lunedì 22 giugno 2015

John Wick. Commento

Pubblicizzato come il grande ritorno di Keanu Reeves, dopo il periodo di oscurantismo vissuto post-Ultimatum alla Terra e il floppone di 47 Ronin, hai taliàto ierisera John Wick.
Detto in soldoni,
Wick è un ex-killer professionista, ritiratosi per l'amore di una donna e da poco rimasto vedovo, al quale Theon Greyjoy ci ciùla la macchina, l'autoradio e gli ammazza pure il cane (tra parentesi dono della moglie).
Ora, premesso che vedersi ammazzare il cane davanti è uno dei momenti più drammatici cui un uomo possa assistere - che anche tu avresti fatto lo stesso macello di Wick! - il sicario decide di ritornare in attività giusto per sistemare una faccenda personalissima: vendicarsi di Greyjoy, infischiandosene che è il figlio del capo della mafia russa di New York.

Detto in soldoni,
John Wick è un film fracassone ed esagerato (praticamente 100 min di sparatorie), che funziona giusto per intrattenere una serata, non deludendo le aspettative di chi cerca qualcosa di energetico e viulento. Un action movie dai toni oscuri, con l'uomo nero che si erge a figura antieroica, e con in più il finale felice.


John Wick non era concepito per essere un blockbuster ma ha guadagnato il quadruplo dell'investito, cosa che ha spinto ad annunciare il sequel. Speriamo però che questa volta la smettano di uccidere dei cani!

sabato 13 giugno 2015

SEGA Mega Drive Blaze Portabiiileeeee

Cari videogiochisti, vi ricordate del Mega Drive / Genesis?

La mitttica consolle SEGA, primo sistema 16-bit uscito sul mercato (classe 1988) e rimasto sulla cresta dell'onda almeno fino al 1992, anno in cui iniziò a vacillare a motivo di alcune scellerate scelte di mercato della major giapponese.
Sviluppato attorno all'allora potente, inaffondabile e pur-sempre-glorioso Motorola 68000, il Mega Drive oscurò sul mercato occidentale la diffusione del SuperNintendo. Nonostante i suoi limiti tecnici - 64 colori su schermo da una palette di 512, audio 8-bit e assenza di proci dedicati a rotazione, scaling e trasparenze (effetti invece presenti sul SuperNintendo) - il Mega Drive fu davvero LA consolle 16-bit di riferimento; quella per "ganzi & paninari"!
Ricordi ancora la promo: "Genesis does what Nintendon't!".
Questo perché acquistandolo potevi portarti a casa le conversioni da sala dei titoli SEGA, che all'epoca era uno dei migliori publisher di arcade (v. Altered Beast, Golden Axe, Shinobi, OutRun, After Burner, Space Harrier, Hang-On, Streets of Rage, Virtua Racing, etc...), un frappo di conversioni da Amiga (v. Turrican, Another World, Flashback, Shadow of the Beast, Prince of Persia, Populus, Syndicate, Theme Park, Lemmings, Worms, Skidmarks, Soldiers of Fortune, etc...) e dozzine di sportivi targati Electronic Arts (dal calcio al golf, dall'hockey al basket, passando per il football americano).
Il SuperNintendo? a parte i multipiatta - che giocoforza, potendo il 16-bit Nintendo contare su 256 colori su schermo, apparivano esteticamente migliori - era roba da rEgazzine!
E Sonic? la mascotte di SEGA, ultimamente presa a cinquine (cit) da SEGA stessa?
Quando Nintendo rilasciò il SuperNintendo, molti ne criticarono la bassa velocità di trasferimento dati: 3,58 MHz e 128 kB di memoria contro i 7,80 Mhz e 136 kB del Mega Drive. SEGA sfruttò questa superiorità con intelligenza, concependo e lanciando sul mercato un platform basato sulla corsa e sulla rapidità (piuttosto che sul salto come Super Mario Bros.) che avrebbe potuto funzionare solo sull'hardware del Mega Drive: Sonic the Hedgehog. Il resto lo trovi su Uichipedìa.
Dicevi del 1992: quell'anno SEGA iniziò praticamente a farsi concorrenza da sola, rilasciando il fallimentare Mega CD, la periferica 16-bit dotata di CD-ROM. Al di là di qualche eccellenza (come l'ottimo Sonic-CD e l'incredibile Silpheed), la gran parte dei titoli erano trasposizioni da cartuccia con in più la colonna sonora di qualità 16-bit e tonnellate di filmati sgranati. Due anni dopo, iniziando a fare capolino il primo sistema 32-bit, il 3DO, SEGA ebbe un'altra idea cretina: nell'attesa del Saturn, rilasciare sul mercato un'altra espansione hardware che trasformasse il Mega Drive in un sistema 32-bit; il 32X. Stavolta però la mediocrità della libreria software fu ancora maggiore che nel Mega CD: eccetto una conversione perfetta di Virtua Racing e il buon Virtua Fighter, il 32X è da dimenticare.
Eppure, era proprio questa l'incarnazione della consolle che possedevi e che vendesti nel 1995 per poterti finanziare l'acquisto del Saturn! Eccallà...


