domenica 20 dicembre 2015

Due o tre azzardi su Guerre Stellari ep. VIII

Dicevi appena un post fa che Guerre Stellari ep. VII: Il riveglio della Forza t'è piaciuto. Perché c'hai respirato l'atmosfera della Trilogia classica, c'hai. E dissenti, molto democraticamente, contro tutti coloro che - chiaramente fan della orripilante trilogia prequel! - hanno tacciato il film di "poco coraggio e scarsa originalità".
Ora, gran parte dell'Universo Espanso (leggi: libri & fumetti su Star Wars) presenta una struttura narrativa banale coi Ribelli ancora dalla parte della Resistenza, e l'Impero che risorge ogni due e tre (emblematica in tal senso è la Trilogia di Thrawn, trittico di romanzi/fumetti di Timothy Zahn ambientata cinque anni dopo Il ritorno dello Jedi e incentrata sull'Ammiraglio Thrawn), mettendo in ballo armi sempre più potenti (Sun Crusher, Cannone Galattico e Devastatori di Mondi, etcetera etcetera). Quindi, chi dice che ep. VII non è un film di Guerre Stellari, non capisce 'na beata minchia di Guerre Stellari. PUNTO.

Sull'Universo Espanso si sono spesi fiumi di parole per dire che è ormai fuori canone, che col tempo sorgerà un nuovo Universo Espanso, e che i vecchi fumetti faranno ormai parte delle cd. "Legends". Bene. Chissené. Tanto quando vuoi leggerli son sempre là. Eppure in questo film tante sono le idee "rubate" all'Universo Espanso.
Non ci credi? Leggi qua!
- nella trilogia di romanzi L'Accademia Jedi di Kevin J. Anderson - ambientati sette anni dopo Il ritorno dello Jedi - Luke Skywalker attraversa la Galassia in cerca di apprendisti e fonda un'Accademia Jedi su Yavin IV. Uno dei suoi allievi resta però affascinato dal Lato Oscuro e diviene una minaccia per la fragile Nuova Repubblica e per la Galassia intera. Intanto gli imperiali superstiti si riuniscono e costruiscono una nuova super-arma con un potere di distruzione superiore a quello della Morte Nera...
- nell'Universo Espanso il primogenito maschio di Han e Leila - Jacen Solo - una volta cresciuto e divenuto uno Jedi, cede al Lato Oscuro col nome di Darth Caedus, dopo aver anche lui assassinato un familiare, in questo caso la zia Mara Jade, mogliera di Luke Skywalker...
- all'epoca del Primo Impero, prima ancora della Vecchia Repubblica, lo Star Forge era un'arma potentissima che ricavava energia e materia da una stella vicina, poi combinata col potere della Forza...
- anche nell'Universo Espanso avviene una perdita d'eccezione: 25 anni dopo la Trilogia classica, Chewbacca si sacrifica per salvare la vita dei figli di Han e Leila...

L'Universo Espanso di Guerre Stellari merita rispetto. Magari non è tutto oro quel che luccica, perché come in ogni cosa c'ha tanta merda. Epperò... copre quasi 40 mila anni di storia fittizia, pertanto fornisce (tante) risposte ben più sensate di quelle fornite dalla trilogia prequel. Tra l'altro, buona parte dell'Universo Espanso, può tranquillamente coesistere coi nuovi film:
Storia antica: 25.000 anni prima di Una nuova speranza
Nasce la Repubblica Galattica e si apre un lungo periodo di pace e di espansione: i viaggi interstellari diventano possibili per tutti e il Basic o galattico comune, derivato dalla lingua parlata a Coruscant, grazie a mercanti e diplomatici diventa la lingua ufficiale della Galassia. I Jedi, un ordine monastico dedito a studi teologici e filosofici, scopre la Forza e decide di assumere un ruolo attivo per difendere la Repubblica e garantire pace e giustizia. Intanto, sul pianeta Korriban, la specie aliena chiamata Sith pratica la stregoneria usando istintivamente il Lato Oscuro della Forza.

La Vecchia Repubblica: 25.000-1.000 anni prima di Una nuova speranza
Durante questo periodo, avviene il Grande Scisma dei Jedi (in seguito ad una rottura all'interno dell'Ordine, un gruppo di Jedi rinnegati fugge e, dopo aver vagato nello spazio sconosciuto, s'imbattono nei Sith di Korriban, che riducono in schiavitù. Nasce una tradizione di incroci tra le stirpi dei Jedi rinnegati e il popolo Sith che li porterà a diventare un tutt'uno), e la Grande Guerra dei Sith (i Signori Oscuri di Korriban regnano nell'opulenza e si fanno edificare sontuosi palazzi e ziggurat; ad un certo punto decidono di espandersi a danno di diversi sistemi e di colpire la Repubblica: ne nasce un terribile conflitto alla fine del quale vincono i Jedi. Solo uno dei Sith sopravvive restando nell'ombra, Darth Bane, che istituisce la "Regola dei due", imponendo l'esistenza di soli due Sith, un maestro e il suo apprendista).

970 anni prima di Una nuova speranza
Nasce il Sole Nero, la più potente organizzazione criminale della Galassia.

La nascita dell'Impero - 1.000-20 anni prima di Una nuova speranza
Sono gli anni del declino della Repubblica, durante i quali il Senato è infangato dalla corruzione e dagli scandali, e la burocrazia è talmente rigida da impedire un vero e proprio governo. Alla fine della crisi, il Signore dei Sith Darth Sidious, discepolo di Darth Plaguesis, discepolo di Darth Tenebrous della stirpe di Darth Bane, sotto l'identità del Senatore Palpatine, orchestra segretamente la sua ascesa a Cancelliere Supremo, promettendo di riunire la Galassia sotto un nuovo ordine. Ma una volta giunto al potere si autoproclama Imperatore della Galassia, scioglie il Senato e distrugge l'Ordine dei Jedi.

La ribellione
Dopo la scomparsa della Vecchia Repubblica si sparge in tutta la galassia un sentimento di protesta verso la tirannia del nuovo Impero. Nasce l'Alleanza Ribelle e la Guerra civile galattica ha inizio. Questo periodo ha inizio con la vittoria dei ribelli nella Battaglia di Yavin e termina con la morte dell'Imperatore nello spazio sopra la Luna boscosa di Endor.

La Nuova Repubblica - dopo Il ritorno dello Jedi
L'Alleanza porta alla nascita della Nuova Repubblica, ma questa mentre cerca di reclamare i territori un tempo dell'Impero, deve affrontare continue insurrezioni di lealisti all'Impero e i Signori della guerra ribelli, come il Grande Ammiraglio Thrawn, il ritorno di Palpatine (reincarnatosi nel corpo di un clone), e Durga de' Hutt. Intanto, Luke Skywalker, l'ultimo dei Jedi, comincia a ricostruire l'antico Ordine e ad addestrare nuovi apprendisti Jedi.
E ora, due o tre azzardi su ep. VIII
- Snoke chi è costui? chiaramente Snoke è un essere votato al Lato Oscuro. Ma potrebbe essere il più forte degli esseri votati al Lato Oscuro! Dall'aspetto parrebbe essere infatti Darth Plagueis, un Signore Oscuro dei Sith dell'Universo Espanso appartenente alla specie dei Muun e ossessionato dalla vita eterna. Fu il maestro di Palpatine, che pare lo abbia ucciso nel sonno;
- Kylo Ren è stata forse la più grande sorpresa del film. Anzi la seconda, visto che la prima ce l'hai avuta non appena il tizio s'è tolto la maschera... Come Rey è un'eroina ancora da formare, così Kylo è un villanzone in divenire, ossessionato dall'ingombrante figura del nonno materno, o meglio da quello che lui rappresentava per il Lato Oscuro. E per avvicinarsi il più possibile al suo idolo ha rinnegato quel poco di buono che c'era in lui. Non è ancora Darth Vader ma potrebbe diventare qualcosa di molto peggio, se verrà sviluppato come speri. Intanto è adorabile come si lasci prendere dalla collera!
- Luke Skywalker avrà sicuramente più spazio: aspettare trent'anni per 10 sec. durante i quali non apre bocca è davvero poco. Certo per lui fallire nell'addestramento del figlio di sua sorella e del suo migliore amico, e avere tutti gli altri suoi allievi uccisi da Kylo Ren può essere un colpo durissimo. Sicuramente istruirà Rey e forse guiderà lo scontro finale con Snoke. Ma non credi proprio che si trovi al Primo Tempio dei Jedi per nascondersi. È più facile che vi cerchi le origini della Forza in modo da poter eliminare alla radice il potere del Lato Oscuro. Il mantello grigio potrebbe far pensare che sia un Jedi Grigio. I Jedi Grigi sono dei Jedi non ortodossi e capaci di utilizzare alcuni poteri del Lato Oscuro. D'altronde ciò lo ha già fatto nel fumetto di Tom Veitch Il Lato Oscuro della Forza;
- Rey è figlia di Luke? boh! ciò spiegherebbe tante cose, ad es. il fatto che percepisca la presenza della spada laser di Anakin Skywalker, che sappia combattere e controllare la Forza (potrebbe aver ricevuto un primo addestramento prima di essere "abbandonata" su Jakku ed essersi poi vista cancellare la memoria), e che R2-D2 (C1-P8) esce dallo stand-by in sua presenza (potrebbe averlo programmato così Luke). Epperò non dimentichiamo che i Jedi sono un ordine monastico che non può sposarsi e avere figli. Solo i Jedi Grigi rinnegano questa regola e - ovviamente - Anakin, che ha ignorato il Codice Jedi che impone il celibato. Certo è pure vero che nell'Universo Espanso anche Luke se ne infischia del celibato e sposa Mara Jade... C'è un'altra teoria andante su Rey, ossia che potrebbe essere la sorella di Kylo. Effettivamente nell'Universo Espanso, Jacen ha una sorella gemella, e la ragazza, Jaina Solo, assomiglia caratterialmente un frappo a Rey. Di più: i due gemelli incroceranno le spade e Jaina è destinata ad uccidere il fratello, ormai passato al Lato Oscuro...
- Finn, lo stormtrooper pentito, quello che in molti dicono sia il figlio di Lando Calrissian... naaaaa, la verità è che volevano ficcarci per forza il protagonista nero. Questo cazzone simpa ci giuri c'avrà qualche complicazione sentimentale con Rey;
- Poe Dameron è chiaro che prenderà il posto di Han Solo: è scavezzacollo e arrogante come lui, e come lui è un'ottimo astropilota;
- Capitan Phasma (interpretato da Gwendoline "Brienne" Christie) sembrava destinata ad un ruolo di primo piano e invece ha fatto una figura miserrima: dubiti però che sia stato introdotto un nuovo grado di stormtrooper, chiamando un'attrice sulla cresta dell'onda, se non le si voglia dare più spazio nel prossimo film;
- la rattrappita Maz Kanata, con la sua grande saggezza, è certo che nei film successivi svolgerà un ruolo analogo a quello di Yoda. Ma come cacchio è entrata in possesso della spada laser degli Skywalker?
- si mormora tornerà Leila - mentre Chewbecca è scontatissimo già da adesso persino nei negozi di giocattoli. Pare però che anche Han Solo avrà i suoi 10 min. - quantomeno come flashback che forse daranno una spiegazione sul suo (pessimo) rapporto col figlio. Che più morto di lui, mettiamoci l'anima in pace, non c'è nessuno: prima trafitto da una spada laser e poi precipitato da un ponte alto Dio-sa-solo-quanto fino al centro di una stazione stellare prossima all'esplosione. Lacrimuccia;
- infine, Benicio Del Toro che interpreterà un misterioso villain. No, non sarà di nuovo il Collezionista...

venerdì 18 dicembre 2015

Guerre Stellari ep. VII: Il risveglio della Forza. Commento

Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana...
... c'era l'Impero e c'erano i Ribelli che lo combattevano. E ci sono ancora!

