenne a SKY; collegare SKY all'HDMI In della consolle; collegare via HDMI la consolle alla TV. Ciò consente di gestire SKY, lo SKY on demand e il digitale terrestre direttamente dalla One;
- la consolle, ovviamente, supporta CD-Audio, DVD-Video e Blu-ray (anche 3D), ed integra un media player snello e veloce ma eccessivamente spartano, oltretutto incompatibile con i codec più vecchi. Di più: l'upscaler del DVD Player è peggiore rispetto alla 360;
- sono disponibili una caterva di app e servizi: multiplayer via XBOX Live, Netflix, Skype, il browser Explorer/Edge, Twitch, Mediaset Infinity, OneDrive, YouTube, l'assistente vocale Cortana, etcetera;
- aggiungi anche che, finalmente, la nuova Dashboard è stata aggiornata a Windows 10, ed implementa le DirectX 12 e una decente fluidità generale. Ciò vuol dire migliori prestazioni dentro e fuori i videogiochi.
Ovvio che per gestire al meglio il tutto è ampiamente consigliabile accattarti il telecomando (già fatto) e il tastierino da incastrare nel pad (in uscita questo mese). KINECT, che fino alla settimana scorsa serviva altresì a gestire la consolle "con la sola forza delle mani", ha visto rimosse le sue gesture, sicché il costoso add-on è stato degradato a semplice cam avanzata.
Eppure non te la senti di sostituire/collegare tutto alla One.
1° come detto sopra, l'upscaler della consolle è piuttosto scarso: ergo, il lettore DVD del tuo DAV si comporta meglio;
2° come detto sopra, il lettore multimediale della One è incompatibile coi codec DivX più obsoleti: ergo, il lentissimo Sitecom è più compatibile;
3° usare la One praticamente sempre e comunque, per gestire SKY, Netflix, DVD e vita digitale ti sembra un po' eccessivo e "rischioso", vista la fama di scarsa solidità che aveva la 360 e l'uso - sulla One - di un drive slot-in, che già su iMac ti sta dando i suoi grattacapi.
Accetti consigli!!!

Going clear e la Chiesa di Scientology

Ieri pomeriggio - tra una puntata e l'altra di BoJack Horseman (mittticooo!) - hai scovato su Netflix una docufiction che cercavi da tempo: Going clear. Scientology e la prigione della Fede, dell'ex scientologista Alex Gibney. Credi che su Scientology ci sia ben poco da dire, in quanto notorio e praticamente di pubblico dominio.
Scientology è una chiesa, una setta, un'organizzazione o quello che volete, più per fini economici che di culto, con sede principale negli Stati Uniti d'America, che raccoglie e diffonde credenti in tutto il mondo dal 1954. L'insieme delle sue credenze e pratiche sono state ideate da L. Ron Hubbard, che ha ampliato il suo precedente sistema di autoaiuto denominato Dianetica.

Conosci Hubbard sin dalla tua adolescenza come grandissimo scrittore di fantascienza (Ritorno al domani, L'ultimo vessillo, Soldato della luce, etcetera), e vedendo il documentario ti sei reso conto di quanto folle e bugiardo fosse. Quantomeno dopo che la sua parentesi di scrittore pulp venne definitivamente archiviata.
Perché uno che crea una religione nel XX sec. e si autoproclama Commodoro, trascorrendo il resto della sua vita da latitante a bordo di una nave nelle acque internazionali, proprio bene non doveva stare... O era straordinariamente furbo!

Gli unici elementi che ravvedi a favore di Scientology sono:
1. l'organizzazione riesce davvero, fino ad un certo punto, ad aumentare la tua autostima. Ciò a caro prezzo, però! visto che esistono precisi listini per qualsiasi corso di auditing;
2. si dice che Scientology riesca a realizzare ogni tuo desiderio, purché tu dia loro i tuoi soldi. Non dimentichiarti che molte personalità dello spettacolo sono scientologisti (Tom Cruise e John Travolta su tutti), ed effettivamente pare che spesse volte agenti di Scientology siano intervenuti ad Hollywood per convincere/intimidire a favore dei suoi adepti...
L'origine del nostro mondo secondo Scientology O_O
Secondo Hubbard, 75 milioni di anni fa esisteva una Confederazione di stelle e pianeti, inclusa la Terra che era utilizzata principalmente come pianeta prigione. Sulla Confederazione comandava il malvagio Xenu. In questa Confederazione, che Hubbard descrive come molto simile ai mitici Anni Cinquanta, la sovrappopolazione era diventata un problema serio, che Xenu risolse uccidendo molti dei suoi abitanti. Più precisamente, convocò con l'inganno miliardi di persone per un'ispezione delle tasse, che invece paralizzò con delle iniezioni di alcool e glicole. Costoro vennero poi caricati a bordo di astronavi - che erano copie esatte degli odierni aerei DC8 (!) - e portati sulla Terra, dove furono gettati nei vulcani che furono poi fatti esplodere con bombe all'idrogeno!!!
E giusto per proseguire il loro tormento, le anime delle vittime furono catturate da Xenu e condannate a 36 gg di induzione ipnotica. Questa ipnosi di massa consisteva nella visione continua di programmi televisivi contenenti perversioni sessuali, soap opera e nozioni religiose come Dio, il Diavolo, ecc... Dopo questo, le anime disincarnate furono lasciate vagare nell'etere terrestre e da allora, ogni volta che nasce un essere umano, una di esse - chiamata da Hubbard "thetan" - o anche più di una, s'incarna in un neonato, rendendolo "impuro" e spingendolo, da adulto, a compiere azioni malvagie... La missione di Scientology sarebbe dunque quella di ripulire lo spirito degli esseri umani per portarli allo stato di "clear", ossia di "puro", nel senso più alto del termine.
Scioccante è a dir poco. E più fantasioso della Genesi e del Diluvio universale.