Sì, il Mega Drive II è quello piccoletto; sotto (e di lato) il Mega CD; sopra quel suppostone che fu il 32X (andava inserito nello slot delle cartucce). Il problema di questa mostruosità era che:
1. c'avevi tre, dici tre!, alimentatori, uno per consolle, e dunque una marea di fili che godevano di vita propria in mezzo alle balls;
2. SEGA aveva quattro, dici quattro!, hardware di riferimento per creare software sul Mega Drive: il Mega Drive nudo e crudo (16-bit), il Mega CD (16+16-bit), il 32X (16+32-bit) e il 32X CD (16+16+32-bit)! risultato di questa confusione? appena 32 videogiuochi apparsi su 32X e 8 su 32X CD, prima di finire nel dimenticatoio;
3. il sistema rimaneva pur sempre una piattaforma ibrida e non un 32-bit purosangue quale fu il Saturn.
Secondo il tuo modestissimo parere, il Mega Drive (nudo e crudo, of course) rimane una delle migliori consolle mai realizzate. Oltre che per i motivi sopra detti, per la sua flippotrippissima (cit) bellezza estetica.
Ordinando cronologicamente le 5 generazioni videoludiche, diresti che il top per ogni gen fu:
- 8-bit: il Master System. Perché è vero che il Nintendo ebbe il merito di riportare a galla il mercato dopo l'affossamento causato da Atari, ma è indubbia la maggior qualità dei titoli Master System, che tra l'altro era tecnicamente superiore... senza negare, per carità, la maggior quantità vistasi sul Nintendo. Eppoi, v'è da dire che il Master System fu la base hardware per quel gioiello portatile che fu il Game Gear;
- 16-bit: il Mega Drive / Genesis. Leggi sopra, 'ché non ti va di ripeterti;

- 32-bit: la PlayStation. Col senno di poi, non riacquisteresti il Saturn. Perché, e devi ammetterlo, fu Sony a sdoganare il 3D e a favorire la massiccia diffusione dei videogiuochi al di fuori della nicchia dei giocattoli, rendendolo un prodotto maturo e di largo mercato. Vero è che hai adorato la saga di Panzer Dragoon, NiGHTS, SEGA Rally e Virtua Fighter... ma è troppo poco, e su PlayStation c'era un'infinità di titoli, e i multipiatta venivano decisamente meglio che sulla macchina SEGA;
- 128-bit: il Dreamcast. L'inossidabile. Questa ce l'hai avuta e ce l'hai ancora. Mitttica forse più del Mega Drive, ma al contempo sfortunata. Banco di lavoro per generi sperimentali, oltreché sistema potentissimo per almeno due anni dalla sua uscita; hardware e softeca di altissima qualità; eccelsa nel 2D quanto nel 3D; etcetera, etcetera... Ancora oggi ci fanno software in quel del Sol Levante;