Ierisera sei tornato bambino. Perché hai visto l'attesissimo Guerre Stellari (sì, per te sarà SEMPRE Guerre Stellari e NON Star Wars!) ep. VII: Il risveglio della Forza!
Avevi grandi aspettative - dopo che t'avevano sparato i trailer ovunque, dalle pubblicità delle pile Duracioll alle auto FIAT, ai telefonini TIM - e grandi timori, e fortunatamente è andato tutto per il verso giusto.
Il film è epico, grandioso, gustoso e scorre che è una meraviglia!
Niente fastosi palazzi di giada, niente improbabili pettinature, niente "sgusci", niente personaggi digitali, niente combattimenti acrobatici con le spade laser, niente bimbiminkia, niente puttanate come i midi-chlorian.

In questi mesi di lunga attesa t'eri ripetutamente chiesto se sarebbe stato in grado di far felici i vecchietti come te, cresciuti con le repliche natalizie della Trilogia classica, o se si sarebbe rivelato l'n-sima prossima triplice cagata soap-opera adolescenziale. Sebbene, in cuor tuo, sapevi già che mai questo film avrebbe toccato un fondo più basso di quanto visto con gli epp. I, II e III.
Della trama basta dire che JJ non si smentisce. Come già fatto con Star Trek - col quale ha avviato la riscrittura della vecchia timeline (ma te preferisci Ricardo Montalbán nei panni di Khaaaan) - Il risveglio della Forza segue grosso-modo la trama di ep. IV: Una nuova speranza.
In soldoni: il cattivone di turno appartenente al Lato Oscuro, la mega arma distruttrice di mondi, l'unità droide con gli schemi nascosti nella memoria, il jedi eremita, l'eroe di turno, le parentele nascoste, etcetera. Non che da Guerre Stellari ci si potesse poi aspettare più di tanto; d'altronde l'epica favolistica lucasiana ha sempre avuto una trama tuttosommato semplice e lineare, e lo stesso Expanded Universe ha sovente ricalcato questa struttura narrativa.
Eppure, un approccio del genere è risultato perfettamente coerente e funzionale per quello che il film dovrà rappresentare: sdoganare la VERA mitologia starwarsiana ad una nuova generazione di nerd. E al contempo regalare ai vecchi fan un nuovo viaggio nel mondo mitttico di quella Galassia lontana lontana. A veicolare le emozioni è ovviamente il cast classico: Harrison Ford, Carrie Fisher e Mark Hamill, che tornano nei loro ruoli, affiancati da Chewbacca, C1-P8, D-3BO e dal Millennium Falcon. E dalle nuove leve, che magari non brilleranno per bellezza, ma sono bravi e perfettamente calati nella parte.
È un film Disney, ma - e per fortuna - solo "politicamente". 'ché Disney, fortunatamente, sta gestendo i suoi nuovi franchise (Marvel e Lucasfilm) col massimo rispetto: quindi niente minchiettate per famiglia.
Quindi ti senti di dire che
Il risveglio della Forza è un film di Guerre Stellari a tutti gli effetti. Il primo vero film di Guerre Stellari dal 1983 ad oggi, che poco ha a che spartire con la trilogia prequel, con la quale non si rapporta e dalla quale in pratica prende le distanze. JJ ha fatto insomma i compiti a casa, capendo che dei prequel non fotte niente a nisciuno, e dando ai fan quello che volevano davvero. Eh, sì, vendere la Lucasfilm nel 2012 s'è rivelato il gesto più sensato che Giorgino bello (divenuto con la vecchiaia arrogante e capriccioso) potesse mai fare. Perché ha liberato la saga dalla sua dittatura, permettendole di compiere un nuovo passaggio generazionale, con le giuste menti e nelle giuste mani.
E chissené delle inevitabili forzature della trama; chissené della virata un po' femminista del film (la protagonista, inutile dirlo, è la superprincipessa Disney Rey interpretata da Daisy Ridley); chissené se sembra più un film di vent'anni fa che un film del 2015. Questo è l'ep. VII che i fan aspettavano e si meritavano da trent'anni. La storia e il sense of wonder forse non saranno all'altezza degli originali (la cui epicità non è certo facile da riprodurre oggi), ma gli si avvicinano quanto più possibile, e sempre con reverenza e profondo rispetto. 'nzomma: un'autentica lettera d'amore a fans di vecchia data, e un eccellente biglietto da visita per i neofiti.

Ne è passato di tempo, eh!?!
Un plauso agli effetti speciali che si amalgamano alla perfezione e convivono con coerenza con le scenografie artigianali, i modellini e i pupazzi.
Pollice verso invece per il tuo cinema. A Peggio Calabria non c'è proprio cultura cinematografica, tanto che alla seconda messa in onda di un film atteso di tal fattura, eravate all'incirca una trentina.
Vergogna! e ti sparano pure la pausa tra il primo e il secondo tempo a casaccio, nel bel mezzo di una battuta!
Tornando al film, probabilmente le risposte mancate arriveranno, e peccato solo per l'inaspettato colpo di scena (nuooooooooo!), ma il finale aperto lascia "una nuova speranza" per un ottimo seguito e la possibilità di rivedere ancora una volta il vecchio cast riunito - o quel che ne resta...

sabato 28 novembre 2015

Fargo. La serie TV

Navigando navigando on the Net hai scoperto questa serie tivvì, Fargo, disponibile su Sky On demand, e la stai taliàndo.

"Fargo è una serie antologica autoriale concepita non come uno show televisivo ma piuttosto come un film di 10 ore" (cit). Ossia: grandi interpreti, fotografia di qualità, stagioni brevi, una storia diversa per ogni stagione. Praticamente le stesse premesse di True Detective, e come lui, è un thriller/poliziesco.
Ispirata al film del 1996 Fargo, dei f.lli Coen, i quali figurano tra i produttori esecutivi della serie stessa, e con Martin "Bilbo Watson" Freeman e Billy Bob Thornton a farla da padrone, si sta lasciando guardare con interesse, sebbene non raggiunga i fasti della prima stagione di True Detective, e alcuni attori non ti convincano del tutto. Vedremo se con la seconda stagione riuscirà a togliersi dal cono d'ombra del suo ispiratore.
Fargo, la serie tivvì, segue le vicende di un sempliciotto assicuratore senza successo, Lester, che viene trascinato in una spirale di crimini e omicidi da un sicario professionista, giunto per caso in uno sperduto paesino del Minnesota, in pieno inverno.
La serie è presentata come ispirata a fatti realmente accaduti, ma non è così: lo slogan è "abusato" dai f.lli Coen, perché in tal modo riescono a creare più interesse e angoscia negli spettatori.
Comunque consigliata!

lunedì 23 novembre 2015

L'Internet fisica e l'Internet sommersa

Il cyberspazio così come descritto nella narrativa cyberpunk: un luogo-non luogo navigabile "fisicamente"
Oggi, partendo da un articolo su Wired.it che fotografava la realtà fisica dell'Internet,
praticamente, debbi sapere, che esistono degli edifici, cd. "carrier hotel", che altro non sono che grossi centri dati pieni di enormi e capientissimi hard disk (contenenti i siti veri e propri) e di una fitta rete di cavi in fibra - ma anche ventole e motori diesel per l'alimentazione - che entrano ed escono dall'edificio. Ogni carrier hotel ospita la rete di più di un operatore, che si può agganciare a quella di un altro, o a quella di Google, e così via, ma anche le reti di grosse aziende private. Ognuno di questi edifici è ovviamente sottoposto alla massima sicurezza: guardie, telecamere, controlli biometrici e persino trappole.
saltando da link a link, sei giunto ad una verità che ignoravi epperò, sottosotto, immaginavi! l'esistenza della Deep Web, il lato oscuro della Rete, la VERA Internet. Cioé, sapevi dell'esistenza di un sottobosco telematico, ma mai immaginavi di tale portata! beata ignoranza...
Sì, perché pare che quella che navighiamo ogni giorno - tracciata e indicizzata da Google, Bing! e compagnia bella (es. Amazon, Facebook, blog, forum, etcetera), costituisca appena il 4% della Rete. La cosa inizia a farsi inquietante quando scopri che il resto - ben il 96% - si trova in profondità (documenti, immagini, video, libri, notizie e tutto quello che sulla Rete tradizionale viene scartato per pudore o illegalità, o non c'entra affatto per scelta dei suoi autori) e accessibile solo in maniera "trasversale". Parte importante del Deep Web sono sicuramente l'insieme di quei siti che vendono armi, droghe, farmaci illegali, documenti falsi e oggetti rubati, ma anche "dati personali" (es. il sito di e-commerce Silk Road), senza contare i forum, le chatroom, i blog di estremisti, illuminati e complottisti, i siti d'annunci dove c'è gente che offre i propri servigi al prossimo: hacker, ladri, mercenari, killer, prostitute "altre", red room (luoghi con webcam dove avverrebbero dell'esecuzioni in diretta), ecc... Ma anche database scientifici, accademici, governativi e top-secret, wikileaks, porno illegale, and so on.
Qui per navigarci non puoi usare i normali browser (i siti "onion", come sono chiamati, sono normalmente inaccessibili perché usano la tecnologia peer-to-peer), bensì software ad hoc, come il browser TOR (The Onion Router), che si preoccupano di aprire porte, bypassare i blocchi dei provider, DNS e proxy, nascondere l'IP e garantire il massimo anonimato possibile; qui non esistono motori di ricerca, ma devi usare siti depository come Hidden Wiki che raccolgono i link condivisi dall'utenza (che tra l'altro, per motivi di sicurezza, cambiano spesso, chiudono e riaprono); qui non puoi pagare tramite PayPal ma devi usare l'infame valuta elettronica BitCoin; qui la Fibra non vale un catso, visto che i siti onion (spesso ospitati in seminterrati o garage) sono sovente lenti e mal navigabili; e qui devi sempre stare all'erta: il Deep Web è pieno d'insidie ed è facile "pijarla ner didietro", quindi tieni sempre aggiornati antivirus e firewall, specie se si usa Winzozz, e non usare i tuoi veri dati, cojotes, altrimenti corri di mettere a rischio finanche la tua sicurezza fisica! perché avventurarsi nell'Internet sommersa è come avventurarsi di notte nei peggiori quartieri di Bogotà, con uno scintillante Rolex al polso.


