domenica 19 gennaio 2025

Storia di uno schiaccianoci animato

Ieri sera, con la tua figliola, sei andato a vedere il balletto dello Schiaccianoci al Teatro Cilea messo in scena dall’acclamata e prestigiosa compagnia Russian Classical Ballet, composta da un cast di stelle del balletto russo.
Basato su Storia di uno schiaccianoci, riscrittura di Alexandre Dumas meno cruenta dell’originale Schiaccianoci e il Re dei topi di E.T.A. Hoffmann, il balletto, su coreografia del grande Marius Petipa del 1891 e musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij, è l’immaginifica e curatissima rappresentazione - ambientata durante la vigilia di Natale degli inizi del XIX sec. - della storia di una ragazza che sogna un principe (che tale si trasforma da uno schiaccianoci a forma di soldatino), in una selvaggia battaglia contro il Re dei topi, che la porterà fino al Regno dei Dolci.
Il balletto, inutile dirlo, è un grandissimo classico e immortali sono le composizioni del genio musicale di Čajkovskij (basti pensare ai passaggi melodici della Danza dello zucchero fatato o al celebre Valzer dei fiori. Ma mentre lo guardavi però non riuscivi a non pensare al ricorrente motivo, in tante storie, dei “giocattoli che prendono vita”, in anni recenti consacrato ad un’immensa fama grazie ai film di Toy Story.
Il tema in effetti, nasce proprio nel XIX sec. in parallelo alla crescita della produzione artigianale e poi industriale di giocattoli, divenendo in brevissimo parte dell’immaginario borghese. Basti pensare appunto ai soldatini che prendono vita nel già citato Schiaccianoci e il Re dei topi (1816) di E.T.A. Hoffmann e nel Soldatino di stagno di Hans Christian Andersen (1838), o ai burattini del Pinocchio di Collodi (1881).
Nel XX sec. a seguito dell’invenzione del cinematografo e dell’animazione, il motivo viene subito recuperato dal cinema e, dopo ottant’anni di tentativi più o meno riusciti da parte di Disney, Warner e Metro-Goldwyn-Mayer, arriviamo al mondo dei giocattoli magistralmente animato in Toy Story, istant cult del 1995.

BONUS: Sega un anno prima dell’uscita nei cinema di Toy Story, rilasciò su Sega Saturn il bellissimo ma sfortunatissimo videogioco Clockwork Knight, un classico gioco di piattaforme con un protagonista accattivante soldatino a molla scaraventato nella classica avventura del salvataggio della bambola della Principessa delle fate.

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