Ambientato durante l'Oklahoma Land Rush, quando migliaia di coloni (provenienti da tutto il mondo) parteciparono, con ogni mezzo, alla gara per l'assegnazione delle nuove e fertili terre del west, Tex e il suo pard Carson prendono le difese dei Paxton, una famigliola che si è lasciata tutto alle spalle sognando un futuro migliore.Insomma, l'albo - con tutte le inevitabili semplificazioni di un fumetto popolare - ti sbatte in faccia l'avidità di quel momento, quando per un pezzo di terra fertile si ammazzava e si ricorreva a slealtà e sotterfugi senza porsi il minimo problema... sotto l'impassibilità delle forze dell'ordine!
letto, visto, giocato, ascoltato, pensato, vissuto, assaggiato, acquistato...
diario semiserio aperiodico di un nerd dilettante e di libero pensiero
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annotazioni, pensieri, parole, opere e... omissioni
martedì 3 maggio 2016
Tex: Oklahoma! Commento
Stavi leggendo il Maxi Tex "Oklahoma!" scritto da Berardi un quarto di secolo fa! e ti è davvero piaciuto. Perché a Tex puoi dirci di tutto, che è stereotipato, fascista, paternalistico, legalitario, etcetera. Ma di certo non noioso. Non è un capolavoro del fumetto d'autore italiano, dillo! ma sicuramente presenta un'ottima e verosimile ricostruzione storica. Inoltre - e questo è certamente il suo punto di forza - rappresenta in maniera realistica la questione dei nativi americani, e ciò decenni prima di Balla coi lupi, cosa che lo ha reso uno dei primi fumetti italiani di successo internazionale.
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