È stato fatto un film che a grandi linee riprende la storia di Xenu, Battaglia per la Terra, a suo tempo fortemente voluto da Travolta e rivelatosi un floppone assurdo, tanto da essere criticato come uno dei "peggiori film mai realizzati". Brutto è infatti a dir poco. E anche ignorando il suo legame con Scientology resta una pellicola terribile.
L'altro film propaganda di Scientology è Phenomenon. Anche questo interpretato da John Travolta. Incentrato sul potere della mente, è comunque godibilissimo a sé. Per sua fortuna.

In Going clear è stato detto anche che Hubbard era già preso dal suo culto quando scriveva fantascienza, nel senso che già allora trasferiva le sue idee nei suoi testi fantastici. In realtà ciò non lo hai mai notato, e ti sembra più propaganda posticcia, ma tant'è. Di sicuro, dopo essersi bevuto le cervella, peggiorò anche il suo modo di scrivere fantascienza: Battaglia per la Terra (il romanzo da cui fu tratto il floppone) e la decalogia di Missione Terra sono due polpettoni-fiume, bislacchi ed esagerati, le cui vendite e positive recensioni sono solo un risultato artificioso.

Scientology ha avuto diversi problemi legali - sia di natura penale che per evasione fiscale, e prevede una serie di assurdi riti, pressioni psicologiche, veri e propri campi di prigionia adibiti al ricondizionamento di chi vuole uscire dal culto... oltreché laute offerte economiche obbligate e l'insano culto del suo creatore - che per la cronaca non è morto ma "ha deliberatamente lasciato il suo corpo per svolgere ricerche spirituali a più alto livello, liberato dai limiti mortali della carne".

la monumentale sede principale della Chiesa
L'ultima assurdità.
Gli insegnamenti hubbardiani sono stati iscritti su tavolette di acciaio inossidabile poi racchiuse in capsule di titanio, e conservate in un enorme caveau costruito nel fianco di una montagna del Nuovo Messico, di proprietà della Chiesa. Questo onde evitare qualsiasi loro alterazione, che è considerata "reato ecclesiastico"...

venerdì 6 novembre 2015

Sherlock, la serie TV? nì

Dopo tante insistenze da parte della tua mogliera, e grazie all'arrivo nel Bel Paese di Netflix, hai voluto iniziare Sherlock, la serie TV liberamente ispirata alle opere di sir Arthur Conan Doyle, con Benedict Cumberbatch nei panni di Sherlock Holmes, e Martin "Bilbo" Freeman come Dott. John Watson.
Ebbene?
Premesso che, su consiglio di tua moglie hai saltato non-sai-perché-lo-sa-solo-lei il 2° ep. della stagione I. Epperò la serie non ti ha ancora catturato. E chissà se mai lo farà.

Sì, blablabla Londra coi suoi caratteristici taxi e vicoli... la serie blablabla nonostante sia d'ambientazione moderna è decisamente aderente al canone... Cumberbatch e Freeman sono blablabla due star internazionali che hanno preso parte a grandi produzioni cinematografiche (ma Cumberbatch lo odi da quando ha infangato il nome di Khan Noonien Singh! gloria imperitura a Ricardo Montalbán)...

Onestamente?
ti piace l'idea di stagioni brevi da tre episodi l'una, dove ogni puntata - di lunga durata, quasi un minifilm - gode chiaramente di ottimo budget e di sceneggiature discretamente funzionali. Scelte controcorrenti e coraggiose, in un mondo che tende a dilungare il più possibile le serie col rischio di troncarle non appena gli ascolti calano. Però
boh...
Ora, di Sherlock Holmes hai letto solo Uno studio in rosso eoni fa. Quindi non puoi dire quanto la serie BBC One sia fedele all'opera cartacea del Maestro. Ma ci vedi troppe forzature ed escamotage, fatti - ti è sembrato - più per accontentare i fan del personaggio che per creare davvero trame logiche.


Epperfavore: Moriarty, la nemesi di Sherlock Holmes, un ragazzetto che puzza di nerd?