Un appunto particolare merita l'emersione graduale della Deep Web nella Rete comune: una parte di quello che si trova oggi sulla Rete "emersa" proviene infatti dal sommerso. Pensa ai torrent e ai relativi motori di ricerca, tipo The Pirate Bay o Kick Ass, o a tutti i video amatoriali girati in situazioni drammatiche, o ai siti di annunci di escort e di pornografia, o ancora ai servizi di email usa-e-getta. Tutto ciò si evolve e si apre gradualmente man mano che si ampliano i limiti del senso comune del pudore e/o man mano che il confine tra lecito e illecito si assottiglia. In soldoni: una ventina d'anni il download di materiale pirata abbisognava di software apposito, mentre oggi esistono tonnellate di siti web facilmente raggiungibili che hostano download e/o streaming di film, serie TV, ebook, app, etcetera; così come molti blog dai contenuti discutibili, o servizi come YouPorn e siti d'annunci di prestazioni sessuali: una volta sarebbero stati impensabili e i relativi contenuti difficilmente raggiungibili, o al più spacciavano per "massaggi" i servizi delle escort; oggidì sono molto espliciti e privi di qualsivoglia controllo all'ingresso.

lunedì 16 novembre 2015

Il media center perfetto?

Sei ormai nell'era dell'Internetto, del digital delivery e dello streaming, dove tutto è dematerializzato; non solo musica, film e serie TV, ma anche libri e fumetti. Sei convinto che il supporto fisico resisterà ancora per mooolto tempo, piuchealtro per motivi collezionistici, ma è indubbio che il futuro ti riserverà sempre più la possibilità di acquistare (o "acquisire") tutto l'intrattenimento che vuoi tramite i canali della Rete, siano essi ufficiali e legali o no.
Orbene, il vero geek che è in te è sempre alla ricerca di un unico dispositivo che gli permetta di vedere senza limiti tutti i suoi contenuti. Cosa che puoi certamente fare con un tablet o con un computer dotato di tutti i codec audio & video disponibili, equipaggiati di applicazioni dedicate come Plex o Kodi, con i quali è poi possibile - come valore aggiunto - collegarsi ai social network, YouTube, Skype e quantunquemente all'Internet, inteso come WWW, per completare l'accesso a fonti d'informazioni tipo Wikipedìa, quotidiani online, siti specializzati e blog qualunquisti.
Epperò, sebbene l'iPad torni utile quando sei lontano dalla scrivania, hai preso coscienza di quanto spratico sia il tuo iMac. Perché è decisamente meglio vedere tutto dal tuo Bravia 40" e ascoltare la musica dall'HiFi, comodamente seduto on your sofà, piuttosto che appiccicato ad una tastiera. Meglio ancora se tutto è on the air e accessibile da qualunque dispositivo.
Da parecchio tempo stai cercando il media center perfetto. Cosa non facile. Fino all'anno passato tenevi tutto su un hard disk esterno da 1 TB collegato (prima via FireWire ora via USB 3.0) al tuo iMac, e andavi di streaming dall'XBOX 360, a sua volta collegata all'home theatre DAV della Sony. I limiti? dovevi tenere il computer perennemente acceso. Però c'avevi il vantaggio che il media server convertiva al volo anche i formati più astrusi. All'occaso, poi collegavi l'hard disk al tuo router Netgear - che implementava una decente condivisione dell'USB, al quale poi accedevi via DLNA da tablet e 360.
Poi è giunta la One, Apple, col suo nuovo Foto, ha eliminato la possibilità di condividere le librerie fotografiche, e sei passato alla fibra - diventando dunque schiavo obbligato del modem Telecom che ha una pessima gestione della condivisione via USB. Epperciò hai dovuto un po' rivedere il tuo schema. Del quale non sei ora granché soddisfatto.

Oggi hai la One e l'iMac per i catsi loro, e l'hard disk collegato ad un vetusto-eppure-gloriosissimo lettore multimediale Sitecom collegato alla TV. Purtroppo illo è equipaggiato con un software lentissimo e non ha connettività internet. Se proprio serve, colleghi però un bridge al router Telecom, dotato di wifi, porta USB 2.0 e lettore di flash card.
Potenzialmente potresti sostituire tutto con la One.
Perché, affettivamente XBOX One è un gran bel pezzo d'hardware!
Tecnicamente non è quel mostro di potenza bruta che poteva/doveva essere - leggi: non rappresenta un gran balzo tecnologico rispetto alla 360 - ma possiede una serie di caratteristiche che alla PS4 mancano:
- puoi metterla in stop anziché spegnerla (l'accensione a freddo è ovviamente più lenta, sebbene lo stato di stop esponga la consolle a rischi di sbalzi di tensione) ed implementa un multitasking anacolo a quello dei tablet, potendo passare da un'app all'altra in maniera immediata, ovvero accostare due app su schermo à la Split View;
- il supporto del wake on LAN permette alla consolle di autoaggiornarsi o di accendersi da remoto, ad es. via tablet o smartphone per tramite dell'app SmartGlass (app che, tra l'altro, offre l'interessante funzione di schermo supplementare);
- il supporto del controllo per HDMI rende di fatto la One un centro di controllo unico: ad es. basta collegare i cavi delle antenne a SKY; collegare SKY all'HDMI In della consolle; collegare via HDMI la consolle alla TV. Ciò consente di gestire SKY, lo SKY on demand e il digitale terrestre direttamente dalla One;
- la consolle, ovviamente, supporta CD-Audio, DVD-Video e Blu-ray (anche 3D), ed integra un media player snello e veloce ma eccessivamente spartano, oltretutto incompatibile con i codec più vecchi. Di più: l'upscaler del DVD Player è peggiore rispetto alla 360;
- sono disponibili una caterva di app e servizi: multiplayer via XBOX Live, Netflix, Skype, il browser Explorer/Edge, Twitch, Mediaset Infinity, OneDrive, YouTube, l'assistente vocale Cortana, etcetera;
- aggiungi anche che, finalmente, la nuova Dashboard è stata aggiornata a Windows 10, ed implementa le DirectX 12 e una decente fluidità generale. Ciò vuol dire migliori prestazioni dentro e fuori i videogiochi.
Ovvio che per gestire al meglio il tutto è ampiamente consigliabile accattarti il telecomando (già fatto) e il tastierino da incastrare nel pad (in uscita questo mese). KINECT, che fino alla settimana scorsa serviva altresì a gestire la consolle "con la sola forza delle mani", ha visto rimosse le sue gesture, sicché il costoso add-on è stato degradato a semplice cam avanzata.
Eppure non te la senti di sostituire/collegare tutto alla One.
1° come detto sopra, l'upscaler della consolle è piuttosto scarso: ergo, il lettore DVD del tuo DAV si comporta meglio;
2° come detto sopra, il lettore multimediale della One è incompatibile coi codec DivX più obsoleti: ergo, il lentissimo Sitecom è più compatibile;
3° usare la One praticamente sempre e comunque, per gestire SKY, Netflix, DVD e vita digitale ti sembra un po' eccessivo e "rischioso", vista la fama di scarsa solidità che aveva la 360 e l'uso - sulla One - di un drive slot-in, che già su iMac ti sta dando i suoi grattacapi.
Accetti consigli!!!

Going clear e la Chiesa di Scientology

Ieri pomeriggio - tra una puntata e l'altra di BoJack Horseman (mittticooo!) - hai scovato su Netflix una docufiction che cercavi da tempo: Going clear. Scientology e la prigione della Fede, dell'ex scientologista Alex Gibney. Credi che su Scientology ci sia ben poco da dire, in quanto notorio e praticamente di pubblico dominio.
Scientology è una chiesa, una setta, un'organizzazione o quello che volete, più per fini economici che di culto, con sede principale negli Stati Uniti d'America, che raccoglie e diffonde credenti in tutto il mondo dal 1954. L'insieme delle sue credenze e pratiche sono state ideate da L. Ron Hubbard, che ha ampliato il suo precedente sistema di autoaiuto denominato Dianetica.

Conosci Hubbard sin dalla tua adolescenza come grandissimo scrittore di fantascienza (Ritorno al domani, L'ultimo vessillo, Soldato della luce, etcetera), e vedendo il documentario ti sei reso conto di quanto folle e bugiardo fosse. Quantomeno dopo che la sua parentesi di scrittore pulp venne definitivamente archiviata.
Perché uno che crea una religione nel XX sec. e si autoproclama Commodoro, trascorrendo il resto della sua vita da latitante a bordo di una nave nelle acque internazionali, proprio bene non doveva stare... O era straordinariamente furbo!

Gli unici elementi che ravvedi a favore di Scientology sono:
1. l'organizzazione riesce davvero, fino ad un certo punto, ad aumentare la tua autostima. Ciò a caro prezzo, però! visto che esistono precisi listini per qualsiasi corso di auditing;
2. si dice che Scientology riesca a realizzare ogni tuo desiderio, purché tu dia loro i tuoi soldi. Non dimentichiarti che molte personalità dello spettacolo sono scientologisti (Tom Cruise e John Travolta su tutti), ed effettivamente pare che spesse volte agenti di Scientology siano intervenuti ad Hollywood per convincere/intimidire a favore dei suoi adepti...
L'origine del nostro mondo secondo Scientology O_O
Secondo Hubbard, 75 milioni di anni fa esisteva una Confederazione di stelle e pianeti, inclusa la Terra che era utilizzata principalmente come pianeta prigione. Sulla Confederazione comandava il malvagio Xenu. In questa Confederazione, che Hubbard descrive come molto simile ai mitici Anni Cinquanta, la sovrappopolazione era diventata un problema serio, che Xenu risolse uccidendo molti dei suoi abitanti. Più precisamente, convocò con l'inganno miliardi di persone per un'ispezione delle tasse, che invece paralizzò con delle iniezioni di alcool e glicole. Costoro vennero poi caricati a bordo di astronavi - che erano copie esatte degli odierni aerei DC8 (!) - e portati sulla Terra, dove furono gettati nei vulcani che furono poi fatti esplodere con bombe all'idrogeno!!!
E giusto per proseguire il loro tormento, le anime delle vittime furono catturate da Xenu e condannate a 36 gg di induzione ipnotica. Questa ipnosi di massa consisteva nella visione continua di programmi televisivi contenenti perversioni sessuali, soap opera e nozioni religiose come Dio, il Diavolo, ecc... Dopo questo, le anime disincarnate furono lasciate vagare nell'etere terrestre e da allora, ogni volta che nasce un essere umano, una di esse - chiamata da Hubbard "thetan" - o anche più di una, s'incarna in un neonato, rendendolo "impuro" e spingendolo, da adulto, a compiere azioni malvagie... La missione di Scientology sarebbe dunque quella di ripulire lo spirito degli esseri umani per portarli allo stato di "clear", ossia di "puro", nel senso più alto del termine.
Scioccante è a dir poco. E più fantasioso della Genesi e del Diluvio universale.

È stato fatto un film che a grandi linee riprende la storia di Xenu, Battaglia per la Terra, a suo tempo fortemente voluto da Travolta e rivelatosi un floppone assurdo, tanto da essere criticato come uno dei "peggiori film mai realizzati". Brutto è infatti a dir poco. E anche ignorando il suo legame con Scientology resta una pellicola terribile.
L'altro film propaganda di Scientology è Phenomenon. Anche questo interpretato da John Travolta. Incentrato sul potere della mente, è comunque godibilissimo a sé. Per sua fortuna.

