Cari videogiochisti, vi ricordate del
Mega Drive / Genesis?
La mitttica consolle
SEGA, primo sistema 16-bit uscito sul mercato (classe 1988) e rimasto sulla cresta dell'onda almeno fino al 1992, anno in cui iniziò a vacillare a motivo di alcune scellerate scelte di mercato della major giapponese.
Sviluppato attorno all'allora potente, inaffondabile e pur-sempre-glorioso
Motorola 68000, il
Mega Drive oscurò sul mercato occidentale la diffusione del
SuperNintendo. Nonostante i suoi limiti tecnici - 64 colori su schermo da una palette di 512, audio 8-bit e assenza di proci dedicati a rotazione, scaling e trasparenze (effetti invece presenti sul
SuperNintendo) -
il Mega Drive fu davvero LA consolle 16-bit di riferimento; quella per "ganzi & paninari"!
Ricordi ancora la promo:
"Genesis does what Nintendon't!".
Questo perché acquistandolo potevi portarti a casa le conversioni da sala dei titoli
SEGA, che all'epoca era uno dei migliori publisher di arcade (v.
Altered Beast,
Golden Axe,
Shinobi,
OutRun,
After Burner,
Space Harrier,
Hang-On,
Streets of Rage,
Virtua Racing, etc...), un frappo di conversioni da
Amiga (v.
Turrican,
Another World,
Flashback,
Shadow of the Beast,
Prince of Persia,
Populus,
Syndicate,
Theme Park,
Lemmings,
Worms,
Skidmarks,
Soldiers of Fortune, etc...) e dozzine di sportivi targati
Electronic Arts (dal calcio al golf, dall'hockey al basket, passando per il football americano).
Il SuperNintendo? a parte i multipiatta - che giocoforza, potendo il 16-bit Nintendo contare su 256 colori su schermo, apparivano esteticamente migliori - era roba da rEgazzine!
E Sonic? la mascotte di SEGA, ultimamente presa a cinquine (cit) da SEGA stessa?
Quando Nintendo rilasciò il SuperNintendo, molti ne criticarono la bassa velocità di trasferimento dati: 3,58 MHz e 128 kB di memoria contro i 7,80 Mhz e 136 kB del Mega Drive. SEGA sfruttò questa superiorità con intelligenza, concependo e lanciando sul mercato un platform basato sulla corsa e sulla rapidità (piuttosto che sul salto come Super Mario Bros.) che avrebbe potuto funzionare solo sull'hardware del Mega Drive: Sonic the Hedgehog. Il resto lo trovi su Uichipedìa.
Dicevi del 1992: quell'anno
SEGA iniziò praticamente a farsi concorrenza da sola, rilasciando il fallimentare
Mega CD, la periferica 16-bit dotata di CD-ROM. Al di là di qualche eccellenza (come l'ottimo
Sonic-CD e l'incredibile
Silpheed), la gran parte dei titoli erano trasposizioni da cartuccia con in più la colonna sonora di qualità 16-bit e tonnellate di filmati sgranati. Due anni dopo, iniziando a fare capolino il primo sistema 32-bit, il
3DO,
SEGA ebbe un'altra idea cretina: nell'attesa del
Saturn, rilasciare sul mercato un'altra espansione hardware che trasformasse il
Mega Drive in un sistema 32-bit; il
32X. Stavolta però la mediocrità della libreria software fu ancora maggiore che nel
Mega CD: eccetto una conversione perfetta di
Virtua Racing e il buon
Virtua Fighter, il
32X è da dimenticare.
Eppure, era proprio questa l'incarnazione della consolle che possedevi e che vendesti nel 1995 per poterti finanziare l'acquisto del
Saturn! Eccallà...
Sì, il
Mega Drive II è quello piccoletto; sotto (e di lato) il
Mega CD; sopra quel suppostone che fu il
32X (andava inserito nello slot delle cartucce). Il problema di questa mostruosità era che:
1. c'avevi tre, dici tre!, alimentatori, uno per consolle, e dunque una marea di fili che godevano di vita propria in mezzo alle balls;
2. SEGA aveva quattro, dici quattro!, hardware di riferimento per creare software sul Mega Drive: il Mega Drive nudo e crudo (16-bit), il Mega CD (16+16-bit), il 32X (16+32-bit) e il 32X CD (16+16+32-bit)! risultato di questa confusione? appena 32 videogiuochi apparsi su 32X e 8 su 32X CD, prima di finire nel dimenticatoio;
3. il sistema rimaneva pur sempre una piattaforma ibrida e non un 32-bit purosangue quale fu il Saturn.