- 256-bit: l'XBOX 360. La 360 ti ha sorpreso e convinto. Non credevi che Microsoft potesse dare il meglio di sé proprio nel mercato games, visti i suoi esiti non sempre convincenti sul mercato computer. Rimasta sul mercato la bellezza di 10 anni, la 360 ha regalato ai suoi utenti tonnellate di titoli, online di buon livello e uno dei migliori pad di sempre! se potevi, ti tenevi la 360 e lasciavi la One sullo scaffale... Cioé, di fatto potevi, ma il richiamo della nexgen era troooppo forte!
Tutto sto popò di roba, per dire del tuo ultimo acquisto sulla Baia:

£30 e ti porti a casa (quasi tutto) il mejo degli Anni Ottanta.
La mano non è mia
alluccà, il SEGA Mega Drive Blaze Portabile, consolle vintaggia portatile ufficiale che emula il glorioso 16-bit SEGA. Arrivata ierimattina dall'Inghilterra, dopo settimane di vicissitudini, insulti al venditore e minacce di richieste di rimborso tramite PayPal. Dispone di uno schermo da 2.8" 4:3 di ottima qualità visiva, di un controllo a croce direzionale + 6 tasti, batteria ricaricabile al litio, 20 classici precaricati e slot SD per upparci tutte le ROM che ti passano per la capa! peccato solo che l'emulazione non sempre è eccelsa (SubTerrania proprio non ne vuol sapere) e che non girano i giochi usciti su cartuccia chippata (ovverosia Virtua Racing e Duke Nukem 3D).
'nzomma, un gingillo probabilmente prodotto in Cina con materiali economici, che tuttavia permette agli appassionati di rivivere le emozioni e le avventure dei migliori titoli Anni Ottanta.
Iniziativa meritevolissima che Nintendo - convinta e ostinata com'è nel voler vendere il suo software di trent'anni fa sulla Virtual Consolle a prezzi folli - non farà MAI!

martedì 9 giugno 2015

WWDC 2015, da un'idea di Stefano Accorsi

Yo no soy marinero,
yo no soy marinero, soy
El Capitán.
Soy
El Capitán, soy El Capitán.
Bamba, bamba,
bamba, bamba,
bamba, bamba, bam.
Para bailar la bamba. Para bailar la bamba...
Nel corso del suo keynote di ieri, Mamma Apple - nella persona di "quel gran simpaticone" di Craig Federighi - ha annunciato il suo nuovo sistema operativo per computer. Cioé, no spetta, dopo ovviamente il gran galà delle performance, durante il quale sono stati snocciolati i soliti numeri su numeri, e dopo aver dedicato la maggior parte del tempo a iOS 9 e a watchOS 2, si capisce!!!
Trattasi di OSX 10.11 detto "El Capitan", disponibile da subito per gli sviluppatori, e per tutti dal prossimo autunno. Come di consueto, l'upgrade sarà aggratise e verterà principalmente sul miglioramento di "esperienza & performance". Leggi: qualche nuova gesture del casso, miglioramenti in Spotlight, Exposé e Spaces... Insomma, gniente di rilevante e di serio. Pare che l'unica novità palpabile sia l'arrivo di Metal, la libreria 3D già disponibile su iOS, che dovrebbe garantire un miglioramento nelle performance di rendering del 40%. E che nella vita di ogni giorno, probabilmente, non significherà niente.

il prossimo sarà OSX 10.12 Rushmore?
Eh, sì, son finiti i tempi di Jaguar, Panther e Tiger... E a proposito della canzone d'apertura... ti chiedi che "bamba" stia girando tra gli studi in quel di Cupertino...
Come t'ha fatto notare ieri la tua mogliera, mentre t'apprestavi ad andare in palestra per il consueto allenamento del lunedì sera, infischiandotene un'infiocchettatissima del WWDC, che tanto poi avresti letto le newz tra la cena e Il Trono di Spade, ormai te ne frega poco dei prodotti Apple. E non perché siano cambiate le tue abitudini e le tue necessità, ma perché son cambiate le priorità di Apple.
Perché, a Cupertino producono ancora computer desktop? giusto 3 o 4 modelli. Che si perdono tra il fantastiliardo di iPhone, iPad, AppleWatch, iPod, vendita e streaming di musica, film e serieTV.