In Going clear è stato detto anche che Hubbard era già preso dal suo culto quando scriveva fantascienza, nel senso che già allora trasferiva le sue idee nei suoi testi fantastici. In realtà ciò non lo hai mai notato, e ti sembra più propaganda posticcia, ma tant'è. Di sicuro, dopo essersi bevuto le cervella, peggiorò anche il suo modo di scrivere fantascienza: Battaglia per la Terra (il romanzo da cui fu tratto il floppone) e la decalogia di Missione Terra sono due polpettoni-fiume, bislacchi ed esagerati, le cui vendite e positive recensioni sono solo un risultato artificioso.

Scientology ha avuto diversi problemi legali - sia di natura penale che per evasione fiscale, e prevede una serie di assurdi riti, pressioni psicologiche, veri e propri campi di prigionia adibiti al ricondizionamento di chi vuole uscire dal culto... oltreché laute offerte economiche obbligate e l'insano culto del suo creatore - che per la cronaca non è morto ma "ha deliberatamente lasciato il suo corpo per svolgere ricerche spirituali a più alto livello, liberato dai limiti mortali della carne".

la monumentale sede principale della Chiesa
L'ultima assurdità.
Gli insegnamenti hubbardiani sono stati iscritti su tavolette di acciaio inossidabile poi racchiuse in capsule di titanio, e conservate in un enorme caveau costruito nel fianco di una montagna del Nuovo Messico, di proprietà della Chiesa. Questo onde evitare qualsiasi loro alterazione, che è considerata "reato ecclesiastico"...

venerdì 6 novembre 2015

Sherlock, la serie TV? nì

Dopo tante insistenze da parte della tua mogliera, e grazie all'arrivo nel Bel Paese di Netflix, hai voluto iniziare Sherlock, la serie TV liberamente ispirata alle opere di sir Arthur Conan Doyle, con Benedict Cumberbatch nei panni di Sherlock Holmes, e Martin "Bilbo" Freeman come Dott. John Watson.
Ebbene?
Premesso che, su consiglio di tua moglie hai saltato non-sai-perché-lo-sa-solo-lei il 2° ep. della stagione I. Epperò la serie non ti ha ancora catturato. E chissà se mai lo farà.

Sì, blablabla Londra coi suoi caratteristici taxi e vicoli... la serie blablabla nonostante sia d'ambientazione moderna è decisamente aderente al canone... Cumberbatch e Freeman sono blablabla due star internazionali che hanno preso parte a grandi produzioni cinematografiche (ma Cumberbatch lo odi da quando ha infangato il nome di Khan Noonien Singh! gloria imperitura a Ricardo Montalbán)...

Onestamente?
ti piace l'idea di stagioni brevi da tre episodi l'una, dove ogni puntata - di lunga durata, quasi un minifilm - gode chiaramente di ottimo budget e di sceneggiature discretamente funzionali. Scelte controcorrenti e coraggiose, in un mondo che tende a dilungare il più possibile le serie col rischio di troncarle non appena gli ascolti calano. Però
boh...
Ora, di Sherlock Holmes hai letto solo Uno studio in rosso eoni fa. Quindi non puoi dire quanto la serie BBC One sia fedele all'opera cartacea del Maestro. Ma ci vedi troppe forzature ed escamotage, fatti - ti è sembrato - più per accontentare i fan del personaggio che per creare davvero trame logiche.


Epperfavore: Moriarty, la nemesi di Sherlock Holmes, un ragazzetto che puzza di nerd?

venerdì 23 ottobre 2015

Netflix arriva in Italia!

Oh, ieri era il giorno dell'attesissimo sbarco in terra italica di Netflix - per la cronaca, il più grande servizio di TV on demand degli States, con oltre 50 mmmilioni di utenti.
Beh, come tanti lo attendevi con trepidazione, specie per la possibilità di vedere le serie tivvì in lingua originale e coi sub, nonché per l'abbordabilissimo costo (ca € 8 mensili, ottimi se raffrontati alle offerte Mediaset/SKY/Telecom). Pertanto, appena giunto a casa, hai subitamente abilitato la XBOX One e l'iPad, scaricando le relative app.
Epperò non ne sei rimasto particolarmente entusiasta.
Oh, lo streaming è F-A-V-O-L-O-S-O! parte subito, pochi secondi d'attesa e si comincia, e non va M-A-I in buffering. Aveva ragione Netflix quando anni addietro lanciò un concorso di un milione di dollari per chi fosse stato capace di migliorare almeno del 10% le performance del suo algoritmo adattativo!
Affettivamente, lo streaming scorre fluido che è un piacere. Ierisera hai visto con la tua mogliera la premiere season di Sherlock. Filmato liscio come l'olio e sempre con ottima qualità audiovisiva. Cioé: dimenticatevi lo streaming barbaro di Videopremium, Nowvideo e Putlocker, o anche del Tubo, che se non hai una connessione ottimale son cazzi!
Ma...
il catalogo del Day One è un po' miserrimo. Tante serie TV, vero, ma tutte indietro di almeno una stagione rispetto agli States o alla Gran Bretagna. E pochi film. Sui documentari e le docufiction non ti esprimi, perché si sapeva già che c'erano quei prodotti di nicchia che non finivano sul National Geographic o History Channel. Oh, ciò non vuol dire che non ci sia roba interessante, ma non ti aspetti chissaché...
Va be' che la forza di Netflix sono le produzioni originali che - ti hanno detto - sono di qualità medio-alta, ma speri che nei prossimi mesi lo scarto con gli States si riduca, perché sarebbe splendido vedere sin da subito le serie (anche se in lingua), senza ricorrere agli stratagemmi del torrent.

mercoledì 21 ottobre 2015

Il nuovo trailer di Guerre Stellari ep. VIII e le manie di Giorgino Lucas

Ierisera, esaltato dal nuovo teaser trailer di Guerre Stellari ep. VII, hai visto sul Tubo vari filmati contenenti tutte le modifiche che Giorgino Lucas ha apportato alla sua trilogia originale nel corso di trent'anni.
Te hai l'ediz. DVD del 2004. E già quella è un mezzo scempio. Ma l'ediz. Blu-ray, signori miei, unica ediz. ufficiale in HD, è ancora più pasticciata!
Che Giorgino c'ha sta fissa dai tempi dell'ediz. VHS rimasterizzata in THX, spacciata tanto superbamente come Edizione Speciale. Decine e decine di modifiche in digitale fini a loro stessi e che mal si amalgamano con le scenografie stupendamente artigianali dei film originali: dalle scene spaziali rifatte in CGI alla faccia di quel-faccia-di-pirla di Hayden Christensen al posto dell'attore che prestava il volto al Darth Vader senza maschera nella scena finale della saga; dalla sostituzione dei fondali originali dipinti con altri in CGI, al ridoppiaggio a causa di modifiche ai dialoghi; fino ai ritocchini qua e là davvero sciocchi e senza senso alcuno, quando non anche "comici". Ora, può anche risultare accettabile (sebbene inutile ai fini della trama) la scena con Jabba de' Hutt interamente in digitale. Possono anche apparire come perfezionamenti i battiti delle palpebre apposti agli ewoks. O la ripulitura generale audio/video, sebbene in alcuni casi essa sfoci nell'alterazione della luminosità/saturazione originale, quando non anche in cambi delle inquadrature. Ma cazzo, non mi puoi cambiare aspetto al sarlacc che adesso c'ha il becco, c'ha! non mi puoi stravolgere COMPLETAMENTE la scena del balletto nella tana di Jabba, rifacendola in CGI. O far apparire Han Solo meno canaglia di quel che è. Non mi puoi pasticciare coi dialoghi solo perché lo decidi tu. Ma ci cazzo sei??? Non puoi stravolgere così tre film solo perché pensi che, essendo una tua proprietà intellettuale, TE puoi farne quel che vuoi! perché Guerre Stellari fa parte dell'immaginario collettivo di almeno due generazioni di nerd e devi portargli il massimo rispetto! Di più: l'originale Guerre Stellari è stato inserito fra i film conservati nel National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, in quanto "arte da preservare", mentre la Visual Effects Society l'ha inserito al 1° posto tra i 50 film più importanti nel campo degli effetti visivi. Ciò grazie alle ore che i talentuosi ragazzi dell'allora nascente Industrial Light & Magic passarono sopra dipinti, scenografie, miniature e modellini. Dov'è dunque OGGI il risultato di quella mole incredibile di lavoro, dove sono quegli effetti speciali che sorpresero gli spettatori e rivoluzionarono l'industria del cinema? Non esiste più. Perché oggi non esistono v. in commercio del montaggio originale della trilogia originale. Sì, avete letto bene. Non esistono v. in commercio dei montaggi originali di Guerre Stellari, de L'Impero colpisce ancora e de Il ritorno dello Jedi. Come a dire che chi volesse oggidì vedere i film che all'epoca vinsero gli Oscar per i migliori effetti speciali e le migliori scenografie, può attaccarsi ar cazzo. Per volere del padrone, of course...


Grazie Disney per aver salvato il franchise togliendolo dalle grinfie del suo creatore!
Grazie per aver ignorato lo script originale di Giorgi che - a quanto pare - avrebbe avuto ANCORA adolescenti per protagonisti.
E grazie per aver creato qualcosa che si distacca COMPLETAMENTE dall'oscena seconda trilogia (epp. I, II e III) per allacciarsi direttamente alla trilogia classica, riprendendo la vecchia guardia (Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Anthony Daniels, Peter Mayhew & Co.) per introdurre accanto a loro i nuovi eroi. Idealmente è come se dei vecchi amici stiano presentando il mondo di Guerre Stellari alla nuova generazione di spettatori. È un nuovo inizio che ha il massimo rispetto del canone originale. E ciò è quasi commovente.
E grazie Harmy e Doppiaggi Italioti!!!
Già. Perché sul Torrente circola una copia rimasterizzata non ufficiale dei film originali, in alta definizione e senza gli effetti speciali aggiunti dal '97 in poi. E il ringraziamento di queste ediz. pirata ma quanto più fedeli possibili ai montaggi originali, va innanzitutto ad Harmy, un fan dalla Repubblica Ceca che, armato di tanta pazienza, occhio fino e bravura, è riuscito a "de-specializzare" i tre film. Il nostro amico ceco ha utilizzato come base le versioni Blu-ray, e per eliminare le aggiunte delle famigerate Edizioni Speciali si è servito di toppe digitali create per mezzo dei DVD del 2006, Laserdisc e scansioni di pellicole. Altrettanta attenzione è stata data dai ragazzi del blog Doppiaggi Italioti, che ha curato (sta curando) le v. italiane, reinserendo il logo iniziale della Lucasfilm, il testo scorrevole, i sottotitoli alieni e perfino i titoli di coda, così come apparivano ab origine!