Secondo il tuo modestissimo parere, il
Mega Drive (nudo e crudo,
of course) rimane una delle migliori consolle mai realizzate. Oltre che per i motivi sopra detti, per la sua flippotrippissima (cit) bellezza estetica.
Ordinando cronologicamente le 5 generazioni videoludiche, diresti che il top per ogni gen fu:
- 8-bit: il Master System. Perché è vero che il Nintendo ebbe il merito di riportare a galla il mercato dopo l'affossamento causato da Atari, ma è indubbia la maggior qualità dei titoli Master System, che tra l'altro era tecnicamente superiore... senza negare, per carità, la maggior quantità vistasi sul Nintendo. Eppoi, v'è da dire che il Master System fu la base hardware per quel gioiello portatile che fu il Game Gear;
- 16-bit: il Mega Drive / Genesis. Leggi sopra, 'ché non ti va di ripeterti;
- 32-bit: la PlayStation. Col senno di poi, non riacquisteresti il Saturn. Perché, e devi ammetterlo, fu Sony a sdoganare il 3D e a favorire la massiccia diffusione dei videogiuochi al di fuori della nicchia dei giocattoli, rendendolo un prodotto maturo e di largo mercato. Vero è che hai adorato la saga di Panzer Dragoon, NiGHTS, SEGA Rally e Virtua Fighter... ma è troppo poco, e su PlayStation c'era un'infinità di titoli, e i multipiatta venivano decisamente meglio che sulla macchina SEGA;
- 128-bit: il Dreamcast. L'inossidabile. Questa ce l'hai avuta e ce l'hai ancora. Mitttica forse più del Mega Drive, ma al contempo sfortunata. Banco di lavoro per generi sperimentali, oltreché sistema potentissimo per almeno due anni dalla sua uscita; hardware e softeca di altissima qualità; eccelsa nel 2D quanto nel 3D; etcetera, etcetera... Ancora oggi ci fanno software in quel del Sol Levante;
- 256-bit: l'XBOX 360. La 360 ti ha sorpreso e convinto. Non credevi che Microsoft potesse dare il meglio di sé proprio nel mercato games, visti i suoi esiti non sempre convincenti sul mercato computer. Rimasta sul mercato la bellezza di 10 anni, la 360 ha regalato ai suoi utenti tonnellate di titoli, online di buon livello e uno dei migliori pad di sempre! se potevi, ti tenevi la 360 e lasciavi la One sullo scaffale... Cioé, di fatto potevi, ma il richiamo della nexgen era troooppo forte!
Tutto sto popò di roba, per dire del tuo ultimo acquisto sulla Baia:
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£30 e ti porti a casa (quasi tutto) il mejo degli Anni Ottanta.
La mano non è mia |
alluccà, il
SEGA Mega Drive Blaze Portabile, consolle vintaggia portatile ufficiale che emula il glorioso 16-bit
SEGA. Arrivata ierimattina dall'Inghilterra, dopo settimane di vicissitudini, insulti al venditore e minacce di richieste di rimborso tramite
PayPal. Dispone di uno schermo da 2.8" 4:3 di ottima qualità visiva, di un controllo a croce direzionale + 6 tasti, batteria ricaricabile al litio, 20 classici precaricati e slot SD per upparci tutte le ROM che ti passano per la capa! peccato solo che l'emulazione non sempre è eccelsa (
SubTerrania proprio non ne vuol sapere) e che non girano i giochi usciti su cartuccia chippata (ovverosia
Virtua Racing e
Duke Nukem 3D).
'nzomma, un gingillo probabilmente prodotto in Cina con materiali economici, che tuttavia permette agli appassionati di rivivere le emozioni e le avventure dei migliori titoli Anni Ottanta.
Iniziativa meritevolissima che
Nintendo - convinta e ostinata com'è nel voler vendere il suo software di trent'anni fa sulla
Virtual Consolle a prezzi folli - non farà MAI!