E di questo

lunedì 8 giugno 2015

Kung Fury. Commento

Venerdì sera hai visto quella specie di fenomeno mediatico del momento che è Kung Fury.
Finanziato tramite Kickstarter (erano stati chiesti $ 200.000, ne sono arrivati 630.000!), Kung Fury è una produzione amatoriale, della durata di mezz'ora, che riprende nei toni i classici film d'azione di serie B dei mai-troppo-osannati Anni Ottanta.
Per chi finora fosse vissuto sulla Luna, Kickstarter è un sito web di "finanziamento collettivo" per progetti creativi. Tramite esso sono stati finanziati diversi tipi di imprese, tra cui film indipendenti, album musicali, spettacoli teatrali, fumetti, videogiuochi, etcetera.
Kung Fury racconta la storia di un poliziotto al quale viene ucciso il partner. E che diventa (improvvisamente e miracolosamente: viene colpito da un fulmine e morso da un cobra contemporaneamente!) un esperto di arti marziali al cui confronto Chuck Norris e Bruce Lee sono dilettanti. Il poliziotto deve affrontare nientepocodimenoché Hitler venuto dal passato, il Kung Führer.
Il regista, sceneggiatore svedese e qui attore David Sandberg, grazie ad un uso sapiente del denaro raccolto, ha creato un mediometraggio di delirio puro. C'è tutto: demenzialità, trash, nazisti, divinità norrene, battutacce, dinosauri, barbare prosperose, viaggi nel tempo, robottoni, videogiuochi, realtà virtuale, splatter, supercars, citazionismo a perdere, effetti visivi stile VHS e la colonna sonora cantata da David Hasselhoff (!).

Nonostante la sua esagerazione e paradossalità, il film è stato persino proiettato al festival di Cannes... fuori concorso, of course. Alla facciaccia della scarsità di idee che da qualche anno a questa parte ha investito il cinema tradizionale.

Ah, la Rete... fonte inesauribile di meraviglie e patria dell'incredibile!

Qui il sito ufficiale e sul Tubo il corto subbato in italico.

venerdì 5 giugno 2015

Wolfenstein: The Old Blood. Commento

Negli ultimi mesi di vita gloriosa della tua XBOX 360 hai (ri)scoperto gli sparatutto vecchia scuola. Questa fase, iniziata col sottovalutato RAGE, proseguita col bellissimo Wolfenstein: The New Order, e calata col "noioso-seppur dignitoso" Metro: Last Light (che non sei manco riuscito a finire), la stai rivivendo sulla One con Wolfenstein: The Old Blood.
Old Blood è uno di quei giochi che non t'aspetti e che non credi finché non vedi! nato come DLC di New Order, è diventato una campagna stand alone di tutto rispetto. Specie perché venduto a soli € 19,90. Vero che a media difficoltà dura sei o otto ore, ma oggidì a quel prezzo non ti vendono nemmeno i Season pass!

Un po' remake, un po' reboot del vecchio Wolfenstein 3D, Old Blood eredita pregi e difetti di New Order: gioco classico, tra corridoi e stanze chiuse, medikit e armature da raccogliere, gameplay vario ma eccellente.
Ci giocherai nei ritagli di tempo, almeno fino a quando non esce Batman: Arkham Knight!

in tutto il gioco si respira un'atmosfera più "antica" che in The New Order
Ah, demerito a LadroStop, ai loro spacchettamenti e ai loro adesivi del casso! c'hai messo mezza giornata a toglierli...