Riprendendo il trailer de Il risveglio della Forza - e conoscendo JJ Abrams, che col nuovo Star Trek non è che abbia poi inventato granché, visto che si è fortemente ispirato alle sceneggiature del materiale classico - c'hai da dire che:
- sì, ci sono tutti i vecchi protagonisti. Ma non si vede ancora Luke...
- i protagonisti saranno Rey, ragazza solitaria che il tuo istinto ti dice che l'è figlia di qualcun altro, e Finn, uno stormtrooper in crisi d'identità (perché col nuovo ordine "non ha niente per cui combattere");
- c'è un tizio, Kylo Ren, adepto del Lato Oscuro della Forza, che giura davanti alla maschera di Vader che "finirò ciò che hai iniziato". Kylo ha un'astronave e dei suoi uomini. Chiaramente è qualcuno che conta: un Ammiraglio? un membro dell'Alta Guardia Imperiale? un sith?
- eppoi c'è questo tizio ammantato di nero che con mano robotica tocca C1-P8. Chiaramente è Luke. E siccome non si vede de visu, e Han Solo dice "è tutto vero. Il Lato Oscuro... I Jedi... sono reali", te pensi che Luke non abbia rifondato l'Ordine di Jedi, ma si sia ritirato ad un eremitaggio. O sia passato al Lato Oscuro. O sia morto. O, boh!!!
Non sai come ma, dopo aver visto il trailer,


ti son venuti in mente due grandi fumetti dell'Universo Espanso (oggi fuori canone, sigh!). Ai quali, di certo, il buon JJ si è ispirato. Come a dire: se sono fuori canone possiamo adattarli alle nostre esigenze per il nuovo canone, come e quando ci pare...
- la Trilogia di Thrawn, una trilogia di romanzi (e fumetti) di Timothy Zahn ambientata cinque anni dopo Il ritorno dello Jedi e incentrata sull'Ammiraglio Thrawn, l'ultimo Grandammiraglio rimasto che cerca di distruggere Luke Skywalker e l'Alleanza Ribelle, nonché di recuperare le briciole dell'Impero per farlo suo;
- Il Lato Oscuro della Forza, fumettone di Tom Veitch, in cui si scopre che l'Imperatore non è morto ma, ormai pura entità malvagia, si è reincarnato in un clone. Comunque alla fine muore nuovamente e veramente, neh! e frattanto Luke si lascia trascinare dal Lato Oscuro e dalle sue tentazioni, ma viene salvato dalla sorella Leila, perché "la Forza scorre potente negli Skywalker".
Tutti furono pubblicati da Magic Press e recuperabili a pochi euri sulla Baia. E la tua modesta opinione è che sono gli unici che val la pena di leggere per espandere l'universo di Guerre Stellari.

Comunque ci vediamo il 16 dicembre. In sala!!! per appurare e per tornare bambini.
Yeees!!!

sabato 10 ottobre 2015

Apple vs Microsoft

Su un blog una volta leggesti:
"l'innovazione si è spostata da Cupertino a Redmond".
Ora, tu potresti pure non crederci (sebbene non si faccia poi ormai tanta fatica a farlo), ma renditi conto di com'è cambiata l'Apple dopo la dipartita di Jobs!!!

Oggidì il core business di Apple è incentrato su 5 prodotti. In ordine sparso d'importanza:
- mobile: leggi iPhone, iPad e iPad Pro. Sorvolando sul fatto che l'iOS post-Jobs fa proprio cagarissimo (brutto, piatto e carico di effetti grafici inutili e caotici, v. la nuova vista multitasking!), fa piuttosto specie vedere come oggi, in questo campo, Apple insegua più la concorrenza che dettar legge. Per Jobs lo smartphone ideale era quello che potevi usare con una mano: "nessuno mai comprerà un grande telefono" diceva il galantuomo. Quindi massimo i 4" dell'iPhone 5. Con iPhone 6 quel ricchiella di Tim Cook ha invece cambiato del tutto direzione, adottando dimensioni più generose, che si avvicinano pericolosamente a quelle dei dispositivi di Samsung, Huawei & compagnia bella. Per quanto riguarda i tablet, Jobs diceva che "7" pollici non sono sufficienti per creare grandi applicazioni. Abbiamo fatto delle prove approfondite e 10" sono la dimensione ideale. Dato che gli utenti di un tablet hanno anche uno smartphone in tasca non c'è nessun motivo nel fare un dispositivo che sia una via di mezzo". Quindi per Jobs nessun dispositivo trasversale, phablet o mini tablet che fosse. E... l'iPad Mini, seppure gran bel prodotto, dove lo metti? e iPad Pro? "chi vuole una stylus?", diceva il sig. Lavori. Cook, evidentemente, che non solo ha introdotto l'Apple Pencil, ma - con iPad Pro - ha realizzato una brutta copia del Microsoft Surface. Sì, a 'sto giro la brutta copia viene da Cupertino;
- streaming: Apple nel 2001 lanciava l'iTunes store, come compendio dell'allora suo cavallo di battaglia iPod. Buonanima. Perché chi se lo inchiula più oggi l'iPod? col tempo, dopo la musica - rigorosamente protetta contro le copie - si sono affiancati sullo store film e serie TV, che insieme garantiscono ottimi introiti a Cook & Co.
- indossabili: ovverosia l'ultimo baluardo di mamma Apple, il Watch. imho un cagatone colossale. Qui l'idiozia di Cook e dei fanboy Apple si vede tutta, e probabilmente Jobs avrebbe detto: "chi vuole uno smartphone da mettere al polso?";
- computer desktop: e arrivi a quello che fino a 15 anni fa era il prodotto principale di Apple, quando ancora si chiamava Apple Computer, e che oggi è chiaramente passato in terzo piano. Chiarisci: i computer Macintosh sono ancora oggi degli ottimi computer. Oltreché belli da vedere. Seppur costosissimi. Solidi e durevoli nel tempo, con hardware di primo livello e un software di sistema appositamente scritto, che lega alla perfezione con la macchina su cui gira. Purtroppamente, gli ultimi MacOS X fanno sempre più schifo. Vuoi perché Apple si ostina a rilasciare un major update l'anno - cosa che crea più problemi e incompatibilità con le app già in commercio, che benefici - vuoi perché questa convergenza verso iOS è proprio terribile quanto inutile, 'ché svuota il desktop di funzioni utili (Foto è anni indietro ad iPhoto, il nuovo iMovie ha perso un sacco di funzioni rispetto ai precedenti, and so on), e di contro lo appesantisce di funzionalità discutibili (centro notifiche, Mappe, chiamate telefoniche ed sms da desktop... mah!);
- software: domanda: Apple si occupa ancora seriamente di software? che non sia quello di sistema né le app incluse in iOS e MacOS X? iLife è morto nel 2013, portando con sé iPhoto, iDVD e iWeb. iMovie e GarageBand vengono ancora venduti sullo store l'uno separatamente dall'altro. Ma iMovie sta vivendo una degenerazione progressiva: ha perso i temi, il timecode e la possibilità di creare DVD e filmati in 4:3. È diventato lento, poco intuitivo e per nulla ispirato. iWork? praticamente fermo dal 2009, sebbene le app abbiano ricevuto aggiornamenti senza nuove funzioni. Stupendo Keynote, ma Excel fa le scarpe a Numbers. E Pages è un pessimo ibrido: né word processor né desktop publisher. Bentō, il database user friendly a basso costo? droppato. Bisogna passare ad altro - in molti casi dovendo ricostruire i propri archivi, altrimenti, se si vuole restare in casa, passare a FileMaker Pro. Potente sì, ma grosso e inutile ai più. L'editor fotografico professionale Aperture? deprecato. Con buona pace per tutti. Restano Logic Pro e Final Cut Pro, rispettivamente per l'editing audio e video professionali. Eppure giuri che a breve anche GarageBand, Logic Pro e Final Cut Pro faranno la loro brutta fine. Perché, è inutile negarlo, la tendenza in atto in casa Apple è quella di appizzare il suo software, cannibalizzandolo e semplificandolo sempre più!
- riconoscimento vocale: Apple è stata la prima ad integrare, con SIRI, il sistema di riconoscimento vocale sui suoi device. Eppure SIRI sembra essere rimasta al palo. Non è disponibile su desktop, e su AppleTV non arriverà a breve in Italia. Aggiungici che ha la voce di una battona frigida e che è poco reattiva...
- TV: AppleTV è il peggior prodotto di Apple degli ultimi anni. Ed è giusto che stia per ultimo. Pessimo come media center: non ha mai montato né un lettore blu-ray né una porta USB, e si è sempre rifiutato di leggere FLAC, DivX e matroska. La nuova versione integra un derivato dell'iOS che consentirà di far girare i giochi. Ciò però non la rende una consolle, perché nemmeno lontanamente paragonabile ai mostri sacri Sony e Microsoft. Eppoi non ha neanche un joypad...

