Sturgeon è geniale per le sue idee, la profondità del suo pensiero e la vastità di chiavi di lettura alla base dei suoi libri. Qualche goccia del tuo sangue è un libro ottimamente scritto e ben strutturato: la sua forma epistolare - che racconta un caso di psichiatria militare - crea una struttura a scatole cinesi che racconta tutta la storia di Smith (scritta di suo pugno) sin dal princìpio, ma non in maniera palese. Ogni passaggio, difatti, vuole un'analisi, una chiave di lettura. E solo alla fine la verità viene decifrata, analizzata, studiata e interpretata.
È un gioco letterario, una vera e propria sfida morale.
Bela/George Smith è un poveraccio che, dopo aver aggredito un maggiore, si ritrova confinato in un manicomio senza una ragione apparente. Il mistero risale ad un'antica passione, ad una crudele love story e a quello che avvenne un giorno, fra le montagne. Una cosa è certa: quel ragazzo un po' troppo ingenuo e provinciale non è affatto ciò che sembra...Qualche goccia del tuo sangue - titolo che chiaramente spoilera la suddetta "ragione" - non è fantascienza né contiene alcun elemento fantastico. Ma Sturgeon, anche quando spazia oltre la fantascienza, lo fa con una maestria assolutamente fuori dal comune.
Un piccolo gioiello da leggere e custodire.
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