Microsoft invece, superato il periodo grigio iniziato con Windows Vista e ripresentatosi con Windows 8 - probabilmente i due OS di Redmond più sfortunati dai tempi di Windows 3.1 - ha rimodulato il suo business così come segue - stavolta davvero in ordine sparso:
- produttività d'ufficio: Office, nonostante i suoi difetti, è e resta il leader della produttività d'ufficio. Word, Excel e PowerPoint, quantomeno, e nonostante le loro colossali dimensioni, sono lo standard de facto quando si parla di word processor, foglio di calcolo e presentazioni in slide. Con buona pace di quelle porcate gratuite di LibreOffice e OpenOffice. Ormai Office è ovunque: su smartphone, tablet e aggratise online. Tra l'altro, hai avuto l'opportunità di usare Access, e devi ammettere che in certe cose è più potente di FileMaker Pro, sebbene più complicato da usare;
- soluzioni enterprise: ovvero soluzioni per le aziende, dal cloud computing, al backoffice, passando per Exchange. Da questo punto di vista Microsoft è un colosso quasi al pari di IBM;
- computer desktop: con Windows 10 Microsoft ha realizzato davvero un gran bel prodotto: ottimizzato nel boot, nella sospensione e nell'esecuzione dei task, e con un carico di novità non indifferente. Tra cui la tanto agognata "convergenza" che Apple non riesce (o non vuole) proprio realizzare. Windows 10 è infatti scalabile e sarà disponibile su tutti i dispositivi made in Redmond, compresi tablet, telefonini e consolle. Lo hai testato su un notebook di sette anni fa e ne sei piuttosto soddisfatto... certo è sempre Windows, con i suoi limiti e le sue magagne, ma è di certo il miglior Windows dai tempi di Windows 95;
- XBOX: nonostante la galoppata della PlayStation 4, in America il marchio XBOX è ancora dominante. Phil Spencer sta facendo un ottimo lavoro e XBOX One è quasi una consolle matura. "Quasi" perché l'interfaccia è lenta, il lettore multimediale è anni indietro rispetto a quello di XBOX 360 e le grandi IP sono ancora in arrivo. In ogni caso resta una vera macchina da gioco e... "novembre sta arrivando", e con lui le prime IP e Windows 10 per XBOX!
- Microsoft Games Studios: ovverosia 343 Industries, Rare, Lionhead Studios, Turn 10... ovverosia titoloni del calibro di Halo, Fable, Forza Motorsport, Minecraft, Age of Empire. Devi aggiungere altro?
- mobile: nel 2013 Microsoft ha acquistato Nokia, commercializzando oggi la fetta più grossa degli smartphone Windows Phone, i Lumia. imho ottimi cellulari: veloci, leggeri, che fanno tutto quello che devono fare, con tutte le app che contano, senza perdersi nei meandri di superprestazioni o millemila inutilerrime app. Lumia è insomma il tentativo discretamente riuscito dopo il floppone dei lettori .mp3 Zune;
- ibridi: Microsoft, quando ha deciso per la prima volta di costruire computer suoi, ha scelto la strada degli ibridi, piuttosto che lanciarsi, come gli altri, sul mercato dei tablet. I Surface sono infatti veri e propri notebook prestanti, ma all'occaso resistenti e leggeri come i migliori tablet. E pare che, nonostante il prezzo (sui mille euri!) stiano vendendo ottimamente, anche perché la tendenza in atto sta dando proprio ragione a Microsoft: ad oggi le vendite di notebook e di tablet sono un po' frenate, giacché il consumatore vuole i vantaggi e le prestazioni del desktop unite alla mobilità dei tablet;
- streaming multimediale: qui affettivamente, Microsoft ha sempre avuto meno fortuna della concorrenza, Netflix e Spotify compresi. Sebbene l'offerta musicale e audiovisiva di Redmond sia sempre stata ottima;
- riconoscimento vocale: vero, Cortana è arrivata dopo SIRI, ma si è evoluta meglio. E più rapidamente. Inoltre, cosa di non poco conto, è quella meglio integrata con le applicazioni di terze parti. Ad oggi Cortana è disponibile su tutti i dispositivi Microsoft. XBOX e Windows 10 compresi. Anche in Italia. E dite quello che volete, ma è più "umana" e reattiva di SIRI;
- online: apparte MSN, il pacchetto che integra il cloud di OneDrive, Hotmail e il calendario Outlook, Microsoft gestisce un ottimo motore di ricerca (Bing!), e nel 2011 ha acquistato il leader della messagistica e del VoIP Skype - sebbene questo abbia perso qualche colpo ultimamente;
- indossabili: dite quello che volete, ma il Band 2 è davvero il miglior smartwatch in circolazione: costa meno della metà dell'Apple Watch, ha più sensori e non ha la pretesa di essere uno smartphone da polso!
- HoloLens: ossia il visore a Realtà Aumentata che sembra spaccare di brutto. Passerà ancora qualche anno per vederlo all'opera su Windows o XBOX. Epperò non puoi fare a meno di accostarlo ai visori a Realtà Virtuale che negli Anni Novanta hanno tanto rotto i marroni per poi arrivare a gniente.

No, non ce l'hai con Apple. Anzi, continui ad adorare i loro computer. Ma ti fermi là. Perché, da consumatore intelligente e navigato quale sei, ti rendi conto che non tutto quello che esce da Cupertino è un must have, che tutto ciò che vende non necessariamente è il top, e che tra i prodotti Microsoft c'è anche roba buona!

mercoledì 7 ottobre 2015

Evento Microsoft 6 ottobre. Niente male

Oh, a sto giro è stato più interessante il keynote di Microsoft, tenutosi ieri in quel di New York, che quello Apple di un mese fa!

- Nuovo Microsoft Band:
Potresti farci un pensierino...
altro che Apple Watch. Il Band è davvero lo smartwatch definitivo. O quantomeno gli si avvicina seriamente. Innanzitutto perché non si pone l'obiettivo di essere un "gioiello" né uno smartphone da polso, eppoi perché è disponibile in unica configurazione a "soli" € 250, ha una discreta durata della batteria (48h), e non necessita obbligatoriamente di rimanere collegato ad uno telefono per funzionare. E alla moltitudine di sensori già disponibili sul primo modello (microfono, vibrazione aptica, UV, cardiofrequenzimetro, risposta galvanica - che misura la conduttività della pelle, GPS, accelerometro a tre assi, girometro, luce e temperatura ambientale, capacitivo e temperatura della pelle), aggiunge persino il barometro e il VO2Max - che misura la quantità di ossigenazione del corpo, rendendolo così l'indossabile più completo e preciso sul mercato. Specie perché non è razzista come quelli che "la pensano differente", fungendo tanto con Windows Phone, che con iPhone e Android!

- il nuovo Lumia top di gamma:
del nuovo Lumia 950 si sapeva già praticamente tutto, perché le fughe di notizie sono state impietose a riguardo, e il prodotto si è rivelato esattamente a com'era stato descritto. Ad ogni buon conto si tratta di un ottimo terminale. Il Lumia 950 (e il 950 XL) ha un display AMOLED 4K da 5 e passa pollici, proci a 6 o 8 core, 3 GB di RAM, fotocamera da 20 Mpixel con triplo flash, e blocco telefono con scansione dell'iride. Di più: tramite un apposito dock, è possibile collegarlo a schermo e tastiera, trasformandolo in un simil PC (col supporto delle sole app universali). 'nzomma, sulla carta meglio dell'iPhone 6S. Il tutto al prezzo-comunque-sempre-caruccio di € 599 / € 699. Purtroppamente Microsoft monta ancora case di plastica non d'alluminio, ma tant'è...

- la controrisposta all'iPad Pro:
avevi già detto in qualche post come l'iPad Pro copiasse in maniera spuderrima il Surface Pro di mamma Microsoft. Ieri a Redmond hanno presentato l'aggiornamento del loro tablet, il Surface Pro 4: più sottile, più potente, con un pennino più evoluto, che supporta fino a 1024 livelli di pressione, e una type cover dai tasti più spaziati. Da € 1029! 'sticazzi.



- gli Hololens:
ovverosia gli occhiali a realtà aumentata. Pare che potranno essere usati tanto nei videogiuochi che per attività serioserie, e la demo è stata davvero impressionante. Purtroppamente prima di giocarci su XBOX One passerà almeno un altro anno...


- e una novità:
il Surface Book, novello notebook sottilissimo che si pone in competizione col MacBook Air: lo schermo (touch) si sgancia o può ruotarsi e sovrapporsi alla tastiera, rendendolo in sostanza un superibrido tablet/PC. Che a dire di Microsoft sarebbe pure fino 2 volte più veloce del prodotto Apple (?!).
No, non sei passato al lato oscuro dell'informatica.
Che poi, come dicesti a suo tempo, non è più Microsoft il grande nemico e te comunque hai sempre apprezzato alcuni suoi prodotti, dalla XBOX ai telefonini, passando, per certi versi, dal pacchetto Office. Ma non si possono però leggere, l'indomani, certi articoletti faziosi

"L'illusione di Microsoft: poter sfidare Apple
con un suo portatile"

e se li commenti con vero spirito critico ti additano come "il solito utente Windows con Android in tasca". A te? che sei Mac-user dal 1996 e odi il robottino!!?!? ma se la pigliassero in culo, fanboy der cazzo!!!

venerdì 2 ottobre 2015

Notizie da nessun dove

Oh,
l'è proprio un sacco che non scrivevi.

Come da qualche post addietro, in agosto hai terminato Batman: Arkham Knight. L'ultimo della trilogia Rocksteady, tanto spacciato per essere il gioco di Bats definitivo.
Ma nel tuo corazón il miglior videogiuoco sul Crociato Incappucciato è e resta quell'Arkham Origins tanto bistrattato dai fan per i troppi bug.

Purtroppamente Arkham Knight ha molte carenze: nessuna bossfight, trama sfilacciata e deboluccia con finalone scontato alla Nolan, ABuso della batmobile, scarso uso dei comprimari, soliti villain, etcetera.

Arkham Origins aveva invece superbe bossfight, bellissime missioni detective, la batcaverna visitabile per intero. E - scusa se è poco! - ti trasmetteva perdavvero la rabbia e l'essenza di essere il Bat-Man!
Già è una fatica, per chi ha poco tempo libero come te, farsi una partitella ad Arkham Knight, visto che ogni qualvolta che accendi la consolle c'è pronta una patch da scaricare (a soli tre mesi dal lancio sono state rilasciate la bellezza di OTTO patch). Aggiungici poi i DLC strapagati col Season Pass: 1 GB di roba alla volta per neanche 15 min di gioco... Sì, sì, sì, belle le batmobili di Burton, di Nolan e di Adam West, ma volete davvero fare il Batman definitivo? e allora rimettetemi la batcaverna, tutte le skin ancora mancanti (invece di ammorbare i fan con degli inutili concept), e un DLC mastodontico con almeno cinque bossfight con altrettanti cattivoni, in altrettante minicampagne da almeno un'ora l'una per ciascun membro della batfamiglia (Robin, Nightwing, Catwoman, Cappuccio Rosso e Azrael)!!! altrimenti, fateci il piacere: rimettete il tutto di nuovo in mano alla WB Montréal per un Origins 2! cazzo!!!

Intanto hai accattato Forza Motorsport 6. Il miglior videogiuoco da Granturismo attualmente in circolazione PUNTO. Solo su XBOX One SOOCA. Oh, 1080 a 60fps g-r-a-n-i-t-i-c-i! corse in notturna e con la pioggia. Un frappo di auto, come sempre personalizzabili in toto e visitabili in "autovista".
Peccato solo che:
- il meteo non sia dinamico. Se piove o è notte, lo è per tutta la gara;
- ci sono troppe muscle car mmmericane, e manco una Citroën;
- sono presenti solo tracciati da Granturismo, Daytona, Le Mans, Formula Indy e Formula 1, a scapito di quelli pseudo-cittadini come la ex-costiera amalfitana, sigh!
Ad ogni modo sei davvero troppo vecchio per certi giochi, e te lo sei già stufffato...
tea culpa.

In quanto a letture sei invece messo male. Al momento non riesci proprio a leggere niente di lungo, eccetto racconti e fumetti. Sul comò tieni comunque Il cimitero dei folli di Ray Bradbury e tiri sì e no un capitolo a sera... vergogna! te che quindici anni fa leggevi almeno un libro a settimana!

Dopo aver terminato True Detective 2 e provato a seguire (con scarso esito) alcuni telefilm (Warehouse 13 e Deception), finalmente settimana scorsa sei riuscito a vedere Il labirinto del fauno, piccolo cult di Guillermo Del Toro, che ti ripromettevi di vedere dal 2006. Bello. Inaspettato. Specie nel finale.
Ambientato durante la guerra civile spagnola sotto il controllo di Franco, ha per protagonista una ragazzina che si rifugia nel mondo delle fate e ivi conosce un fauno...

Un fantasy atipico, un po' horror, un po' splatter.
Sottotitolo implicito del film: il potere dell'innocenza supera ogni male.
Hai visto anche il pilot di The man in the High Castle, la nuovissima serie commissionata da Amazon e basata sul famoso romanzo La svastica sul sole di Philip K. Dick. Sì, quello dei nazisti che vincono la Seconda Guerra Mondiale e si spartiscono l'America con i nippo, lasciando a Mussolini le briciole. Bello e benfatto. Adesso aspetti la realizzazione della serie vera e propria, per il 2016.

E finisci con la delusione del mese. El Capitan. Detto anche MacOS X 10.11.
Come scrivesti in occasione della preview,
Yo no soy marinero,
yo no soy marinero, soy
El Capitán.
Soy
El Capitán, soy El Capitán.
Bamba, bamba,
bamba, bamba,
bamba, bamba
, bam...
alla Apple ormai hanno finito le canne e sono passati alla bamba, perché ecco le GRANDI novità:
- Mission Control ordina adesso le finestre aperte su un unico livello, senza cioè sovrapposizioni e finestre nascoste. In pratica fa le stesse cose che faceva Exposé (che ha poi cambiato nome in Mission Control) quando ancora si chiamava così, ovvero fino a Snow Leopard;
- il novello Split View (già visto su iPad Air e Pro) permette di lavorare su due app accostate. Tipo Safari sulla sinistra e TextEdit sulla destra, per prendere ad es. appunti. Ovvero una cosa che su Windows si fa da quasi-sempre. Insomma, un'idea copiata da Microsoft, il che ormai non significa più che non sia una buona idea, visto che i nemici di Apple sono oggidì Google e Samsung;
- la "scrollata del mouse", che ingigantisce il puntatore quando lo perdi di vista. Anche questa proveniente dal mondo delle Finestre, dove però c'è il più elegante effetto dei cerchietti concentrici che si attivano premendo Ctrl;
- la barra menù che si nasconde automaticamente... opzione esistente dai tempi di Winzozz 95;
- Metal (anche lui sbarcato da iOS), la nuova libreria 3D che dovrebbe garantire un miglioramento nelle performance di rendering del 40%. E che nella vita di ogni giorno, probabilmente, non significherà niente. Sul tuo poi no certamente: troppo vecchio - dicono - e quindi non fungerà né Metal, né Handoff, né AirDrop... del tipo: cazzo l'hai aggiornato a fare?
- il nuovo Note, che permette adesso di incollare contenuti multimediali, mappe, URL e altri allegati. In pratica una revisione dell'app per avvicinarla al bellissimo Evernote;
- Safari 9.0, che introduce i "pin", che permettono di "appuntare" i siti preferiti nella barra dei tab, tenendoli sempre aperti anche al riavvio del browser. Come Chrome...
Di più (o di meno, dipende dal punto di vista): dal nuovo Utility Disco hanno tolto la possibilità di riparare i privilegi. Dicono non sia più necessario. Hanno poi rimosso dal sistema il supporto allo ZFS, uno dei migliori file system in circolazione, abbandonato OpenGL, e:
per attivare l'utente root c'è da sbattere non poco, perché di base è attiva la cd. modalità "rootless". Dicono per proteggere il sistema, ma che impedirà a molte utility di funzionare.
Però ti hanno lasciato quella merda di Foto - che ha sostituito il bellissimo iPhoto, e - come ogni volta accade con un major update - tante vecchie applicazioni non funzionano più o fungono male!
Leggi quasi ovunque che El Capitan avrebbe dovuto velocizzare tutti i Mac supportati (compreso il tuo), garantendo un'esperienza d'uso perfezionata e prestazioni ottimizzate. Te non hai notato nulla di ciò. Anzi ti pare che con esso i passi indietro di Apple inizino a vedersi anche sul versante desktop. E la presunta ottimizzazione non nasconde la realtà delle cose: El Capitan è un service pack di Yosemite (d'altronde El Capitan è il nome di una montagna sita nel Parco nazionale di Yosemite). Tutto questo a fronte della montagna di novità e ottimizzazioni arrivate su PC con Windows 10. E che non vedi l'ora sbarchi anche sul tuo Lumia e sulla tua XBOX One!!! novembre sta arrivando...

Non ti ha ancora convinto del tutto...
Microsoft ha fatto sapere che Windows 10 sarà il suo "ultimo sistema operativo completo" e che d'ora in avanti si limiterà a rilasciare solo update. Inoltre la casa di Redmond sta davvero mettendo in atto la vera convergenza: quando Windows 10 sarà disponibile su tutti i dispositivi Microsoft, vi sarà un solo store e le universal app potranno girare tanto su PC, che su cellulare e consolle. Apple invece ti sta prendendo per il chiulo: lancia un ecosistema nuovo l'anno (prima iOS, poi watchOS, ora tvOS... senza contare le app ottimizzate per iPad Pro, visto che hanno deciso che il pencil non funzionerà sugli altri dispositivi); inoltre tutti i suoi OS sembrano convergere a livello di funzionalità e design, ma in realtà restano ben separati l'uno dall'altro.
Forse anche la casa di Cupertino dovrebbe abbandonare il grande update annuale (che fa solo danno e che non introduce vere e palpabili novità) a favore di una politica di aggiornamenti continui e più consistenti, e decidersi di realizzare delle vere app universali.
Augh!

lunedì 7 settembre 2015

Darkman. Commento

Hai scoperto quasi per caso questo semisconosciuto film di Sam Reimi, interpretato da Liam Neeson, Darkman.
Lo hai prontamente recuperato e tàliato ierisera. Che non c'avevi di meglio da fare.
Il film è vecchiotto (1990) e pare sia un piccolo cult dimenticato dei comic-movie... che poi comic-movie non è in quanto racconta una storia originale: i fumetti e le action figure del Darkman sono infatti arrivate sugli scaffali dopo l'uscita della pellicola.
Esistono anche due seguiti direct-to-video inguardabili. Ma a te di quelli frega gniente!
Lo scienziato Peyton Westlake, fidanzato con l'avvocatessa Julie, sta lavorando alla creazione di un nuovo tipo di pelle artificiale da usare in campo medico. Julie intanto è entrata in possesso di un documento compromettente che dimostra come il costruttore Strack abbia accordi con la malavita. Un giorno, mentre Peyton è ad un passo dal perfezionare la sua pelle, riceve in laboratorio la visita poco amichevole della banda di Durant, che lo sfigura orribilmente e fa saltare in aria la struttura. Peyton sopravvive miracolosamente e si risveglia in un ospedale nel quale stanno sperimentando nuove cure contro il dolore, tramite la recisione dei nervi del tratto spinotalamico; allo stesso tempo però questo comporta in lui un sovraccarico delle emozioni. Fuggito dalla clinica, Peyton occupa un laboratorio abbandonato e assume l'identità di Darkman - "tutti gli uomini, e nessuno... dappertutto, e in nessun luogo", con lo scopo di vendicarsi dei suoi aguzzini.
Figlio di The Shadow - Raimi all'inizio voleva realizzare una riduzione del fumetto dell'Uomo ombra, ma non ne ottenne i diritti - Darkman non è malaccio. Uscito poco dopo il Batman di Tim Burton, ne risulta influenzato per la fotografia e la colonna sonora (anche qui firmata da Danny Elfman). Perseguitato da dolori lancinanti e dalle visioni delle violenze inferte, con la vita normale ormai preclusa dalla sua deformità, Darkman diventa un folle emarginato ossessionato dalla sete di vendetta. L'ossessione lo porta a sacrificare la sua integrità morale per vendicarsi contro chi gli ha distrutto la vita.

un po' Maschera di cera, un po' Fantasma dell'opera, un po' Uomo elefante...
In conclusione, un film decentissimo, sebbene un po' ingenuo, che omaggia i comics dell'epoca pulp e il cinema horror degli anni '30. Non un capolavoro, ma sicuramente da guardare.

giovedì 27 agosto 2015

Naufragio nell'ignoto. Commento

William Hope Hodgson è William Hope Hodgson, c'è un cazzo da fare!

Marinaio, bodybuilder, fotografo, scrittore e soprattutto papà letterario di Lovecraft, è un fondamentale nell'ambito della letteratura soprannaturale e weird: i suoi libri appaiono a tratti prolissi (difatti per qualche settimana ne avevi sospeso la lettura... tua culpa!), ma i vagabondaggi dei suoi protagonisti sono, alla fine dei giochi, splendidi incubi folli e deliranti, dove il senso del supernatural horror è portato all'n-sima potenza. Purtroppo - come ogni grande autore-di-genere che si rispetti e che esuli dai soliti "noti", è maltrattatissimo in Italia e tenuto in considerazione solo da quei tre o quattro editori semi-amatoriali.

Ieri hai finito Naufragio nell'ignoto, l'altro suo importantissimo romanzo dopo La casa sull'abisso, stavolta ambientato nell'ignoto dei mari. Con qualche fatica però, visto che al penultimo capitolo mancavano ben 3 pagg di testo! aspetti la sostituzione dalla Renata dell'iBS (per fortuna la tua era una ristampa recente, ma ti viene il "terrore" di scoprire - tra qualche anno - su qualche libro vetusto dei tuoi - lo stesso problema: come risolverai orsù?) ma il giudizio resta più che positivo.

lunedì 24 agosto 2015

C'era una volta Apple: perché la Mela morsicata non ti convince più

C'era una volta, tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, un piccolo uomo - TE - che si esaltava ad ogni kinot di mamma Apple e smaniava come un bimbo ogni qual volta gli veniva recapitato un pacco made in Cupertino.
Ricordi ancora uno dei migliori keynote di zio Jobs, quella conferenza al Moscone Center di San Francisco dell'11 gennaio 2005, in cui presentarono il 1° mitico e inimitabile iPod Shuffle (che ancora possiedi), l'ancora acerbo ma promettente Pages (word e publisher tutto-in-uno), il Mac Mini - il 1° Mac sotto i $500 - e il pacchetto iLife 2005, l'upgrade fondamentale per la suite di applicazioni digital lifestyle, che comprendeva una nuova versione di iPhoto (buonanima...), iMovie (l'originale e inimitabile, sigh), iDVD (buonanima 2) e GarageBand. Erano gli anni in cui Apple si chiamava ancora "Apple Computer"; gli anni in cui iPhone e iPad non esistevano ancora; gli anni in cui iTunes e iPod erano sì importanti ma non il core business di Apple, orientata ancora ai computer; gli anni in cui Apple creava "stili di vita" che spaccavano; gli anni d'oro del grande Real,
gli anni di Happy Days e di Ralph Malph,
gli anni delle immense compagnie,
gli anni in motorino sempre in due...
Insomma, gli anni di qualsiasi cosa fai, gli anni del tranquillo siam qui noi.
Sì, perché all'epoca mamma Apple era davvero rassicurante per noi mac user storici, zoccolo duro che le dava da magnà, col suo OS X 10.4 Tiger ancora basato su PowerPC (probabilmente il miglior OS X per stabilità, leggerezza e portata, con le sue molteplici novità: dalla metaricerca di Spotlight allo scheumorfismo old-school di Dashboard, dalle utilissime librerie Core Image e Core Audio al tanto sbandierato Front Row, che trasformava l'iMac in un comodo media center da controllare - via telecomandino - from your sofà!).

Che ne è stato di tutto ciò?
Puff, svanito. Oggi il core business di Apple sono iPhone, iPad e digital delivery di musica, film e telefilm. Manco più iPod. Nemmanco i costosissimi notebook Air. Tanto che oggidì non si chiama più "Apple Computer" ma solo più banalmente "Apple Inc".
Oh, ma non è grave questo. Non è criticabile il fatto che Jobs abbia lanciato l'iPhone nel 2007 e qualche anno dopo l'iPad, spostando la sua attenzione dal mercato home computer a quello mobile. Ciò che è criticabile e al quale te non ci stai è che:

1. dopo il decesso del sig. Lavori, i suoi tirapiedi/successori Tim Cook e Jony Ive hanno stravolto la sua originaria visione. Fanculo allo scheumorfismo tanto amato da Jobs per abbracciare un iOS minimalista e colorato che tanto strizza l'occhio a Windows Phone e Android, mentre dall'altro lato OS X converge, anno dopo anno, sempre più verso il mobile (imbruttendosi e appiattendosi anche lui, dopo l'abbandono dei ganzissimi codename ispirati ai felini), e ingrassando con funzionalità che non si sa che ruolo e utilità possano avere su una scrivania. Ma anche sul versante hardware: Jobs aveva deciso che la dimensione ideale per un tablet erano 10", e probabilmente non avrebbe apprezzato l'iPad mini (seppur comodissimo) né l'iPad Pro da 13" che Apple si appresta a lanciare; né tantomeno avrebbe voluto un phablet: lo smartphone ideale per lui era quello che poteva usarsi con una sola mano, non quel ciabattone che è il 6 Plus!

2. Apple ha gradualmente abbandonato la sua utenza prosumer. Non passa giorno che app vengano abbandonate (Aperture, iWeb e Logic Express) o sostituite da altre meno funzionali: v. il nuovo iMovie e il nuovo Foto, mentre altre non vengono aggiornate da anni: v. Pages e Numbers... segnale di un imminente abbandono?

3. Apple ha la pretesa di poter rivoluzionare qualunque mercato ove decida di lanciarsi. Per la cronaca - e per i fanboy ignoranti - Apple ha collezionato diversi flop (dal palmare Newton alla consolle Pippin, dall'eMate al mouse tondo, al social musicale Ping), e non stiamo parlando solo di prodotti di scarso successo... quello succede anche ai concept rivoluzionari non compresi dalla massa, bensì di prodotti proprio scarsi e non al passo con la tecnologia del loro tempo! Di più, sfatiamo un altro mito: Apple non ha inventato granché. O meglio, ha semplicemente avuto la capacità di comprendere le esigenze del mercato al momento giusto per rilanciare, migliorandoli, prodotti già esistenti. Qualche esempio?
- Macintosh (classe 1984) non fu affatto il 1° sistema operativo con interfaccia grafica e mouse. Né lo fu il LISA. Vero è che su Windows la stessa usabilità giunse solo nel 1995, ma nel 1984 esistevano già almeno altri due sistemi operativi di larga diffusione con interfaccia grafica, plug'n'play e mouse! l'Atari TOS e l'inimitabile e inarrivabile Amiga, che implementava caratteristiche ancora oggi mancanti nei sistemi odierni! Tra l'altro, tutti loro - Apple compresa - si ispirarono ai computer Xerox Alto e Xerox Star dei laboratori PARC di Palo Alto (California), che già usavano, sin dal 1981, sebbene perlopiù internamente e per motivi di ricerca & sviluppo, un seppur ancora grezzo sistema grafico WYSIWYG con mouse, menù e finestre!
- i lettori .mp3 esistevano già prima di iPod. Però è vero che erano molto limitati: usavano pile stilo e memorie flash con poca capacità (se si era fortunati e spendaccioni, si arrivava, con alcune cinesate, a 512 MB). Apple lanciò il mitico iPod Classic con hard disc, batteria ricaricabile e capacità di svariati GB, agganciandolo ad uno store musicale dove potevi comprare legalmente - a soli 99 cent a brano - tutta la musica che volevi. Oh, come ogni prodotto Apple aveva le sue pesanti limitazioni: mancava di una radio FM, supportava pochi formati (.mp3 e AAC... niente FLAC) e non si sincronizzava coi dispositivi non supportati da iTunes, tipo XBOX 360... ma vuoi mettere andartene in giro nel Bronx con le cuffiette bianche rischiando la vita ad ogni scippo?
- iPhone non è stato certamente il 1° smartphone. Nel 2007 esistevano già un frappo di telefonini avanzati e di palmari. All'epoca leader del mercato era la US Robotics col suo desiratissimo Palm Pilot (sì, anche da te), mentre sul versante cellulari giravano quelle schifezze col pennino basate sul Symbian di Nokia e su Windows CE. Piattaforme invero limitate. Apple ebbe l'acume di perfezionare il prodotto, introducendo il multitouch capacitativo (quello insomma che ti consente oggi di fare ping, swish, zoom, pinch e tutte quelle altre gesture ormai divenute normali e banali), eliminare ogni tasto fisico e il coraggio di dire "No" a Java e Flash, pesanti, obsoleti e pieni di bug, introducendo una nuova generazione di app proprietarie e distribuite tramite uno store certificato. All'epoca ti pareva un suicidio: Java e Flash erano usati persino sugli elettrodomestici, eppure Jobs ha avuto ragione! epperò vorresti ricordare che il 1° iPhone aveva grossi limiti: non supportava l'UMTS né gli mms, né gli sms concatenati, non era possibile scambiare dati via bluetooth né personalizzare le suonerie, né sostituire la batteria... tutte possibilità alla portata persino dei cellulari per anziani. Ciononostante, com'era prevedibile, il popolo dei fanboy superò predette limitazioni e iPhone divenne il successone che è oggi, segnando il collasso dell'allora leader del mercato Nokia, finendo col venir imitato e scimmiottato pochi anni dopo da Android, Samsung e dai loro millemila terminali;
- nemmeno iPad è stato il 1° tablet. I tablet esistevano già almeno dal 2000 (gli ebook reader da ancora prima, ma quella è un'altra storia): usavano Windows CE e il pennino, erano pesanti e molto limitati. Jobs ebbe la genialata di applicarci l'ecosistema iOS, rilanciando il mercato e rendendolo quello che è oggi.
Ritornando al discorso di prima - "Apple ha la pretesa di poter rivoluzionare qualunque mercato ove decida di lanciarsi" (autocit) - i suoi fanboy, dai quali tu ti auto-escludi, si sentono migliori e come appartenenti ad una setta per il solo fatto di possedere un iPhone o un Apple Watch. Poi magari non li sanno neanche usare, e trattasi del loro primo prodotto Apple, della quale ignorano persino che produca computer. Però hanno sul comodino la biografia di Jobs! Oggi esistono decine di cellulari e tablet altrettanto validi. A volte persino migliori. E per migliori intendi tanto come funzionalità e user-experience, che come rapporto qualità/prezzo. E non parli tanto di hardware, perché questo è inevitabile: Apple aggiorna ogni 12 mesi; Samsung, Sony, LG, HTC e Huawei ogni 2 mesi. Parli del software. Android fa proprio schifo, ma iOS, superbo fino alla v. 6, ci si sta avvicinando sempre più (in quanto a scarsa usabilità e bruttezza). E lo dici da utente iPad.
Personalmente hai scelto un Windows Phone Lumia. Ti ci trovi benone: è snello, veloce, reattivo, ha tutte le app che contano, ed ha mantenuto inalterata nel tempo la sua personalità... cosa che l'iOS post-Jobs ha irrimediabilmente perso. Tra l'altro Cortana ti è parsa migliore di SIRI; quantomeno non sembra un robot nell'esprimersi e non chiede continue conferme dei risultati di ricerca!
L'Apple Watch è un cagatone mostruoso, con un'autonomia inferiore alle 24h, tra l'altro inutilizzabile senza iPhone, visto che rifiuta di interfacciarsi con Android e Windows Phone e che da solo, forse, non fa neanche l'orologio! ma è trendy e cool, che ci vuoi fare. Nonostante costi quanto un orologio d'oro. Ovvio che tutti gli smartwatch preesistenti al prodotto Apple finiranno nel dimenticatoio, mentre il prodotto made in Cupertino diventerà un must have, e tutti i fanboy a dire che Apple ha reinventato il mercato dell'orologio e che l'Apple Watch metterà in crisi gli svizzeri! Ca%%ate.
Come altra cazzata è stata l'AppleTV, prodotto chiuso (non legge i DivX né i matroska, vergogna!), limitato, privo di lettore DVD/Blu-ray, e che da anni ti aspetti supporti le app di iOS e mezza navigazione internet. Intanto le smartTV Samsung sono una realtà, così come decine sono i media center migliori di AppleTV (v. Roku, TiVo, WiDi, ma anche una chiavetta Chromecast da poche decine di euri fa di più, cazzo!).

Ancora - e chiudi... quasi...
si parla di quanto Microsoft e Samsung abbiano copiato da Apple, ma mai di quando Apple abbia copiato dagli altri. A conclusione degli esempi di prima, e citi giusto a memoria:
qualcuno si ricorda di Konfabulator? l'app per OS X pre-Tiger che gestiva widget? poi barbaramente copiata dalla Dashboard, che frattanto è stata pure abbandonata. Front Row? copia, limitatissima, del media center lanciato con Windows XP; la mitica ghiera clickabile dell'iPod? pare provenga dal più vecchio lettore .mp3 Nomad II di Creative; il Dock, centro nevralgico di OS X? esisteva già nelle molteplici incarnazioni UNIX e ben 14 anni prima nel RISC OS degli Acorn Archimedes; centro notifiche di iOS? copiato da Android; il nuovo look&feel flat di iOS 7 e seguiti? preso in prestito dal più bistrattato Windows Phone; l'USB? nonostante abbia avuto grandissimo impulso dopo essere sbarcato sui computer della Mela, è una creatura di Intel, Compaq, IBM e Microsoft; Game Center? copia mal riuscita del Live di Microsoft e degli obiettivi di XBOX 360; Apple Music, Apple Maps e Apple Pay? già morti prima di nascere: molto meglio - e già disponibili da eoni, oltreché funzionanti su qualunque piattaforma - Spotify, Google Maps e Paypal...

Tutto quanto sopra considerato, e visto che le XBOX sono state tra le migliori consolle di videogiochi sul mercato,
avresti voluto valutare coi tuoi occhi lo Zune, lo sfortunato lettore .mp3, criticatissimo solo perché Microsoft e invece portatore di alcune inedite funzioni, come la possibilità di condividere gratuitamente la propria musica (e aveva anche la radio FM).
Ora, mentre vieni bannato dai blog da quattro soldi, solo perché DICI la verità e dimostri di non essere un fanboy col prosciutto sugli occhi come LOROALTRI, leggi col sorriso sulle labbra dei presunti progetti di Apple per un'auto elettrica entro il 2020. Premesso che sà di bufala lontano un miglio, perché Apple non ha alcuna capacità in tal senso - completamente avulsa da tutto il resto che abbia mai prodotto - sai già che si tratterà chiaramente di un'implementazione di iOS per vetture di un certo target... un po' come il pad touch della tua Citroën Cactus che permette di accedere e gestire: computer di bordo, aria condizionata, autoradio, navigatore, telecamera posteriore, smartphone (compreso streaming), etcetera, etcetera...
Chiaramente sarà nulla di realmente nuovo o innovativo, ma i lettori di spider-mac.com grideranno - come sempre - al miracolooooo e all'innovazione!!!!!